Capitolo 9: Un tuono di battiti

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Definirla bellissima sarebbe un eufemismo. Perché per quanto io odi ammetterlo, la nuova Alta Guardia, Stella, era da mozzare il fiato. È la perfetta idea di comandante femminile di tutti i cattivi o, per essere più precisi, una regina dei cattivi. È questo che temo, nel profondo: che Percy in qualche modo si innamori di lei e io potrei dover guardarla diventare sua regina; senza dubbio, mi renderebbe la vita un inferno per essere stata la sua ragazza.

Mi sta già rendendo la vita un inferno, fin dal suo primo giorno qui a palazzo. A quanto pare, lei è stata l'unica concorrente a passare le numerose e fatali prove di Percy. E oggi è stata nominata capo delle Alte Guardie. Lei e Percy sono subito andati d'accordo; hanno una grande sintonia, questo non lo posso negare. Ridono insieme come vecchi amici, lo fa sorridere. Non vedevo un sorriso genuino sul suo viso da molto tempo. Una parte di me è felice per lui, perché lo amerò sempre, ma mi rende anche gelosa. Forse non staranno mai insieme, forse non mi dovrò mai preoccupare della cosa. Nonostante ciò, Stella mi odia con passione, lo vedo nei suoi occhi. È come un gatto in attesa di balzare sulla suo preda che si dà il caso sia un topo senza speranza perso nel suo mondo. È questo che sono diventata: senza speranza e debole.

-Dal diario di Annabeth Chase, pagina 92.

~

Riusciva a sentire soltanto il battito del suo cuore, il veloce e terrorizzato pulsare che echeggiava nel suo corpo, come un tuono nelle sue orecchie. Ma insieme alla paura che la intrappolava, nel profondo, sepolta sotto il terrore, c'era la sofferenza. Non era dolore fisico, ma il dolore di un cuore spezzato, che veniva per colpa dell'amore in tutte le sue forme. Era un amore fallito, ma che non si aspettava la mettesse in una fredda e buia cella, con i polsi legati sopra di lei, lasciando le gambe appese in aria.

Faceva male che venisse da lui, troppo male. Sapeva che le poteva fare male; sapeva che l'avrebbe fatto, ma non così. Non si aspettava che l'avrebbe appesa come un animale in attesa di essere macellato lentamente.

Lo aveva implorato di risparmiarla per una volta, ma di lui non esisteva pietà. Non c'era niente se non un vuoto di oscurità e miseria che viveva dentro di lui, eppure credeva ancora in lui; credeva ancora che potesse cambiare.

Annabeth non credeva nel bene. No, il bene l'aveva già tradita una volta e non avrebbe permesso che succedesse di nuovo. Pensava di poter trasformare l'oscurità in qualcos'altro, qualcosa di bellissimo ma potente, imbattuto e indomato.

La porta della cella cigolò quando venne spalancata, facendola iniziare a tremare per la paura e il forte vento. Uno spiraglio di luce, proveniente dall'esterno della cella, illuminò tutto intorno a lei. Percy era in piedi sulla porta, con indosso i suoi soliti vestiti neri e stivali alti fino al ginocchio. I suoi occhi erano rosso-neri e la scintilla di potere dentro di loro lo rendeva terrificante, come una scintilla di pazzia. Camminò verso di lei, i suoi stivali risuonarono sul pavimento. Si fermò davanti a lei, alzandole la testa bruscamente con un dito.

"Allora, come ti stai preparando?" Chiese con un sorrisetto sul viso.

Le lacrime si raggrupparono nei suoi occhi, non sapeva come si potesse tirare fuori da quella situazione. Non c'era nessuno che sarebbe andato a salvarla, nessuno a cui importasse. Era da sola.

"Vi prego, solo per questa volta. Ho imparato la lezione. Non vi mentirò mai più." Pianse.

Lui non fece altro che ridere. "La lezione non è ancora stata insegnata. E non hai risposto alla mia domanda."

Le lacrime le caddero sulle guance. Voleva solo che tutto ciò finisse. "Vi prego, se solo mi ascoltaste-"

Dal nulla, da dietro a Percy, un pugnale volò verso di lei, creando una ferita profonda nel suo braccio. Non affondò dentro di lei, ma le provocò una fitta di dolore. Urlò, guardando il sangue che le usciva dal braccio, macchiandole i capelli. Il pugnale cadde a terra e il suono echeggiò nella cella. Quando guardò nuovamente avanti, vide Stella in piedi dietro a Percy con un sorriso da vipera.

Ricercato: Il Regno Oscuro [Traduzione di Wanted: The Dark Kingdom ]Where stories live. Discover now