Capitolo 22 ~Wedding.

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(Scorrere in fondo per le immagini dei vestiti/pettinature/robe varie)
Finalmente, arrivò il giorno del tanto atteso matrimonio. Erano circa le 13:30 quando iniziarono ad arrivare i Malfoy e gli insegnanti. Avevano chiesto loro di venire un po' prima. La cerimonia sarebbe iniziata solo due ore più tardi.
Nel prato davanti alla Tana era stato inalzato un padiglione bianco. Al suo interno, diverse decine di sedie erano state disposte per mettere agli invitati di accomodarsi. Una leggera prezza piacevole smorzava il caldo del pomeriggio. Il padiglione era decorato di bianco e rosso, i colori scelti degli sposi. Le sedie, disposte cinque per lato, lasciavano un passaggio fino all'altare dietro il quale un piccolo ometto vestito di bianco aveva già preparato tutto il necessario. Sei sedie erano state poste davanti ad esso: quelle centrali per gli sposi, quelle laterali per i testimoni di nozze.
Praticamente tutti i Weasley e i tre Potter erano fuori. Mancavano solo le sorelle e il fratello minore degli sposi. Infatti, Dominique e Emma erano state chiamate a fare da testimoni mentre i tre più piccoli sarebbero stati le damigelle e il paggetto d'onore.
Albus stava parlando con sua cugina Roxanne quando, da lontano, riconobbe le chiome biondo platino del suo migliore amico e del padre. Proprio come Albus, Scorpius era stato tirato a lucido: completo elegante con tanto di scarpe da ballo e cravatta. Inoltre, entrambi i Malfoy portavano un fiore rosso nel taschino. Tuttavia, se il completo dei vari cugini era generalmente blu con la camicia azzurra e la cravatta colorata, i Malfoy vestivano tutto nero.
-Scusami un attimo Roxie.- disse Albus prima di correre dal migliore amico.
-Scorp! Salve signor Malfoy, è un piacere rivederla. Dio, ma non avete caldo con quel coso nero?! Io sto morendo...-
-Lascia perdere, mi sono smaterializzato dieci minuti fa e sto grondando...- disse Scorpius sconsolato.
-Ciao Albus, agitato?-
Albus rise.
-Agitato? No, per nulla. È solo un matrimonio. Ma vi sconsiglio caldamente di entrare in casa, potreste morire. Si sentono le urla da fuori!- disse Albus scuotendo la testa mentre accompagnava i due invitati verso il padiglione dove erano riuniti tutti i cugini e alcuni adulti. Improvvisamente, vide qualcosa di rosso passargli accanto e mettersi dietro di lui.
-Aeline.- disse Scorpius sorridente.
-Scorp! Salve signor Malfoy.- rispose lei facendosi piccola. Era vestita con una maglietta di cotone e dei pantaloncini attillati, i capelli sciolti.
-Ciao Aeline.- sorrise Draco.
-Aeli, che stai facendo?!- chiese Albus.
-Odio i matrimoni, Al, con tutta me stessa. Mi stanno facendo impazzire. C'è Victoire che da di matto per il vestito, Dominique che rincorre me e Lily parlando di abbinamenti tra scarpe e abiti mentre spiega per la milionesima volta come si tengono le fedi, zia Fleur che corre su e giù per le scale cercando il velo, mia madre, tua madre e la nonna che cercano di pettinare Louis, Emma che cerca di tranquillizzare Ted sul retro e i nostri padri con i nonni e Severus si danno all'alcool. Penso che Lily si sia nascosta sotto il tavolo. C'ero anche io, ma urlavano troppo. Salvami Albus, ti prego.- disse con tono di supplica.
Albus la guardò impietosito mentre Draco Malfoy ridacchiava. Poi, all'improvviso, una Dominique Weasley furibonda, con un lungo abito viola e i capelli acconciati in una treccia che finiva poi in una cosa alta, uscì dalla porta di ingresso e si precipitò da loro.
-AELINE DORA WEASLEY VIENI SUBITO QUI!- urlò mentre camminava a grandi passi verso Scorpius e Albus che si erano prontamente messi davanti alla ragazza.
I tre uomini sentirono Aeline emettere un piccolo gemito di terrore, ma non erano sicuri se fosse per la cugina che correva arrabbiata verso di lei o per il fatto che sapeva a cosa sarebbe andata incontro se fosse rientrata in casa.
-Potter, Malfoy, fuori dai piedi.- disse fredda.
Visto che i due non accennavano a spostarsi, Dominique li tolse di mezzo con malagrazia e posò gli occhi azzurri in quelli verdi della cugina.
-Ti prego, non costringermi a tornare in quell'inferno.- sussurrò disperata.
-Oh, ti costringo eccome! Dove sta tua sorella? Non la troviamo.- disse Dominique.
Aeline fece una faccia sconvolta.
-E credi davvero che te lo dirò?! Non vi lascerò distruggere e plagiare la mente di mia sorella!-
Un'altra figura si avvicinò alle due litiganti. Emma aveva un bellissimo vestito senza spalline blu scuro che le arrivava fino ai piedi. I capelli erano legati in due trecce laterali che partivano dalla parte destra della nuca e che finiva in una coda bassa. Gli occhi erano leggermente truccati per metterli in risalto.
-Che succede qui?- chiese guardando prima la sorella e poi la cugina.
-Deve venire a prepararsi. Bisogna pettinarla, truccarla, vestirla...-
-Okay, hai reso l'idea. Visto che avete interrotto il mio tentativo di non far venire a mio fratello un attacco di panico, tanto vale che aiuti vuoi. Domi, fila in casa, hai di meglio da fare. Con lei ci parlo io.-
-Ma sono ore che ci parlo. Le ho promesso di tutto ma non è servito. Ha rifiutato dei libri!- disse sconcertata Dominique.
-Oh tranquilla, io la posso ricattare meglio.-
Aeline si sentì mancare. Sua sorella poteva ricattarla sul serio, con tutto quello che sapeva. Dominique alzò le spalle e andò a cercare Lily.
-Albus, alza il sedere e vai a tenere compagnia a Ted che se no muore. Aeline, ora tu da brava entrerai dentro e ti farai preparare.-
-Dammi una sola buona ragione.-
-Te ne dò addirittura due sorellina. La prima: potrei andare a raccontare a qualcuno tipo... uhm.. James e Dominique, quello che mi hai raccontato due settimane fa. Hai presente no? Quando eravamo da sole in camera...-disse con sguardo malizioso. Poi, avvicinandosi alla sorella, accostò la bocca al suo orecchio e sussurrò.
-Sai quanto si divertirebbe James a sapere alcuni di quei particolari sconci che hai sognato su Scorpius? Farebbe i salti di gioia con uno scoop del genere. E pensa se papà scoprisse tutto...-
Aeline sbiancò.
-Non ci provare neanche, sarebbe un imbarazzo che non potrei gestire. In ogni caso stai tranquilla, mi hai convinta, non voglio sapere la seconda. - disse prima di allontanarsi.
-Quale era la seconda?- chiese Albus.
Emma aspettò che la sorella fosse fuori portata.
-Non avevo nessun altro ricatto, sapevo che sarebbe bastata la prima cosa... se qualcuno dovesse venire a conoscenza delle cose che mia sorella mi dice, probabilmente si sotterrerebbe per non uscire più.- disse ridendo prima di andare da Ted.

Éméline Potter: The New GenerationWhere stories live. Discover now