Tema

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Temi d'amore fra i banchi di scuola / Mentre il cuore vola e và / La gioia di non sentirsi più sola / Gocce di felicità / Voglia di correre insieme e di ridere / Pieni di complicità / Attimi magici da condividere senza tempo e senza età / Tra i banchi di scuola.

Corsi più veloce che potevo nel bagno più vicino. L'acqua fredda mi tortura la faccia, me la sento diventare paonazza dal gelo (forse quella giornata me la sarei ricordata come il mercoledì in cui il mio viso diventa color rubino. No, troppo poetico, era proprio la giornata faccia da peperone). Cazzo ma che figuraccia. Ma cos'ero diventata? Mowgli ipnotizzato dal serpente Kaa? No, non posso permettermelo. Sono una ragazza seria io, pura e tutto di un pezzo. Come possono degli addominali perfetti bagnati da una bevanda paradisiaca provocarmi quella sensazione di bollicine di champagne in testa e in pancia, e un sorriso sulle labbra... Ecco, stavo divagando ancora. No, io non sarò una donna sottomessa a un busto maschile per quanto scultoreo; voglio innamorarmi, innamorarmi davvero, fremere quando il mio lui mi prende la mano e giochicchia con i miei capelli arruffati di prima mattina. Non può essere Kazayn, non è il tipo. Lui è il ragazzo da sesso violento e passionale, io da coccole sul letto; lui da tira e molla infiniti, io da dichiarazioni sdolcinatissime d'amore. è così, ne sono sicura. Eppure... eppure ho visto qualcosa in quella fossetta, una felicità romantica e pure un che di impacciato, ma in modo adorabile. E... quegli occhi, quei dannatissimi occhi, avevano una luce che non avevo mai visto in nessuno. Non parlando spesso con le persone ho imparato a conoscerle dagli occhi. Vedo tanti occhi vuoti in giro, che mi ignorano o guardano a malapena, alcuni che mi scrutano dall'alto al basso. Poi ci sono gli occhi tristi e delusi, o arrabbiati e spaventati. Ma quegli occhi, i suoi maledetti occhi smeraldo, erano occhi innamorati. Non sono mai stata così sicura in vita mia. Mi guardo allo specchio. Innamorata? Ingannata? Sedotta per poi essere abbandonata? Non lo so, ma sono ipnotizzata come da un perfido maleficio. O forse è un incantesimo stupendo.

Rassegnata a non capire molto degli uomini, uscii a malincuore dal bagno delle ragazze, e mi avviai a testa bassa verso la mia classe. L'intervallo stava per finire, e all'ora successiva avevo una verifica molto importante di matematica. Io sono una ragazza creativa, sognatrice, un po' artista, non certo una secchiona che capisce materie impossibili e inutili come la matematica; oltre a questo sinceramente non avevo manco voglia di impegnarmici, preferendo passare i pomeriggi a registrare video su youtube o a piangere pensando alla mia vita, con il risultato che non avevo ancora mai visto una sufficienza in quella maledettissima materia. Entro in classe e mi siedo: tutti i miei compagni stanno preparando bigliettini pieni di formule, nozioni ed esercizi. Io invece sono una studentessa dai sani principi, e quindi un po' per seguire questo ideale un po' perché avevo già provato a copiare, ma sono così impedita con quella materia che neanche coi suggerimenti intravedo una sufficienza, mi rassegno a prendere un "non classificato", o alla meglio 4=. Mi siedo in silenzio e affogata dai miei pensieri, mentre intorno a me ci sono ragazzi urlanti a scalmanati, manco fossero un branco di gorilla a cui è stata rubata una banana. Allora entra la bidella, e da lì cade il silenzio tombale, e una lieve brezza di speranza pervade tutta la classe. La bidella sembra una di quelle presentatrici idiote dei programmi quiz

- Allora classe... la notizia è che... Scossa?... Va beeene... La prof di matematica... non c'è, i suoi genitori sono morti in un incidente orribile e...

Le sue parole sono coperte da un rombo generale: la classe è esplosa in un fragore di applausi e urla di gioia. Io invece mi chiedo solo se sia stato sparso tanto sangue oppure se sia stato qualcosa di cerebrale. Lo so, a volte sono un po' macabra. Ma la bidella continua imperterrita nella notizia, che io e miei compagni la sentiamo oppure no

- ... ma... la sostituirà... la prof... di... italiano, che credo oggi sia particolarmente di cattivo umore.

Di nuovo silenzio, ma questa volta caratterizzato da ansia e paura. La tensione dovuta alla disperazione si taglia con una lama. La prof di italiano è la più terribile del liceo, c'è chi dice che le borracce (nere) che si porta a dietro contengano sangue di cucciolo di foca. La prof entra, alta e magra, vestita di nero, con gli occhiali, il naso aquilino e i capelli raccolti in una crocchia severa. Le sue labbra sono bianche e tiratissime, e sembra impossibile che abbiano mai sorriso. Non so quanti anni avrà, forse 500 e qualcosa, e magari ogni 30 anni gli spunta una nuova ruga sulla fronte molto alta e sempre corrucciata. Ripeto, quella lì è terribile: ci interroga almeno una volta al mese su tutto il programma perché dice che nella vita dobbiamo studiare e impegnarci e blablabla. E poi è evidente che mi odia, perché a me fa sempre domande difficilissime, chiedendomi magari anche dei pareri, perché dice che sotto sotto sono intelligente. In realtà è tutta una scusa per godere sadicamente quando faccio muta con la bocca aperta, e fa pure finta di essere lei quella dispiaciuta.

- 'giorno ragazzi, come va? Oh wow Stacy, oggi hai una nuova pettinatura o sbaglio? Oh Polly, sono così contenta, ti sei rimessa quel rossetto che ti avevo consigliato!

Di nuovo silenzio. La classe è evidentemente in imbarazzo: non capisce se sia cambiata radicalmente e particolarmente felice per aver ucciso una nuova foca oppure se ci stia prendendo in giro, e quella sia la quiete prima della tempesta.

Ma io lo so: troppe volte ha fatto questo giochetto, scommetto che ora tira fuori una pistola e ci ammazza tutti.

- Bene, tema. Dividete i banchi. In silenzio, per la santissima vergine!

Lo sapevo! Mi pervade una rabbia assassina che luccica nei miei occhi cangianti. Nessuno ha mai capito il loro colore, a volte sono grigio perla, altre azzurro zaffiro, altre verde pino e altre quasi oro. Credo dipenda dalla luce o qualcosa del genere. Molti commenti sotto i miei video riguardano i miei occhi. Tanti credono che usi lenti a contatto, ma non è così!!!

Leggo la traccia del tema e mi viene quasi da urlare. Ma a cosa mi potrebbe servire mai fare un paragone fra la filosofia di Manzoni, Leopardi e Pirandello? Non mi interessa quale senso della vita pensassero di aver trovato quei vecchi bacucchi depressi. Davvero, chissenefrega, sono tutti morti, scommetto che neanche loro se lo chiedono più, che siano nell'inferno o nel paradiso degli scrittori sopravvalutati.

Guardo il foglio protocollo bianco per almeno mezz'ora, sperando che suoni l'allarme antincendio o che qualche Dio misericordioso delle mie preghiere scagli una saetta contro quella bestia di Satana. E finalmente una divinità compare. La porta si apre violentemente con un rumore secco che risuona particolarmente nel silenzio, e sembra che sia entrata una furia nella classe, con le zanne pronte a mordere e la bocca schiumante. La prima cosa che vedo io invece sono dei fantastici occhi verdi illuminati, poi delle labbra carnose rosse all'inverosimile, e con un broncio adorabile. Metto meglio a fuoco e mi stropiccio gli occhi: ma è proprio Kazayn che sta inveendo contro la prof!!!

- Ma che cazzo le è saltato in mente? Le ho già detto che il massimo che posso fare è impegnarmi davvero con i temi, e le garantisco che è già tanto perché a me lo studio fa davvero schifo. Ma va bene, insomma, è l'ultimo anno e non vedo l'ora di uscire da questa scuola del cazzo. Ma lei non si può permettere di chiedermi una cosa del genere.

La prof è visibilmente spaventata da tutta la violenza che dimostra, ma prova a tenere il contegno davanti alla classe:

- Oh andiamo Kazayn, ma io tutto quel che sto facendo lo faccio per te, penso che tu abbia un grande talento e che sotto sotto sei intelligente, e me lo hai di nuovo mostrato con questo tema. Non ero sicura che dare in una quinta un tema che chiedesse "Cos'è l'amore per te?" fosse totalmente ortodosso, ma poi ho provato a immaginare tutte le cose belle che avresti potuto scrivere. E sei perfino andato oltre le aspettative, scrivendo una vera e propria opera d'arte, una moderna "Vita nova". Mi sono commossa a leggerlo, dico davvero. E penso che la tua classe, ma che dico, la scuola, e forse un domani il mondo debba leggere il tuo capolavoro.

- No prof, non glielo permetterò, dovessi ucciderla quel tema resta fra me e lei e nessun altro. Non voglio per nulla al mondo che i Bulls o le puttanelle ossigenate sexy della scuola mi considerino un gay poco virile che decanta versi come un idiota. Non le permetterò di rovinarmi la reputazione, costi quel che costi. Si dimentichi il mio tema. Lo bruci o lo nasconda, ma non lo voglio più in questa scuola, mai più, mi ha capito?

- Oh no, bruciare i libri è passato di moda col nazismo, credimi. Ok, lo porterò fuori dalla scuola. Lo prenderò con me e lo incornicerò in casa mia di fianco alle foto dei gatti. Quello è il mio angolo della felicità, quando penso che la mia vita faccia schifo vado a vedere quei quadri e...

Continua a parlare per un po' ma non ascolto più, ora sono sola coi miei pensieri. Kazayn che scrive un tema sull'amore commovente? Non so se sia possibile. La prof che piange, il capo dei Bulls con dei sentimenti... Il mondo sta per finire. Mah, magari ha scritto quelle cose ma finge tutto il tempo. Beh, a Kazayn non sono mai interessati i voti, mere scatole vuote che non misurano la vera intelligenza ed emotività di una persona. Eppure... un tema sull'amore... una curiosità mi pervade, se solo potessi leggerlo capirei. Potrebbe dire qualcosa di lui forse...Faccio fatica a pensare, è come se la mente fosse annebbiata. Sento caldo. Perché? Ora capisco, i suoi meravigliosi occhi verdi stanno guardando proprio me. Mi immergo in quello sguardo dolce. Sta sorridendo. Sto sorridendo.

Ammaliata in un istanteDonde viven las historias. Descúbrelo ahora