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Kunpimook pov.

Quella mattina Yugyeom fece la strada per andare a scuola insieme a me. Poco prima era stato a casa mia per aiutarmi a scegliere dei vestiti da mettermi. Avevamo optato per una maglia nera a collo alto sovrastata da un maglione grigio bucato e degli skinny jeans neri.

Quando arrivammo davanti a scuola incrociammo Youngjae, e ne approfittai per chiedergli come fosse andata con JB. Tutto quello che mi disse fu "non sono molto convinto di quello che dice, conosco bene il suo rapporto con Jinyoung", non capii bene a cosa si riferisse ma decisi comunque di non continuare a chiedere, non sembrava molto a suo agio nel parlarne. Vennimmo poi interroti da Jinyoung, che chiese a Youngjae di parlare un attimo. Disse che "credo sia giusto che tu senta anche da me cosa sta succedendo veramente" e andarono via entrambi.

Durante l'intervallo di metà mattino io e Yugyeom andammo da Jackson e Jaebum, quel giorno non li avevamo ancora incontrati.
Ma quando ci riunimmo notai subito che Jackson era molto agitato e continuava a guardarmi come se dovesse dirmi qualcosa. Anche JB era abbastanza turbato. Decisi quindi di fare io il primo passo.
"C'è qualcosa che non va?"
Jackson sospirò "si. Per caso c'è qualcosa di molto importante su Mark che non mi hai detto? No aspetta, non è che non mi fido di te. È solo che sei il suo migliore amico, e di sicuro questa cosa la dovresti sapere..."
Lo guardai confuso, non avevo idea di quello a cui si stesse riferendo.
I miei pensieri vennero però interrotti dal suono della campanella e da un "ne parliamo meglio dopo" da Jackson, e con questo tornammo in classe.

Il tempo sembrò passare a rallentatore, non ne potevo più di aspettare. Quando finalmente iniziò la pausa pranzo, senza esitare, mi alzai di scatto e corsi verso la classe di Jackson, sotto gli sguardi sorpresi di tutti.
Arrivai davanti all'aula nel momento esatto in cui lui stava uscendo, così andammo insieme nel solito punto in giardino per aspettare gli altri, che fortunatamente non si fecero attendere a lungo.
"Quindi Jack... a cosa ti riferivi prima?"
"Ieri sera ero andato da lui e credo di aver incontrato s-suo... figlio?"
Rimasi paralizzato e incredulo. Figlio? Mark aveva un figlio e non me l'aveva mai detto? Non potevo crederci.
"Tutto a posto Bam?" Chiese Jaebum.
"No... non è affatto tutto a posto. Da quando conosco Mark mi ha sempre detto che ero il suo unico amico, l'unico di cui si fidava veramente. Ma se ci penso ci sono tantissime cose che non mi ha mai voluto dire. E adesso scopro che mi ha nascosto qualcosa di così grosso..."
Rimasi a guardare l'erba per qualche momento, per poi girarmi e tornare dentro scuola senza dire una parola. Sentivo gli sguardi dei tre ragazzi bruciare sulla mia pelle, chiedendosi cosa stessi facendo. Ma adesso era troppo, ho fatto finta che andasse tutto bene per troppo tempo, e in quel momento non riuscii più a tenermi dentro le mie emozioni. Scoppiai.

Sapevo a memoria le varie lezioni di Mark, quindi sapevo esattamente dove si trovava in quel momento.
Mi diressi verso l'aula vuota al secondo piano, e come immaginavo era lì, da solo, con il suo PC.
Entrai e sbattei la porta dietro di me, e subito Mark alzò lo sguardo stupito.
"PERCHÉ NON ME L'HAI MAI DETTO?!"
Mi guardò con gli occhi sgranati, non avevo mai mostrato a nessuno il me arrabbiato, per tutta la vita mi sono costretto a comportarmi gentilmente con tutti e a reprimere la rabbia.
"C-che cosa?"
"Ah giusto, ci sono così tante cose che non mi hai detto che ovviamente non hai idea di a cosa io mi stia riferendo in particolare... hai un figlio, giusto? Perché non me l'hai mai detto?"
"N-non ho nessun figlio"
"E allora chi era il bambino che ha visto ieri Jackson?"
"Mio fratello Joey" Mark stava visibilmente tremando, facevo così tanta paura?
Mi misi a ridere, ma non era una risata divertita, era una risata isterica.
"Hai un fratello..." risi ancora più forte "non è divertente, Mark? Non sapevo neanche che tu avessi un fratello! Ora che ci penso non so proprio niente su di te. Migliori amici, eh? MIGLIORI AMICI UN CAZZO! Sei stato un amico di merda per talmente tanti anni"
Vidi i suoi occhi farsi lucidi, e iniziare a lacrimare silenziosamente. Si alzò dalla sedia su cui era seduto, afferrò il computer che aveva davanti e me lo scagliò contro. Riuscii a ripararmi con il braccio prima che l'oggetto potesse raggiungere il mio volto, e il suddetto braccio inizio a sanguinare.
Mark si diresse verso la porta ma non lo lasciai scappare. Lo afferrai per i polsi e lo sbattei con rabbia contro al muro. In tutta risposta iniziò ad urlarmi di lasciarlo andare, ma ero troppo incazzato per lasciarlo.

✦нατє нiм-ℓσvє нiм✦ GOT7Where stories live. Discover now