✄XI✄

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Mark pov.

Seguii Jinyoung, mi fidavo di lui, o meglio, mi volevo fidare. Dopo tutto, Jinyoung era sempre stato il 'ragazzo perfetto', che aveva sempre le idee migliori, quello che aveva un bell'aspetto con qualunque vestito addosso, quello più intelligente, quello più atletico.
La società lo dipingeva così, ma non solo, anche una persona in particolare me lo descriveva sempre così.
Arrivammo in poco tempo a casa sua, entrammo, e lui mi fece strada fino alla sua camera da letto.
Era una casa molto grande e piena di stanze, era su due piani e bruricava di decine di camerieri e cameriere intenti a controllare in continuazione che tutto fosse perfetto.
La sua camera da letto era enorme, come ogni altra stanza della casa. Le pareti erano di un rosso acceso e il pavimento di parquet nero. Sul lato vi era un divanetto di due posti rosso e, al centro a ridosso del muro, c'era un letto matrimoniale con lenzuola di velluto rosso. Dietro al letto si trovava una finestra grande quasi quanto tutta la parete con delle tende nere.
Rimasi estasiato alla vista, il che fece ridacchiare Jinyoung.
Interruppe i miei pensieri, riportandomi alla realtà, iniziando a espormi la sua idea.
Mi disse di aver notato che Kunpimook negli ultimi giorni lo stava stalkerando su instagram, quindi la sua idea era quella di mettere una storia con me per farlo ingelosire.
Ci sedemmo sul divanetto e iniziò ad accarezzarmi la coscia, per poi estrarre il cellulare dalla tasca e fare delle foto. Lo guardai interrogativo come per chiedergli il motivo.
"Metterò una di queste nelle storie, dovrebbe bastare o c'è bisogno di qualcosa di più esplicito?"
Arrossii al solo pensiero.
"Oh nono, basta così" mi sentii davvero imbarazzato, c'era tanta gente che seguiva Jinyoung su instagram, e se qualcuno mi riconoscesse?
I miei pensieri furono interrotti di nuovo da Jinyoung, che mise le mani attorno ai miei fianchi e mi sollevò dal divano. Mi prese in braccio e si sedette sul letto, con me ancora sopra di lui.
Appoggiò la testa nell'incavo del mio collo, riuscivo a sentire il suo respiro caldo contro la mia pelle sensibile. Iniziò poi lentamente a lasciare dei baci lungo il collo, salendo sempre di più.
Provai il più possibile a rimanere fermo, volevo veramente superare la mia paura, ma non ci riuscii, mi venne istintivo spostarmi ma, dimenticandomi di essere sul bordo del letto, caddi all'indietro sul pavimento.
Mi guadagnai uno sguardo preoccupato da Jinyoung.
"Tutto bene, Mark? Sto andando troppo veloce?"
Mi morsi il labbro, lui non ne sapeva niente del mio problema, ma era arrivato il momento di confessarglielo.
"Va tutto bene, sono io il problema. Non mi piace essre toccato perché ho avuto brutte esperienze in passato, mi dispiace, te l'avrei dovuto dire prima..."
Jinyoung aveva un'espressione scioccata dipinta in volto.
"Non ti preoccupare, non so cosa ti sia successo, ma sicuramente io non ti farò niente di male. Puoi fidarti di me"
Mi prese poi la mano per aiutarmi ad alzarmi da terra.
Mi sentivo ancora imbarazzato quindi decisi di andare a sedermi sul divano, e nel frattempo Jinyoung si era sdraiato sul letto ed era rimasto a guardarmi, mi guardava sorridendo, non mi capitava da tantissimo che qualcuno si comportasse così dolcemente con me.
Dopo qualche minuto riprese a parlare "ti fidi di me?"
Lo guardai perplesso, non mi aspettavo questa domanda così all'improvviso, deglutii e risposi con un filo di voce "s-si"
"Allora vieni a sdraiarti qua con me, non ti farò male, te lo prometto"
Mi alzai incerto e mi avvicinai a lui, fui abbastanza vicino per far si che Jinyoung mi prendesse per i fianchi, e mi spinse facendomi cadere su di lui. Rimasi a guardarlo negli occhi, era davvero bello quando sorrideva, in realtà era bello sempre, indipendentemente dal suo umore.
Mi accarezzò la schiena e ricominciò a baciarmi il collo, questa volta non lo fermai e lo lasciai arrivare fino alle mie labbra, erano passati tanti anni dall'ultima volta che mi ero lasciato andare così tanto.
Rimanemmo a baciarci per un tempo che sembrò infinito.
Jinyoung ribaltò la posizione mettendosi sopra di me, mi sollevò lentamente la felpa lasciando scoperta la mia pelle, e in quel momento tutti i ricordi si fecero più vivi che mai.
I ricordi di quelle notti, di quando ero troppo debole per dire di no, di quando subivo per paura che potesse fermirmi, per paura che smettesse di amarmi.
Senza accorgermene iniziai a piangere, il che fece fermare Jinyoung, che si spostò da me e mi mise una mano sulla guancia "mi dispiace, non volevo farti piangere" mi misi a sedere e lo abbracciai "non è colpa tua, davvero" mi strinsi forte a lui e appoggiai la testa sul suo petto, bagnandogli la maglietta con le mie lacrime.
Dopo poci lui si alzò e si mise la giacca "ti accompagno a casa, è tardi e c'è in giro gente strana ultimamente"
Annuii e mi lasciai accompagnare, facendogli strada verso casa mia.
Una volta arrivati lo salutai abbracciandolo, ma lui mi fermò poco prima che entrassi.
"Mi puoi fare un ultimo favore, sai, dato che non ti posso toccare..." gli feci cenno di continuare a parlare "potresti mandarmi delle tue foto, almeno posso immaginarmi come sarebbe" gli sorrisi e annuii, mi sentivo in dovere di farmi perdonare per prima. O forse avevo semplicemente paura che se non l'avessi fatto avrebbe smesso di considerarmi.

✦нατє нiм-ℓσvє нiм✦ GOT7Where stories live. Discover now