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Allison
Erano le 6, io avevo fatto le valigie per una settimana.
Ad alcuni sembrerà inutile ma visto la situazione, per cui andiamo a nuova Roma non so se un fine settimana basterà e io non vedo l'ora di vedere tutta la città.
Non voglio approfittare di Annabeth e Percy, ma ero molto entusiasta di andare a Nuova Roma, soprattutto da quando Percy mi ha detto che hanno una palestra personale e Annabeth mostrarmi alcuni dei suoi progetti.
Mi vesto con dei pantaloncini e una maglietta e cercando di non fare confusione vado alla mensa, nonostante non ci sia nessuno mi siedo al tavolo dei figli di Atena.
Poi vedo arrivare Annabeth, Percy, Will e Nico.
-Hey siediti con noi- mi invita Annabeth
-al vostro tavolo?- chiedo io incredula
-Perché no- risponde Will
Mi alzo e mi avvicino.
-ragazzi, vi rendete conto che nessuno esterno a voi, non osa nemmeno poggiarci un oggetto sopra .-
-Oddio, moriranno tutti se solo ci provano. Affronteranno la mia ira - risponde Percy sarcastico.
-ma smettila- dice annabeth tirando un pugno sulla spalla del ragazzo
Tutti ridono.
io un po' imbarazzata mi siedo.
-È solo un tavolo- risponde Nico mandando gli occhi al cielo.
-em ragazzi- chiede Will
-Si?- rispondono all'unisono
-Percy crea onde anomale , Jason temporali e fulmini , Nico resuscita i morti, Piper ti comanda con la lingua, Leo ha un drago meccanico e può andare a fuoco, Annabeth è la figlia di Atena prediletta per le sue imprese e Calipso ha più anni di quanti ne possa possedere la somma di tutte l'età del campo mezzo sangue o perfino Giove, come se non bastasse siete i ragazzi che hanno salvato il mondo.
È normale siano spaventati a farvi un piccolo torto.- conclude Will
-aspetta figlia prediletta?, ma di che parli- risponde annabeth guardando Percy
-dai Anny lo sappiamo tutti che Atena è orgogliosa di te come di nessuno altro, mio padre sta sempre a lamentarsi di quanto vada orgogliosa Atena di come è stato ricostruito l'Olimpo- risponde Nico mettendosi in bocca le uova strapazzate.
-ma non essere ridicolo Nico, Atena non ha figli prediletti.-
-Allora sei la figlia di cui va più orgogliosa, se preferisci come termine - risponde Will
-Comunque vero o meno e diciamocelo io la penso come loro, mamma non lo ammetterebbe mai-  aggiungo io
-Già- risponde lei in un respiro di sollievo
Dopo ci dirigiamo verso la macchina/furgone
-i vostri bagagli?- chiedo io
Scoppiano a ridere
-facciamo troppo spesso avanti e in dietro non ha senso portarsi sempre dei bagagli, ci portiamo l'essenziale e il resto lo abbiamo già negli armadi di entrambe le case-risponde Annabeth.
Saliamo in macchina e guida un autista stranamente pallido.
Il furgone era una sorta di mini autobus a 11 posti.
-Jules portaci al campo Giove- ordina Nico
-Si signore-
- È vivo - chiedo sussurrando a Percy
-No è uno zombie, ed è un regalo di Ade-
-Ah - feci segno di si con la testa
Salimmo tutti Percy e Annabeth si misero in fondo come per avere un po' di Privacy.
Nico e will nei primi sedili insieme a Giulio, mentre Letizia venne accanto a me.
-Te ci sei mai stata a Nuova Roma-
-no -
-è bellissima- ribadisce lei
-non ne ho dubbio-  rispondo io
-da grande diventerò come Annabeth- dice lei
-lo spero anche io- rispondo prima di addormentarmi.
Mi svegliai ed eravamo arrivati.
-Hai dormito un bel po'- afferma Leti
-che ore sono -
-le 11, abbiamo viaggiato nel' ombra per fare prima-  risponde Nico
Scendiamo dal furgone e ci troviamo d'avanti un palazzo enorme .
In mezzo a degli alberi altissimi  che nascondevano la struttura.
-quanti piani è- chiedo io stupita
-quattro, in teoria - risponde Nico prendendo le chiavi
-perché in teoria-
-Leo ha creato una sorta di labirinto sotterraneo formato da stanza su stanze per tutte le necessità-
Letizia mi prende per un braccio e mi porta dentro appena Nico apre la porta.
Sfortunatamente per lei viene acchiappata subito da Will.
-ferma là signorina, tu devi prima mettere a posto la camera-
-ma papà- risponde lei
-No, tormenterai da Allison dopo- risponde Nico ridendo e Allontanandosi verso delle scale.
Poi vedo uscire una ragazza che cerca di chiudere delicatamente la porta alle sue spalle, come se stesse cercando di non farsi beccare.
-Rachel- afferma Annabeth
La ragazza dai capelli rossi fa un sobbalzo e si gira di scatto lanciando una spazzola.
Quando vede Annabeth fa un respiro di sollievo.
-mi hai fatto prendere un infarto- grida la ragazza
-sei te quella che sta cercando di scappare di nascosto- risponde Percy
-si perché non sapevo voi fosse qui-risponde la ragazza
-Si Reyna ha detto che doveva dirci qualcosa di importante e la tua presenza mi fa venire in mente che ci sia una profezia-
-aspetta tu sei l'oracolo- affermo io
-si, mi presento Rachel Dare oracolo di Delfi e Artista di opere moderne- risponde lei allungandomi la mano
-comunque no stavo scappando perché quel George non faceva altro che farmi domande-
Continua Rachel
-Chi è George- chiedo io
-il fidanzato di Reyna- risponde lei con tono freddo.
Percy e Annabeth si mettono a ridere.
-Rachel lei è Allison, una sorella di Annabeth.
Starà nel appartamento degli ospiti accanto al tuo per il fine settimana- dice dopo Percy
-Le chiavi le ha Reyna, tornerà per pranzo motivo per cui miei cari io vado via- risponde Rachel allontanandosi.
Saliamo le scale, passando per l'appartamento di Frank per salutare Hazel che aveva una bella pancia.
-Anny- saluta lei
-Hazel ma sei bellissima- risponde Annabeth dalla scale tornando in dietro di qualche scalino.
Hazel era una ragazza mora i capelli ricci e con gli occhi dorati e accanto a lei c'era un bulldog dormiente.
-non sapevo arrivaste, se lo sapevo mi vestivo meglio della tuta - risponde Hazel sorridendo
-sciocchezze, figurati se restiamo scandalizzati a vederti in tuta- risponde Annabeth
-lei chi è- chiese poi Hazel indicandomi
-è sorella di Annabeth si Chiama Allison, rimarrà qui con noi- risponde Percy
-Piacere Hazel Levesque o signora Zhang come preferisci , mi alzerei ma è uno sforzo enorme- dice la ragazza porgendomi la mano da lontano.
Improvvisamente il cane accanto alla ragazza si sveglia un po' rintontito.
-Buon giorno Frank- grida Percy come per spaventarlo.
Il cane sobbalza e poi rotola trasformandosi in uomo.
-ma sei cretino- risponde da sdraiato il ragazzo.
-guarda cosa mi hai fatto dire d'avanti a mio figlio- continua il ragazzo alzandosi.
Quello era Frank Zhang, il ragazzo che si trasformava in animali.
Mentre la ragazza in cinta era Hazel Levesque non che moglie di Frank, la figlia di Plutone .
Mi sembrava ancora incredibile parlare con loro.
Annabeth rimase con Hazel mentre io, Frank e Percy andammo in casa di Percy.
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Annabeth
Salutammo Hazel che chiese agli altri di lasciarci da sole.
Vedere la pancia di Hazel da una parte faceva male dall'altra mi rendeva piena di gioia.
Mi sedetti accanto a Hazel.
-posso toccarla- chiesi io
- non ci sono problemi, ma Annabeth ricorda che sei la ragazza più forte che io conosca-
mi prese la mano e io toccai la sua pancia dove sentivo scalciare.
-fermo piccola peste- ordina Hazel
Il bambino da bravo figlio di Roma si acquieta subito.
-è bellissimo- mormorò io
Hazel mia stringe la mano
- Annabeth?-
-si-
-non tutti lo capiscono, ma io si e so che in qualche modo riuscirai, anche tu.- dice stringendomi la mano e dandomi un po' di conforto.
-lo spero- rispondo io facendo scendere un unica lacrima a rigarmi il viso e raccontandogli poi di Allison e della sua teoria, di poter avere altri figli rendendomi conto di quanto facessi affidamento su di essa .
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Allison
Annabeth ci raggiunse dopo una mezz'ora.
L'attico di Percy e Annabeth era enorme era arredato con colori tendenti al grigio.
All'entrata c'era un salotto con un divano a angolo che si trasformava in un divano letto.
Una televisione enorme d'avanti al divano e un tappeto sul grigio chiaro hai piedi di esso.
Attorno alla televisione ci stava una libreria bianca divisa per argomenti e alfabeto come nelle biblioteche.
La cucina era aperta a isola, ben attrezzata.
Sul lato opposto un terrazzo con delle sdraio, dopo la cucina si trovava la camera di Percy e Annabeth che si affacciava su Nuova Roma, fino a quel momento non avevo notato che la casa non si trovasse al centro della città.
-perché non la avete costruita a Nuova Roma- chiesi a Annabeth una volta arrivata.
-vedi questa casa ha due scopi, il primo è quello di essere un rifugio per tutti coloro che ne necessiteranno .
Il secondo è quello di essere la nostra casa.
Guarda bene dove l'abbiamo posizionata...-
mi guardai attorno, era stata posizionata su una collina dove si poteva scrutare tutti i nemici che si posizionavano fuori da nuova Roma ed era ben coperta dagli alberi intorno.
Era difficile da assediare trovandosi su una collina e avendo sul lato sinistro un fiume mentre su quello destro si trovava Nuova Roma,come struttura e poteva contenere un sacco di persone era letteralmente un bunker.
Oltretutto in 10 minuti arrivavi a piedi a Nuova Roma.
-È geniale, questo posto è un bunker- affermai io euforica per come era stato strutturato.
Annabeth fece segno di si con la testa per confermare la mia versione.
La mia testa andava a mille avevo un sacco di domande, tutto quello che Annabeth faceva era geniale.
Era tutto programmato alla perfezione e io non riuscivo a crederci, quella ragazza era geniale, aveva una volontà di ferro e nonostante tutto non si arrendeva.
Alcune volte non mi capacitavo di come potesse perdere una parte di quella forza preoccupandosi di Percy.
Spesso mi domandavo "cosa ha di speciale quel ragazzo" nel senso, ha salvato il mondo e bla bla... ma di certo non è quello il motivo per cui stanno insieme dalla guerra contro Crono.
Quel ragazzo non da mai retta a nessuno è imprevedibile, alcune volte esasperante.
Un piantagrane. Mi fidavo di Percy e so che tutto quello che fa lo fa per Annabeth e i suoi amici, ma si può amare una persona talmente tanto da perdere la forza di andare avanti.
-Allison?-
-È stupefacente- risposi io
-se non rimani imbambolata magari riusciamo a farti vedere il resto-
-quale resto- chiedo io
-la palestra, la piscina, il mio studio, il laboratorio di Leo... non vorrai fermarti qui- risponde lei ridendo.
Improvvisamente si sente un rumore.
-Giulio non devi correre sulle scale- ammonisce una voce maschile che non conoscevo.
Dalle scale escono Giulio, Letizia, una ragazza  dai capelli neri seguita da due cani e un ragazzo abbastanza alto con i capelli tendenti al rosso.
La ragazza indossava la maglia viola e un mantello, mentre il ragazzo era vestito da militare nonostante il fatto che tenesse in mano un sacco di documenti storici contraddicesse con il suo abbigliamento.
-Ragazzi, Will ha detto di dirvi che un suo amico a trovato un appuntamento per domani alle 9. Non so a cosa si riferisse, ma immagino che voi lo sappiate.
Hanno anche detto che avete una ospite le chiavi dell'appartamento si trovano in casa mia, caso mai le prendo dopo pranzo. Non abbiamo ancora fatto la spesa, quindi tocca a voi e per oggi il pranzo l'ho ordinato io per tutti, arriva fra 10 minuti.-
Disse la ragazza nel mentre che aiutava il ragazzo a portare tutte quelle scartoffie in fretta e furia.
Percy si avvicinò di corsa per aiutarla.
-Certo te non ti prendi mai una pausa-
Una volta che ebbero posato le scartoffie sul tavolo e la ragazza iniziò a riprendere fiato.
-Jackson lo sappiamo perfettamente entrambi che il ruolo da pretore non è semplice- all'improvviso collegai quel mantello della  ragazza che stava arrancando per prendere fiato a che fosse Reyna il pretore di Roma, conseguenza capii che il ragazzo accanto fosse George il suo ragazzo.
Così decisi di presentarmi.
-Piacere Allison- dissi porgendole la mano
-oh ciao, io sono Reyna il pretore di Roma e lui è George, ma immagino tu mi conosca già.-
Una volta che ebbe finito di riprendere fiato, si ricompose stringendomi la mano .
-scusami, se non ho avuto proprio l'atteggiamento formale che dovrei mantenere, comunque mi fa piacere tu sia qui.-
Mi sorrise, andò da Annabeth è la abbracciò.
-pensavo non saresti venuta- disse Reyna mentre si staccava dall'abbraccio.
-avevi detto che c'era qualcosa di cui discutere, oltre tutto ho una visita medica da fare- rispose Annabeth.
Il volto di Reyna sì indurii
-spero niente di grave-
Annabeth scoppiò a ridere -al massimo, avrò una buona notizia e in altro caso non sarà niente a che non ho abbia già fronteggiato.- rispose Annabeth con un sorriso dolce un pò triste.
Capivo che quello che aveva appena detto non era completamente vero. Se la mia teoria fosse stata errata avrebbe iniziato a sfondarsi di allenamento e provare di nuovo un odio indirizzabile verso nessuno di preciso, ma d'altronde chi poteva capirla.
Io non mi sono mai messo in testa di avere un ragazzo, figurati un figlio, ma da come Hazel avesse provato a starle vicino potevo perlomeno cercare di immaginare che fosse devastante.

Why me? | percabeth |Where stories live. Discover now