Harry corre.

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Harry corre ma col giusto ritmo, non troppo velocemente. Beve un caffè macchiato amaro e fuma una Camel Blue. Ascolta sempre e rigorosamente solo musica. Ha circa trent'anni ed è un assistente sociale.
Aveva un amore, forse un grande amore, lui si chiamava Ben ma un giorno è andato via, come i quadri che cadono in Novecento di Baricco. Sì, perché Harry è anche un grande lettore e segue di certo il passo di Murakami, lo scrittore maratoneta di Kafka sulla spiaggia, e scrive: è anche uno scrittore. Ma nei suoi occhi c'è un vuoto, per quell'amore perduto, forse ingiustamente, e non basta sempre una quattro formaggi gigante e una birra fredda per consolarsi o andare a vedere un film al cinema da solo per tirarsi su.

Un lago, la stanza numero quattro, un pontile in legno,una locanda senza troppe pretese. In questo scenario ora corre Harry, alla ricerca della rinascita, di una nuova occasione per sentirsi vivo, senza angosce, col desidero di scrivere una nuova storia, un nuovo capitolo della propria vita. Allora bisogna rallentare il ritmo, togliere le cuffie dell'iPod per immergersi nei suoni della natura, gettare via le Camel blue che non servono più, guardare al passato senza rancore, e forse lì, vicino al lago, partendo dalla stanza numero quattro, attraversando il pontile in legno, arrivando alla locanda famigliare e accogliente, forse lì c'è qualcuno che lo aspetta, per rinascere, per ritrovare la voglia di amare.

Harry corre e noi corriamo con lui.

Tempi sospesi] Larry Stylinson.Where stories live. Discover now