2. Oltre il soubrette... Grande salto o salto nel buio?

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Al tavolo numero tre del Soubrette, c'era una donna sulla settantina dall'aspetto curato nei minimi dettagli:capelli bianchi raccolti in uno chignon, una parure di gioielli in madre perla e un tubino classico che avvolgeva il suo fisico esile. Sorseggiava il suo Martini con estrema grazia guardando il suo collega. Un uomo sulla quarantina, con occhi verdi e capelli alla spazzola che, al contempo, stava bevendo un whisky.
"Marco, è la persona giusta per la cena di domenica otto marzo! Il premier sarà incantato dalla sua voce!"-posò il bicchiere sul tavolo-"lo conosco troppo bene! Fidati di me!"
"Anita, sono sicuro pure io! Ma dovremmo avvisare Casalino di questa scelta?"-l'uomo alzò il sopracciglio
"Casalino è il braccio destro per il suo lavoro e non per le altre decisioni. Sono sempre la sua segretaria!"-sorseggió fino a finirlo tutto
"Dovremmo parlare con il titolare!?"-esclamò mentre lo fissava da lontano. Rideva fragorosamente con una donna-"ma ora o domani?"
"naturalmente... ora!"
La donna si alzò e andò spedita verso il titolare. Marco la seguì a ruota.
Anita, con un sorriso smagliante fissò Enrico Monza, era un pó alticcio e sicuramente aveva fumato un pó di cannabis.
"signore Enrico Monza? Le chiedo scusa per la seccatura!"-allungò il braccio per stringere la sua mano-"sono Anita Maresca. Segretaria di Giuseppe Conte."
"Piacere mio, signora!" ricambió la stretta di mano
"Vorrei sapere il cognome di Chiara. Voglio parlarci con lei, è possibile?"
L'uomo la guardò in cagnesco:"assolutamente no! Quella cantante mi costa 60 euro! Ho già detto di no anche ai produttori musicali! Mi fa guadagnare un sacco di soldi!"
"Cosa? Io voglio parlarci con la ragazza!"
"IO HO DETTO DI NO, VECCHIACCIA! ESCI DAL MIO LOCALE!"L'uomo alzò terribilmente la voce facendo chiamare l'attenzione dei commensali.
Anita voleva rispondere per rime ma Marco l'aveva presa per il polso-"andiamo Anita. Usciamo da qui!"

Anita e Marco avevano raggiunto l'auto blu con due uomini che facevano la loro scorta.
"Cosa facciamo Marco?"la donna fronteggió l'uomo mentre si metteva la cintura di sicurezza in auto.
"Anita, chiediamo ai segretari del palazzo. Troveremo questa Chiara!"- abbozzó un lievo sorriso-"domani mattina ci mettiamo all'opera!"

*****

Marco de Rossi era un uomo meticoloso. Quella mattina si sveglió presto. Tra le lenzuola color crema, allungò il braccio verso il comodino alla ricerca del cellulare. Sgranó gli occhi verso la schermo:"sono le 7. Mi serve urgentemente un caffè!"
Si stiracchió gli arti lentamente e indossò le pantofole.
Andò dritto in cucina, piccola ma c'era il necessario per una persona, accese la macchina del caffè mentre smanettava il suo smartphone alla ricerca della famosa Chiara.
"Esistono i social. C'è bisogno di disturbare un interno organo? Facebook sarà la chiave!"
Si preparò il caffè senza togliere lo sguardo dal dispositivo. Stava perdendo tanti minuti ma finalmente trovó le informazioni che desiderava:"Facebook, pagina del Soubrette, Foto taggate et... Voilà! Chiara Amoruso! Lavora al 'Sandwich Express'!"
Cercó velocemente il numero di Anita e la chiamò. Anche lei era abbastanza mattiniera!
"Marco! È successo qualcosa?" Anita sembrava preoccupata.
"Si ma stai tranquilla! Ho trovato Chiara! La cantante del Soubrette! Lavora al Sandwich Express! Quando ci andiamo?"
"Questa mattina, ovvio!"-la voce della donna era più rilassata.
"Agli ordini, signora!"

*****

Chiara aveva una dote, faceva amicizia con tutti! Ogni volta che doveva uscire dal lavoro, doveva salutare i suoi colleghi con un bacio sulla guancia.
Salutó tutti con un caloroso ciao e uscì dal locale. Aveva preso il cellulare nella sua borsa ma appena alzò il capo si vede due figure.
"Chiara Amoruso?" esordì Anita dietro ad un occhiale nero.
"Si, sono io!" la ragazza si fece spallucce
"Piacere, io sono Anita Maresca e lui è Marco de Rossi!" indicó l'uomo
"Piacere signorina Amoruso!"
Chiara era confusa,non capiva chi fossero quei due tizi.
"Piacere mio, come mai sapete il mio nome?"
Anita fece un sorriso a trentadue denti.
"Abbiamo fatto una ricerca. L'altra sera eravamo al Soubrette e sei stata meravigliosa! Sei un talento!"
"Grazie mille!" arrossì abbassando il capo
"Vorremmo farLe una proposta eclatante."-asserì l'uomo sistemandosi gli occhiali-"Devi cantare per il nostro presidente del consiglio Giuseppe Conte questa domenica!"
"Questa domenica? L'otto marzo??" Chiara si stava sentendo male per l'emozione.
"Si,signorina Amoruso! Noi siamo degli esponenti del premier."-aggiunse la donna mentre frugava nella borsa e poi uscì un bigliettino-"questo è il nostro recapito telefonico. Una precisazione:sarà una serata di gala. Attendo sue notizie signorina!"
"C-certo! La chiamerò il prima possibile!"
Chiara era visibilmente shockata. Cantare davanti ai personaggi di un certo spessore? Salutó con una stretta di mano Anita e Marco e quest'ultimi salirono sull'auto blu.

*****

Eleonora e Chiara, erano completamente diverse caratterialmente e fisicamente ma avevano una cosa in comune:lo shopping. Erano fissate a trovare capi con poco prezzo. Piccola spesa ma grande resa!
Quel pomeriggio di fine inverno, Eleonora era nell'abitazione di Chiara a sorseggiare un the caldo.
La bionda posò la tazza sul tavolo e si mise la mano sotto il mento come segno di perplessità.
"Chiaretta, non puoi trovare un abito da gala con 50 euro. È come cercare un ago in un pagliaio!"
"Ele, ahimè, ho l'affitto da pagare e le bollette. Dove li trovo quei soldi?"rispose Chiara cercando di tranquillizzarsi il più possibile ma con scarsi risultati.
"Te li presto io! Non puoi rinunciare ad una occasione del genere!"-si alzò di scatto e poi andò a lasciare la tazza nel lavabo-"magari qualcuno ti noterà! Chi lo sa!"
"Lo sai che mi da noia cercare i soldi!"Chiara odiava queste cose con tutta se stessa. Aveva sempre guadagnato qualsiasi cosa con il sudore dei suoi sacrifici.
L'amica si avvicinò ad essa e l'abbracció fortissimo.
"È la tua occasione più grande! È arrivato il tuo momento, cuore! Chiama ora a quel numero!" stampó un bacio sulla fronte.
"Ti voglio bene amica mia!"

Chiara afferrò il cellulare, guardò attentamente il display e iniziò a comporre il numero telefonico.
Primo squillo.
Secondo squillo.

"Pronto, ufficio di Giuseppe Conte."era la voce di Anita
"Salve, sono Chiara Amoruso. Non se si ricorda di me!"Eleonora si avvicinò al cellulare di Chiara per origliare qualcosa.
"Certo! Dimmi tutto!"
"Vorrei delle delucidazioni a riguardo alla serata!"
"Allora, l'appuntamento alle 19 a palazzo Chigi. Ci sarà de Rossi che l'accompagnerà. Venga in tenuta formale. Sarai truccata, pettinata e vestita dal nostro addetto all'immagine. Il vestito dovrà essere lungo mi raccomando!"
Chiara asserì guardando la sua amica con stupore. Truccata e pettinata da qualcuno come al festival di Sanremo!
"Per la scelta, abbiamo anche un addetto alla musica e hai libera scelta per la scaletta! Però vorrei una richiesta ben precisa!"
"Ovviamente, mi dica tutto!"invece la mora si stava agitando e iniziò a camminare avanti e indietro.
"Nella scaletta aggiunga anche qualche brano di Riccardo Cocciante!"
"Certo! Studierò qualche suo pezzo!"
"La ringrazio per la telefonata! Ci vediamo domenica otto marzo! Le auguro una buona giornata!"
"Salve signora Maresca!"

Eleonora si buttò sul collo dell'amica felicissima.
"Chiara! Magari qualcuno ti noterà! Sarà l'esperienza più bella della tua vita! Non pensare ai politici ma"-si mise la mani sul viso con aria sognante-"magari qualche persona ti aiuterà a farti emergere!"
"Poi arriverà Beppe Vessicchio e canterò all'Ariston!" rispose all'amica scimmiottando
"Se ce l'ha fatta Bugo..."scoppiò in fragorosa risata
"Andiamo a prendere il vestito, Ele! Soprattutto, ascoltiamo Cocciante che devo imparare qualche sua canzone!"

Hai un amico in me
Un grande amico in me
Se la strada non è dritta
E ci sono duemila pericoli
Ti basti solo ricordare che
Che c'è un grande amico in me
Di più di un amico in me



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