Chapter 45.

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Posai il telefono sul letto e mi concentrai sul mio outfit, lui sarebbe arrivato a breve a casa mia. Alla fine optai per un vestitino semplice giallo con dei fiorellini e dei sandali, mi diedi un'aggiustata rapida al trucco e spruzzai il mio profumo preferito, Narciso Rodriguez. Suonò al campanello ed io ero leggermente agitata, lo aprii ed entrò dentro con una mano dietro la schiena "Buonasera Romagnoli" lo salutai sorridendo "Buonasera Zanetti" disse sorridendo portando la sua mano davanti a se, aveva un mazzo di rose rosse "Uaaa quale onore" dissi mettendomi a ridere leggermente imbarazzata "Addirittura per così poco?" mi domandò lui "Sì Romagnoli, per così poco" dissi e presi il mazzo di rose tra le mani, mi accorsi subito di un biglietto e lo presi ma lui mi bloccò prontamente "Questo dovrai leggerlo quando sarò andato via" disse "Ehm ok" risposi un po' scettica e le posai in un vaso con dell'acqua dentro "Studiato oggi?" mi domandò lui sedendosi sullo sgabello in cucina "Per modo di dire, non riesco a riprendere in mano un libro, figuriamoci studiare" risposi io sedendomi sulla penisola della cucina di fronte a lui accavallando le gambe. "Cosa c'è scritto su quel tatuaggio?" mi domandò lui guardandomi il tatuaggio sulla mia coscia sinistra "Sagittarius, sono molto legata al mio segno zodiacale, mi piace la sua storia e mi rappresenta al massimo" risposi accarezzandomi con la mano il tatuaggio "Ah si?" disse lui "Sì, noi del sagittario siamo ottimisti, leali, fiduciosi, amiamo viaggiare e stare con la testa fra le nuvole, certo, non abbiamo tanta fortuna in amore però teniamo tanto alle amicizie..." dissi io "Fino ad ora..." disse lui "Cosa fino ad ora?" domandai io con una faccia un po' stranita "Sfortunata in amore" disse lui guardandomi e io ricambiai il suo sguardo non sapendo cosa dire, calò il silenzio e mi trovai in profondo imbarazzo, per fortuna a salvarci fu il fattorino delle pizze, sia santificato quell'uomo, al suono del campanello scesi dalla penisola e mi diressi al citofono per rispondere, lo aprii ed entrò "Romagnoli si mangia" dissi posando le pizze sul tavolo. Ci sedemmo ed iniziammo a mangiare, la serata passò molto velocemente, mi trovavo davvero bene con lui "Vado a prendere la coca cola dentro" dissi ed entrai in cucina per prendere la bibita finita, presi anche il cellulare che avevo lasciato sul divano prima di iniziare la cena.

"Radja 🤪"

Fai bene a non rispondermi, sono stato un codardo, avrei dovuto dirti da subito la verità, ti ho delusa troppe volte ma avevo paura di perderti...

Jennifer ti prego, dammi l'ultima possibilità!

Ora devo stare affianco a mia moglie, con il tempo capirai perché, ma io amo te!

Ti prego, dimmi che non sei con lui...

Visualizzato

Visualizzai di nuovo il messaggio e non risposi, restai per qualche secondo a fissare lo schermo, avrei voluto tanto avere una storia seria con Radja, averlo nella mia vita, vivermelo come se fosse il mio uomo, ma mi meritavo tutto quello che mi aveva fatto, mi avevano avvisata e io ho continuato a vederlo fino a quando non ci ho sbattuto la testa svariate volte. Uscii fuori con la coca cola in mano e mi sedetti "Ehi tutto ok?" mi domandò Alessio "Ehm sì sì..." risposi io un po' frastornata ma con un leggero sorriso sulle labbra "Sicura?" insistette lui, io lo guardai, feci un sospiro e gli diedi il mio telefono con la chat di Radja aperta "Leggi per favore..." dissi e lui prese il mio telefono in mano, non volevo altri segreti con Ale, doveva sapere tutto, lesse la chat e me lo ridiede "Cosa vuoi fare?" mi domandò guardandomi, nel suo sguardo leggevo un filo di preoccupazione "E' da una settimana che non gli rivolgo più parola, non voglio più vederlo o sentirlo, mi ha usata in tutti i modi possibili e ci sono cascata, forse perché mi ero innamorata ma non voglio più tornare indietro!" dissi guardandolo "Jennifer io non voglio essere un chiodo scaccia chiodo..." disse lui "Ale non lo sei e non lo sarai mai" dissi poggiando la mia mano sulla sua, lui non mi rispose, continuò a guardarmi e strinse un po' la mia mano "Posso abbracciarti?" gli chiesi io "Cosa stai facendo ancora lì seduta?" disse invitandomi tra le sue braccia, mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe abbracciandolo, mi voltai un po' con lo sguardo e poggiai la mia fronte alla sua e notai che aveva gli occhi chiusi, gli diedi un bacio sulla guancia e continuai a stringerlo tra le mie braccia, lui fece lo stesso con me "Dai basta pensare al passato...!" dissi io guardandolo e sorridendo "Hai ragione" mi rispose lui "Dai Romagnoli, entriamo dentro a guardare un film" gli dissi alzandomi e tirandolo dalla sedia. Entrammo in casa e ci mettemmo sul divano, iniziammo a girare su netflix alla ricerca di qualche film da guardare ma come mi capitava ogni sera, iniziai a leggere le descrizioni senza riuscire a decidere cosa guardare. Mi voltai verso di lui, aveva lo sguardo rivolto verso di me "No ma tranquillo, non aiutarmi a sceglierlo" dissi io sfottendolo "Ahahah mi piace vederti così indecisa" mi rispose lui facendo intravedere le sue fossette "Non guardarmi che mi imbarazzo" dissi io "Non riesco" rispose lui facendosi serio "Per qual motivo?" gli domandai "Perché sei di una bellezza disarmante Jè, non riesco a staccarti gli occhi di dosso" continuò lui con gli occhi incollati su di me "Oddio Romagnoli, mi fai morire così" dissi sorridendo completamente in imbarazzo facendo cadere il telecomando dalle mie mani, mi abbassai a prenderlo ma lui mi tirò a sé facendo incontrare i nostri occhi, sentivo le mie guance avvamparsi e inevitabilmente mi voltai verso la tv per cercare di ritornare di un colorito normale in viso "Ho detto solo la verità" continuò lui e io mi girai di nuovo, incontrai di nuovo i suoi occhi, erano di un castano intenso, si dice che quando vedi il mare in due occhi marroni sia la fine, io in quel momento ero in pieno oceano. Stava per accadere, me lo sentivo, sentivo il suo respiro sempre più vicino a me, con una mano cominciò ad accarezzarmi delicatamente il viso avvicinandosi sempre di più, i nostri nasi si sfiorarono, fino a quel momento non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi ma al tocco dei nostri nasi lo feci, alzai lo sguardo ed incrociai il suo, delicatamente quasi come se mi stesse chiedendo il permesso poggiò le sue labbra alle mie, restai immobile in un primo momento, lui schiuse le labbra ed iniziò a baciarmi, lo feci anche io, consapevole che quella volta non stavo sbagliando, consapevole del fatto che di fronte a me avevo un ragazzo che provava qualcosa nei miei confronti, fu un bacio romantico, lento, lungo, un bacio di quelli che vorresti non finissero mai, ci staccammo dopo un po' e io aprii delicatamente gli occhi "Erano mesi che volevo farlo" disse lui, in quel momento però non avevo parole, non sapevo cosa dire, l'unica cosa che feci fu quella di staccarmi senza dargli alcuna spiegazione "Ecco, lo sapevo, non dovevo farlo, scusami davvero sono un cretino" sentii lui colpevolizzarsi, lo osservai mentre si portò le mani sul viso e inevitabilmente scoppiai a ridere "Ti faccio ridere?" mi domandò lui voltando lo sguardo verso di me "Non sai quanto" dissi avvicinandomi a lui prendendo il suo viso tra le mie mani "Avremmo dovuto farlo molto prima" dissi sorridendo e baciandolo di nuovo, mi staccai e ci abbracciammo "Sono felice" dissi io sorridendo "Non immagini quanto lo sia io" mi rispose lui accarezzandomi e dandomi un bacio a stampo.

Continuammo la serata tra chiacchiere e baci, più baci che chiacchiere "Ho letto sotto delle foto dei commenti tra te e Perisic un po' strani, che rapporto hai con lui?" mi domandò lui rivolgendo lo sguardo verso di me. In un primo momento non sapevo davvero cosa rispondere, non volevo che lui sapesse di quella notte, avevo paura che a lui non potesse andare bene il fatto che io con Ivan avevo un rapporto di complicità soprattutto dopo quello che era successo "Nessuno me lo deve toccare, Ivan è il mio punto di riferimento, dopo anni non riesco ancora a definire il nostro rapporto, è diverso da quello che ho con Milan, so già che il primo che chiamerò appena andrai via sarà lui!" risposi cercando di essere il più credibile possibile. Stavo sbagliando e ne ero perfettamente consapevole ma avevo troppa paura. Paura di deludere Alessio, paura di rovinare il mio rapporto con Ivan. "Ah si? E perché dovresti chiamarlo?" mi domandò lui con un sorrisino "Ah boh non saprei" dissi sorridendo e lui mi tirò a se dandomi un altro bacio "Potrei farci l'abitudine" dissi sorridendo sulle sue labbra "Lo spero" rispose lui ricambiando il sorriso e questa volta lo baciai io "A che ora devi partire domani?" gli domandai guardandolo "Presto, alle otto abbiamo il volo" mi rispose lui un po' demoralizzato "Dieci giorni e poi vacanza" cercai di tirargli su il morale "Non vedo l'ora" mi rispose lui "Che piani hai per questa estate?" gli domandai "Vado un paio di giorni ad Anzio, poi Ibiza con Petagna ed il Papu, ritiro a Milanello per dieci giorni e poi Boston per la tournee" mi rispose lui "Ma fallo qualche viaggio" dissi io sfottendolo "Eh lo so ahahah tu invece?" mi domandò questo volta lui "Io venerdì vado a Zagabria da Ivan, poi penso che partirò per Barcellona e passerò l'estate lì, i ragazzi mi hanno chiesto di andare in tournee con loro in Asia ma non credo, cioè dipende tutto da Ivan" dissi io "Cioè?" mi domandò lui stranito "Mio zio mi ha detto che lui, Mauro e Radja non sono nel progetto di quest'anno, molto probabilmente quindi lo venderanno e porca miseria non voglio nemmeno pensarci" dissi guardando su per non far scendere nemmeno una lacrima "Sei davvero legata a lui" disse lui stringendomi a se "Non immagini quanto Ale..." risposi "Vedrai che andrà tutto bene!" cercò di rassicurarmi lui. La serata trascorse velocemente e purtroppo arrivò il momento dei saluti, il giorno dopo sarebbe partito per il ritiro con la nazionale e lo avrei rivisto dopo una decina di giorni "Pensami ogni tanto" disse Romagnoli lasciandomi un bacio a stampo "Fallo anche tu" risposi io alzandomi sulle punte per raggiungere le sue labbra "Fidati, io lo faccio di continuo" continuò lui sorridendo "Fai attenzione, mi raccomando e se esci la sera non guardare troppo le altre che qui c'è qualcuno che ti aspetta" dissi io "Non potevi dirmi cosa migliore" disse lui e mi prese in braccio baciandomi di nuovo. Ci salutammo dopo poco e andò via, io finii di mettere in ordine e mandai subito un messaggio ad Ivan.

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