Capitolo 18

623 11 28
                                    

3 mesi dopo
"Sono a casa!" urla Roger entrando per poi appendere il suo cappotto.
"Amore mio com'è andata?" sorrido entusiasta, Roger oggi ha fatto gli esami per la laurea, io li ho fatti ieri e posso dire che il mio percorso da studentessa è finito.
"Benissimo piccola, 100 e lode." sorride stampandomi un bacio sulle labbra, che ovviamente io rendo più intenso.
"Stasera festeggiamo." sorride accarezzandomi una natica. Sorrido.
"Dove andiamo?" mi limito a chiedere.
"In un pub, io, te, Annie e Brian. Abbiamo già prenotato per le 21:30." sorride sedendosi a tavola giocando con le mani.
"Ah, fantastico." sorrido sedendomi di fronte a lui.
Sono passati 3 mesi da quando Roger mi ha chiesto di sposarlo, non ho ancora prenotato o pensato a niente. È un periodo molto buio, vedo sia Roger che me molto spenti e distanti, ma mi limito a sorridere lo stesso anche se dentro ho tantissimo dolore, di cui non so la provenienza.
"Ahm, io vado in camera a dopo." sorride baciandomi e salendo di sopra mi lascia sola in cucina. Alcune lacrime percorrono il mio viso, non posso immaginarmi una vita senza Roger, senza sentire il suo profumo la mattina appena sveglia, farci l'amore e urlare il suo nome quando arrivo all'apice del piacere. Io so che Roger è la mia metà mancante, ma non so se io sono la metà mancante di Roger.

ore 21:00
Roger si sta vestendo in camera da letto, mentre io mi sto truccando in bagno. Indosso un vestitino nero attillato, con tacchi neri. Ho deciso di farmi una treccia, lasciando i ciuffi liberi e devo dire che sono molto soddisfatta, per quanto riguarda il trucco invece ho deciso di farlo leggero e naturale, con solo un po' di cipria, tinta labbra rosa carne e il mascara. Guardo Roger dal bagno, si sta mettendo il suo profumo preferito, quanto è carino. Esco dal bagno mettendomi il cappotto e aspettando Roger, che prende le chiavi e entriamo in macchina senza dirci nulla, fino all'arrivo al pub.

ore 21:40.
"Eccoci." sorrido scendendo dalla macchina e andando verso Annie la abbraccio forte, per poi fare la stessa cosa con Brian.
"Come va mora?" sorride Brian accarezzandomi una spalla.
"Si va avanti." sorrido per poi guardare Roger, Annie mi fissa, ha già capito tutto ma infondo è la mia migliore amica basta che mi guardi per capire cosa succede.
"E tu biondino come te la spassi?" ride Brian prendendo Roger dalla schiena dandogli una pacca, lasciando me e Annie dietro.
"C'è qualcosa che non va tra te e Roger vero?" sospira Annie accarezzandomi la spalla.
"Lascia stare Annie, non ci volevo nemmeno venire qui." respiro profondamente cercando di trattenere le lacrime, non voglio rovinare tutto con il mio essere debole. Entriamo e andiamo al tavolo prenotato, cominciando a ordinare un cocktail l'uno.

ore 23:15.
Stiamo parlando del più e del meno, io non ce la faccio più e voglio tornare a casa. Mi distraggo un po' dalla conversazione e guardo le cameriere che passano, hanno un outfit veramente schifoso, troppo scollato per portarlo al lavoro.
"Guarda quelle Brian." sorride Roger fissandole.
"Roger smettila." lo guardo.
"Che c'è? Io me le sposerei." sorride. Mi alzo mettendo il cappotto e esco fuori, prendo la strada verso casa che non è molto lontana da qui anche se siamo venuti in macchina, è stato solo per comodità. Menomale che la donna che voleva sposare Roger ero io. Ma quale metà mancante, io sono stata solo un oggetto. Prendo le chiavi, entro e mi dirigo verso il bagno, cominciando a struccarmi e a mettere la camicia da notte. Mi vibra il cellulare e leggo:

Annie:
Ma dove ti sei cacciata amo?

Afferro il telefono, ci entro e digito velocemente:

Crystal:
Scusami amo, sono tornata a casa non posso sopportare certe cose.

Annie:
Va bene amo, ti capisco. <3

Vado sulla chat di Roger, è online, chissà con chi cazzo sta chattando. Me ne vado sul letto fissando il suo posto, vuoto.
"Pff, la sua metà." rido nervosamente con alcune lacrime agli occhi. Sento la porta di casa aprirsi e poi successivamente il rumore delle chiavi sul tavolo. Roger. Va direttamente in bagno, pur lanciando una sguardo alla camera da letto.

Dopo 15 minuti esce e viene in camera, prendendo il cuscino per poi aprire l'armadio e prendere una coperta. Già lo so, dormirà sul divano.
"Dormo in salotto, buonanotte." senza salutarmi, chiude la porta lasciandomi sola, di nuovo, guardo il suo posto vuoto, ho un dolore allo stomaco che potrei scoppiare da un momento all'altro.

ore 2:26.
Non riesco a dormire, non ci riesco. Sono abituata a dormire sul petto di Roger, stringerlo a me, ma lui non c'è. Sono delusa, da tutto quello che ha fatto. Oggi ho scoperto una cosa, che ricorderò per sempre, anche se con dolore, tanto: non sono la metà mancante di Roger Taylor.

Somebody To Love. -Roger Taylor & Brian MayWhere stories live. Discover now