43. Girl

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{canzone per il capitolo}
"I miss the taste of sweeter life, I miss the conversation"
-Maps,Maroon 5

Ed erano passati i giorni e io avevo perso il conto delle volte in cui ho pianto pregandolo di smetterla di alzare le mani su di me, non sapevo quando avrei ricominciato a 'vivere' con lui. Sentii la porta sbattere, in città c'era un piccolo pub dove lui andava solo per prendere roba e ubriacarsi.
Ma stranamente,non entrò nella mia camera sbraitando continuamente contro di me,i suoi passi pesanti raggiunsero la mia camera. Sentii bussare, mentre scandiva bene ogni colpo. Aprii gli occhi, distogliendomi dai miei pensieri ed andai ad aprire. Lasciai le labbra semiaperte come per dire qualcosa,ma non dissi nulla,sentendo la sua mano coprirle,tremai sotto il tocco di quell'essere.

"Stai tremando?" Rise. Rimasi ferma sul posto, come inchiodata a terra, come se il suo sguardo avesse il potere di farlo. "Voglio mostrarti una cosa" disse serio, sentii la sua mano stringersi attorno al mio braccio prima di ritrovarmi a protestare per non volerlo seguire. Mi avrebbe fatto male,io lo sapevo,io ero sicura mi avrebbe ferita e non importava se ciò fosse stato moralmente o fisicamente. Io non volevo.

"No basta!" Urlai un'ultima volta,prima di lasciare che la sua incredibile forza potesse vincere su di me. Mi guardò con i suoi occhi scuri prima di stringere i miei fianchi e la mia testa, facendomi guardare la finestra.

Rimasi immobile a guardare Niall tornare a casa, con la sua camminata non perfetta causata dalla roba che molto probabilmente aveva bevuto poco prima, sorrisi quando lui cadde e rise come un perfetto idiota. Anche se potevo solamente guardarlo,era come se potessi sentire la sua risata. Quella che una volta mi era stata regalata, ma che adesso non era più mia. Sentii il mio cuore allentare quando la ragazza che era accanto a lui lo aiutò a rialzarsi, lei rise mostrando i denti bianchi.

"Sei uno scemo,gli ha appena detto" sussurrò. "Lo so, cara. Gli ha risposto" lasciai scendere una lacrima e mi mossi nella sua stretta prima di vedere lo sguardo del ragazzo fuori andare sul mio, strinsi il mio labbro inferiore tanto forte da sentire il sangue che della piccola ferita che avevo riaperto. Sentii un'altra lacrima rigare il mio volto, vidi il ragazzo abbandonare la bionda mentre mi raggiungeva. La sua risata sparì come fece il suo corpo e in quella silenziosa stanza rimanemmo io e lui.

"Sei carina anche quando piangi"

"Sei carino anche quando ci provi con le ragazze" risposi.

"Non..." Strofinò le tempie con le dita e riprese. "Tu non puoi farmi questo"

"Cosa?" Risposi. "Guardarti e rimanere male per il fatto che chiami le altre come chiamavi me? Per trattarmi una merda, cosa che con le altre non fai?"

"Amarmi". Guardai Niall, aspettai pochissimo tempo prima che lui si avvicinasse tanto a me da sentire il suo odore di alcol. "Come fai?"

"Me lo sto chiedendo anche io" gli risposi prima di uscire dalla stanza e lasciarlo fermo davanti alla finestra davanti alla quale mi trovavo io poco fa.

PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora