Capitolo 10

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due settimane dopo:

Sono tornata in università con tanto dolore ancora dentro il mio povero cuore. Apro il mio armadietto, prendo i libri per andare alla mia lezione di chimica organica. Lo chiudo e mi ritrovo Roger dietro, mi scappa un urlo.

"Principessa." mi bacia a stampo, il mio cuore manca un battito.

Brian ci guarda mentre parla con Annie, mi mancano tanto ma faccio finta di nulla.

"A che lezione stai andando?" mi chiede Roger mentre mette un braccio intorno al collo.

"Chimica Organica." sorrido io dandogli un bacio all'angolo della bocca.

"Io devo andare a biologia, dai ti accompagno piccola e poi vado." sorride accompagnandomi all'aula di chimica organica per poi andarsene, facendomi segno che ci saremmo visti dopo.

11:30

A me piace tantissimo chimica organica, ma purtroppo il mio cervello è invaso da altri pensieri tipo: Roger, Brian, Annie, Annie, Brian, Roger fino all'infinito.

La campanella suona e subito mi alzo, sono la prima ad uscire dall'aula, mi giro per vedere tutti i miei compagni uscire e vado a sbattere contro qualcuno di alto, i suoi capelli mi vanno in faccia, cadiamo uno sull'altro. Brian. Cazzo.

"Scusa" dico arrossendo.

"Di nulla." dice freddo e alzandosi subito da me.

"Lo so che non mi parli, ma potresti almeno aiutarmi?" dico ironicamente, lui mi porge la mano, aiuto, porgo la mia stringendola alla sua, il mio cuore manca un battito e mi alzo.

"Grazie." dico prendendo i miei libri e andandomene, non so neanche se mi ha detto prego, ma poco mi interessa.

12:15

Finalmente una piccola pausa, vado in bagno e sento qualcuno piangere, c'è una porta chiusa e ci busso.

"Ehi tutto ok?" dico preoccupata.

"Chi è!" urla tra le lacrime.

Apro leggermente la porta e vedo una ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi, con il mascara tutto colato.

"Ehi tesoro non piangere." sorrido abbassandomi, prendendo un fazzoletto e asciugandogli tutto il mascara sorridendo.

"Grazie sei molto gentile." sorride un po'.

"Ecco brava, sorridi. Come ti chiami?" dico io facendola alzare.

"Mi chiamo Ariel e tu?" sorride

"Crystal, è bellissimo il tuo nome!" sorrido abbracciandola.

"Anche il tuo! Ti va di essere amiche!" mi stringe a se come per cercare sicurezza.

"Certo tesoro!" sorrido io

"Andiamo in mensa!" sorride per poi uscire dal bagno.

13:20

Io e Ariel prendiamo il cibo, e andiamo a sederci a tavola, cominciando a parlare del più e del meno, ad un tratto un biondino si avvicina a noi. È Roger.

"Ehi piccola." si siede vicino a me per poi darmi un bacio a stampo.

"Ehi Rog." sorrido io ricambiando.

"È il tuo ragazzo?" sorride Ariel guardandoci

"Si." sorrido io, ma Roger non è il mio ragazzo ma lasciamo stare.

15:40

Le lezioni sono finite, oggi essendo una giornata molto calda non ho voglia di farmi tutti quei chilometri a piedi nel cuore del caldo quindi decido di prendere l'autobus.

Aspetto alla fermata finché esso non arriva, ci salgo e mi dirigo verso l'unico posto vuoto e indovinate chi c'è seduto? Brian. MA PERCHÉ TUTTO A ME PORCA TROIA?. Mi ci siedo senza fare storia.

"Ehi" dice Brian guardandomi.

"Ehi" dico facendo un piccolo sorriso, aiuto.

"Come mai hai preso il pullman?" mi chiede soffiando via alcuni riccioli da davanti i suoi occhi. I suoi occhi, sono proprio come li ricordavo.

"Beh fa molto caldo, e non mi va di camminare." dico mettendomi alcune ciocche dietro i capelli.

"Capisco." dice lui per poi voltarsi e guardare fuori dal finestrino.

L'autobus si ferma alla mia fermata, a 5 minuti da casa mia. Mi alzo ma vengo bloccata da una mano, quella di Brian che mi impedisce di continuare il cammino verso le portiere. Guardo le nostre mani.

"Ci sentiamo." dice sorridendo per poi lasciarmela. In tutto ciò io non dico niente, scendo dall'autobus e comincio a camminare dritta fino a casa. Non ci posso credere, sono incredula.

Infilo le chiavi nella serratura, la faccio scricchiolare e apro la porta, entro e la richiudo subito dopo. Lancio lo zaino sul divano, sono tutta sudata, sia per il caldo che per l'emozione. Brian vuole risentirmi, sono contentissima, ma non sa tutto quello che abbiamo fatto io e Rog, e sono sicura che se glielo dirò lo perderò di nuovo, beh non vedo il motivo per cui dovrei dirglielo. È tornato anche lui, finalmente. Adesso manca solo Annie, già Annie, la mia migliore amica, quella che mi accompagna fin dall'asilo, mi manca così tanto.

Prendo il mio pacchetto di sigarette, apro la finestra, mi affaccio mettendo una sigaretta fra le labbra, l'accendo e comincio a fumare, guardando il mio giardino che si estende, con farfalle che svolazzano di qua e di là. Vorrei tanto che tutto tornasse come prima, maledetto il giorno in cui Roger Taylor mi ha rivolto la parola e che mi ha presentato Brian May.

Somebody To Love. -Roger Taylor & Brian MayWhere stories live. Discover now