19. Gli Hamptons.

1.2K 45 21
                                    

Rose

Sono passate circa due settimane da quella famosa sera. La sera in cui tra me ed Harry è iniziato davvero qualcosa; adesso ci frequentiamo sul serio. Non siamo fidanzati, per il momento meglio di no. Abbiamo tante cose da dirci e scoprire. Ma lui a volte passa a prendermi al lavoro, andiamo a cena, ci scriviamo spesso e parliamo tanto. Non mi sarei mai aspettata un rapporto del genere con Harry Styles e invece ci sono dentro.
Se mi piace? Be', abbastanza. Ho scoperto tutt'altra persona: è dolce, gentile, premuroso e anche a volte stronzo e testardo. Il suo è un bel caratteraccio, ma il mio non è da meno per cui non mi lamento.
Siamo arrivati ad ottobre e il tempo sembra sia volato; tra libri da correggere, testi da tradurre e altri da pubblicare, il tempo è volato via. E ha portato con se anche la mia ipotetica risposta al messaggio di Cole.
Non l'ho dimenticato, non potrei. Non ci riuscirei perché l'ansia che mi ha perforato il petto in queste settimane non me ne da l'occasione. Non gli ho risposto, ho semplicemente ignorato il messaggio e spero non si faccia più vivo.
Dopo tutto quello che ha fatto, non riuscirei a guardarlo in faccia. Be', anche Harry ne ha fatto parte ma la sincerità nei gesti di Harry è palpabile rispetto al finto rammarico di Cole. Lo conosco da una vita, praticamente e ha osato fare una cosa del genere proprio a me. La migliore amica di sua sorella. E poi, non ha accennato un passo dopo avermi rovesciato addosso con crudeltà tutta la verità, non ha pensato di chiamarmi o scrivermi un semplice messaggio di scuse. No, niente di niente. Non può tornare adesso e scrivermi come se nulla fosse o come se io fossi disposta a vederlo. O che possa addirittura rovinare il mio rapporto con Harry. Quindi che se ne torni dov'era, lui e le sue "buone" intenzioni. Non me ne faccio più nulla.
Ovviamente non ho accennato della cosa ad Harry, oppure avrebbe già strappato gli occhi del biondo e avrebbe dato in pasto ai cani la sua lingua.
Per cui, Cole Morris è un capitolo chiuso. Sia per me che per Harry.

A proposito del riccio, mi ha trascinata fuori di casa questa mattina alle otto ordinandomi di preparare un borsone con alcuni cambi e le cose essenziali e, ovviamente senza dirmi nulla, si è messo in viaggio.

«Harry, ho il sedere indolenzito. Potresti dirmi dove stiamo andando?».

«Come sei impicciona. Ti ho già detto che è una sorpresa e tu la stai rovinando», ride alzando un sopracciglio.

«Ah, certo! Adesso sarebbe colpa mia. Potresti anche darmi un indizio dato che sono passate già due ore», insisto mettendo su una faccia dolce.

Lui mi rivolge uno sguardo e ridacchia e torna a guardare la strada davanti, non prima di essersi passato la lingua tra le labbra.
Lo ammiro perdendomi in quei particolari e ancora fatico a credere che io e lui stiamo... cominciando qualcosa? Forse.
Storco le labbra e schiocco la lingua ricevendo una risata sbuffata da parte sua.

«Posso almeno sapere quanto manca?», tento un'ultima volta. E sembra la volta buona perché risponde.

«Non manca molto, promesso», mi sorride schiacciando l'occhiolino.

Alzo gli occhi al cielo trattenendo un sorriso e penso quanto sia così facile non essere arrabbiata con lui o anche solo non tenergli il broncio.
Ma Harry ha questo potere, purtroppo e io non posso farci nulla, per quanto ci provi.
Accendo la radio e smanetto un po' prima di trovare una canzone orecchiabile. Così, mi sistemo meglio sul sedile e cerco di rilassarmi, cosa impossibile quando la notifica dell'arrivo di un messaggio mi costringe a controllare.

Per poco non svengo quando leggo il mittente. Esattamente come settimane fa, il cuore inizia a battere ferocemente e l'ansia mi cresce nel petto.
Cerco di mantenere un minimo di calma per evitare che Harry si accorga di qualcosa e apro con molta cautela, una volta essermi assicurata che lo schermo non possa essere visibile ad Harry.

𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐓𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora