trentotto.

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So come on let it go, just let it be
why don't you be you and I'll be me
- james bay


Lui lo sapeva? Che Luna lo paragonava ai libri, quelli belli intendo. Quelli belli, quelli che raccontano il finale da favola, il per sempre che tutti nella vita cercano.
Ma poi si era convinta che quel per sempre poteva essere solo di lui e non suo. Che quel per sempre per loro due non sarebbe mai esistito.
Ma lei lo voleva; ogni minuto della sua esistenza, accanto a lei in ogni secondo per vincerla questa vita, la vita vera, quella fatta di pazzie.
E si sentiva come fosse sospesa su una parte instabile di un cornicione a tanti metri di altezza.. che doveva fare adesso?
Attraversarlo e correre da lui o cadere di sotto?

E lei non capiva che cosa diavolo le stesse succedendo. Non capiva cosa erano quelle emozioni, quei fottuti sentimenti che la sua vicinanza le provocavano. Tyler la confondeva, e lei si era ripromessa che non sarebbe ricaduta nella trappola dei suoi occhi chiari.
Semplicemente non lo voleva sentire ma lo sapeva, lo aveva sempre saputo.
Lui era l'unico capace di farle provare tutto quello, l'unico che la smuoveva dentro come un uragano; e lei proprio come un uragano poteva distruggersi da sola e restare con un cumulo di polvere e macerie senza trovare scampo. E fino ad ora aveva vissuto in un perenne freddo inverno, gelido, che copriva il suo cuore.
E lei aveva sempre cercato di evitare di restare da soli ad osservarsi nella penombra della notte, non doveva succedere che lui mettesse in pericolo la sua vita per lei, e soprattutto non doveva succedere che lui le sorridesse, non così.

Già, non le doveva sorridere, non doveva essere così ingenuo che lei non se lo meritava il suo sorriso, non se lo meritava di essere costantemente protetta da lui nonostante tutto e tutti, non si meritava niente lei da lui.
Eppure per qualche inspiegabile ragione lei non riusciva a lasciarlo andare.
Perchè poi lui le sorrideva. E dio ci poteva impazzire per quel sorriso. E se lui le sorrideva, lui che già ci navigava costantemente nella sua mente, se lui le sorrideva era finita; se lui le sorrideva lei non riusciva più a trattenersi. Luna poteva giurare che se solo avesse continuato a farlo, a sorridere di quel sorriso assurdo, si sarebbe innamorata come una matta di lui, e lei non si meritava niente, non lo meritava il suo amore lei, anche se probabilmente iniziava ad essere la cosa che più desiderava al mondo.
Ma lei non glielo riuscire a dire, che era li solo per lui e non per quel matrimonio. Si voleva bene a tutti loro ma in quel momento non le importava di nulla, di nulla tranne che di lui.
E quella notte, sotto quel cielo nero come carbone liquido, illuminato da una polvere di stelle che brillavano come se fossero state sotto incantesimo, Luna e Tyler avvolti in quel buio che li attirava dome una calamita, che li legava con un filo invisibile così sottile ma allo stesso tempo così potente, si osservarono in silenzio credendo che i loro sguardi l'uno sull'altro non facessero troppo rumore ma che invece creavano una rivoluzione.

E malediva se stessa per non avergliene parlato prima, che sapeva che si amavano in modo incondizionato, ma aveva paura. Aveva paura che lui riuscisse a sciogliere il ghiaccio che aveva lasciato crescere dentro il suo cuore per tutto quel tempo, come un iceberg.
Ma infondo era proprio quello il punto. Quel fuoco capace di farle amare davvero, ce l'aveva solo lui; e ci aveva provato ma non se lo riusciva a spiegare il motivo, e non ne sarebbe stata mai capace.
Vedeva lui in tutti gli occhi del mondo che si scontravano con lei. Sentiva il suo profumo in ogni angolo di mondo, tra centomila profumi, sentiva la sua risata tra centomila risate.

Ma ora che cosa importava?
Niente. E cosa pensava adesso Luna? Sotto il bagliore leggero della luna che si scontrava con quelle coperte leggere Luna riusciva solo a pensare che lui aveva sempre avuto ragione; che nessuno di loro poteva sapere che cosa poteva regalargli il domani, e forse neanche lo voleva sapere. Le era bastata quella sera con lui piuttosto che pensare al domani senza poterlo avere accanto. E avrebbe preferito solo un attimo con lui e poi morire, che vivere una vita senza averlo al suo fianco.
Perchè l'effetto che le faceva mica era cambiato. No, le entrava ancora dentro, fino alle ossa, e le scorreva nelle vene al posto del sangue, perchè le serviva solo lui per far battere il suo cuore senza sosta, bastava lui e lei si scioglieva sotto il suo sguardo.
Perchè non era uno dei tanti. No, era il primo fra tanti, e nonostante tutto, probabilmente sarebbe restato così per sempre.
E lei avrebbe voluto solo urlare.
Fidati di te stessa, si vede lontano un miglio che provi le stesse cose anche tu per lui. Te l'ho detto che non sei la stessa persona quando lui ti sta accanto. Voglio dirti una cosa Luna, chi ti ama ti resta accanto, chi ti ama non se ne va nemmeno se gli urli contro, nemmeno se lo cacci via.. chi ti ama ti ascolta se gli dici di andarsene. E lui non se ne è andato. E' rimasto con te sempre anche quando non lo vedevi.

A un passo da te  (REVISIONE)Where stories live. Discover now