Chapter 8.

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Mi svegliai il mattino seguente completamente intontita e con un forte mal di testa. Aprii gli occhi e mi trovai in una stanza che non era mia, ma allo stesso tempo abbastanza familiare, non capivo bene in quel momento, mi alzai e mi guardai allo specchio, indossavo una maglia da calcio, ma possibile che non mi ricordavo veramente nulla della serata precedente? Mi voltai di spalle per vedere meglio il nome scritto sulla maglia, magari potevo capire meglio la situazione. Mi voltai e lessi Skriniar, feci un sospiro di sollievo, avevo passato la notte in buone mani. Aprì la porta ancora frastornata e andai in cucina dove trovai Milan intento a preparare la colazione "Ehm buongiorno" dissi ancora intontita con una mano in faccia "Eh finalmente sei resuscitata, a momenti avrei chiamato i rinforzi!" rispose lui ridendo e venendomi a dare un bacio "Milan cosa è successo ieri sera? Perché non sono a casa mia?" gli domandai "Perché hai deciso che ti dovevi combinare una merda e non ti reggevi nemmeno in piedi, c'era Ivan che ti trasportava come un sacco per casa e Radja ti voleva accompagnare ma sai, dopo quello che avete fatto nel mio balcone e sul mio divano ho preferito tenerti qui a casa mia al sicuro" sgranai gli occhi "Scusa scusa scusa cosa avremmo fatto io e Radja nel tuo balcone e sul tuo divano?" e lui "Beh praticamente vi siete infilati le lingue in bocca per non so quanto tempo!" quando mi disse in questo modo mi venne come un flash nella mia mente e ricordai anche il motivo per il quale decisi di iniziare a bere tanto "No va be ho capito, ma poi oddio con Radja, no mi sento male, ma quello è sposato!" dissi mettendomi le mani nei capelli sedendomi allo sgabello "E ma ti dovevi vedere com'eri presa da lui, due calamite sembravate" continuò Milan "Va be effettivamente arrapante com'è ci credo..." lui mi guardò sgranando gli occhi "Jennifer, per favore!" mi disse "Ma mi spieghi perché tu non voglia che io vada con qualcuno?" gli domandai "No, non è questione che non lo voglio, è questione che comunque lui è sposato e ha figli, non ti andare a mettere in situazioni più grandi di te" mi disse "Ah il mio papino" mi avvicinai e gli saltai addosso. "Ma una domanda, chi mi ha messo questa maglia?" gli chiesi "Ovviamente io, tu non eri proprio nelle condizioni" mi disse e lo ringraziai e nel frattempo mi squillò il telefono, lo presi e lessi "Zio Javier" e mi passò tutta la vita davanti "Ehi zio buongiorno" gli dissi "No Jennifer, buongiorno proprio niente, dove sei?" mi chiese "Sono a casa di Milan" gli risposi "Perfetto, tra massimo 15 minuti voglio Milan sul campo e te nel mio ufficio" e mi chiuse il telefono in faccia. Trovai sei chiamate e miliardi di messaggi da parte di mio zio "Milan, sta volta mi ammazza, me lo sento, sta volta mi ammazza, ci vuole tra massimo 15 minuti alla pinetina" gli dissi "Dai sbrigati che andiamo" salii al piano di sopra e mi preparai, indossai le stesse cose della sera precedente e ovviamente misi gli occhiali da sole per coprire completamente la mia faccia post sbornia che nemmeno il correttore riusciva a riparare. "Andiamo Skri" salimmo in macchina e nel giro di pochi minuti arrivammo ad Appiano, entrammo e vidi quasi tutti in campo che avevano iniziato l'allenamento, c'era chi sbadigliava a destra e chi a sinistra, insomma un ammasso di zombie. Salutai tutti con la mano senza proferire parola e salii nello studio di mio zio, bussai e mi fece entrare. "Siediti per favore!" mi sedetti senza parlare "Beh non hai niente da dire?" mi chiese "Ho dimenticato di avvisare che non sarei tornata a casa, ma fidati che io a casa ci dovevo tornare, poi abbiamo bevuto e non me la sono sentita, scusami!" gli dissi "Jennifer lo capisci che non sei più a Barcellona che puoi fare il cavolo che ti pare? Non abiti da sola, ci sono delle persone che stanno in pensiero per te!" continuò mio zio alzando anche il tono della voce, era raro vedere Javier Zanetti incazzato, cercava sempre di mantenere la calma, di essere lui quello che calmava le situazioni ma sta volta non era così e vederlo in quel modo mi faceva sentire tremendamente in colpa. "Sì hai ragione zio, non posso far altro che chiederti scusa, hai ragione ho sbagliato!" risposi io "Non pensare che io ti stia facendo la ramanzina perché non voglio che tu esca di casa, siamo stati in pensiero tutta la notte, ho chiamato addirittura Marcelo perché mi avevi detto che saresti andata con lui, menomale che mi ha risposto per dirmi che dormivi da Milan!" mi disse "Si va bene ho sbagliato, l'ho detto, ho sbagliato, cos'altro dovrei fare ora?" dissi levandomi gli occhiali da sole per pulirli. Mi guardò in faccia "Non ti permettere a farlo mai più, sei una delle cose più preziose che ho e non voglio perderti per una goliardata!" mi disse e mi spuntò un sorriso "Ora vieni a darmi un bacio" continuò lui. Mi alzai e andai dietro la scrivania abbracciandolo forte, lui era come un papà per me. "Che devi fare sta mattina?" mi domandò "Volevo andare da Mauro, so che Wanda non c'è e ne vorrei approfittare per parlarci un po'" gli dissi "E da Mauro ci andrai pomeriggio, ora c'è la palestra che ha bisogno di un pulita!" me lo disse guardandomi con un sorriso a 3000 denti "Ma zio..." dissi "Niente ma, le cose per pulire sono nello stanzino vicino lo studio di Ausilio, buone pulizie!" mi diede una pacca di conforto e mi mandò a pulire. Andai nello stanzino, presi scopa, paletta, aspirapolvere, pezze, insomma tutto quello che mi sarebbe servito per le pulizie. Portai tutto nella palestra dove non c'era nessuno, erano tutti fuori ad allenarsi, misi le cuffie al telefono, almeno il tempo mi sarebbe passato prima e iniziai a pulire. Dopo un po' cominciai a sentire caldo e mi levai il cardigan che legai in vita continuando a pulire e a canticchiare. Cacciai la polvere e lavai tutti gli attrezzi, passai l'aspirapolvere e per finire lavai a terra e quando stavo per finire l'ultimo angolino alzai lo sguardo e notai Perisic, Brozo, Lautaro e Candreva pronti ad entrare nella palestra "Ah dove credete di andare? State là immobili che ho appena lavato a terra" urlai verso di loro "Ma io dovrei andare sul tappetino" mi disse Candreva "Ti ci faccio diventare io un tappetino se provi a dare anche un solo passo" lo minacciai "Ma dobbiamo allenarci Jenny" disse Lautaro "Allora sentite, mi camminate bordo bordo, se mi fate le pedate vi prendo con il mocio e non vi dico dove" continuai con le minacce "Uuuhh che brivido" disse Brozo. Li feci entrare camminando lungo il bordo della palestra "Dai vi sistemo io, Antò tu su quel tappetino, Lauti tu mettiti lì, Ivan tu mettiti qua vicino a me e Brozo tu che devi fare?" gli chiesi "In realtà pipì" mi disse "Ora te la tieni, siediti su quella panca" si sedette senza rivoltare parola. Iniziarono ad allenarsi ed io mi avvicinai al tappetino di Ivan "Che hai piccola Zanetti?" mi chiese il croato "Niente, perché?" gli risposi "Mmmhh penserai mica a qualche belga?" continuò lui "Ma stai zitto Perisic, non l'ho proprio visto e no, non è lui il mio pensiero" risposi "Sì c'è, è ancora fuori ma non ha detto nemmeno una parola, sarà ancora ubriaco!" mi disse "No ma non mi parlare di alcool" gli dissi io "Dall'una e mezza in poi la tua vita l'hai passata in braccio a me, non ti reggevi nemmeno in piedi ahahah" disse lui ridendo "Non c'è nulla da ridere Perisic, stavo male, dovevo farlo!" continuai "Che è successo?" mi domandò lui "Ieri mentre ti aspettavo mi è arrivata una foto paparazzata" presi il telefono e gli mostrai la foto che mi era stata mandata, lui sgranò gli occhi e bloccò per qualche secondo il tappetino dove stava correndo "Perché non me l'hai fatta vedere subito? Potevamo parlarne e non ti saresti di certo ubriacata o magari lo avremmo fatto insieme!" mi disse avvicinando il suo viso al mio accarezzandomi "Eh lo so Ivan ma in quel momento non volevo rovinare la serata a nessuno" risposi "A me non l'avresti rovinata di certo, sai il bene che ti voglio, quante volte mi hai chiamato in piena notte quando eri sola a casa?" non so perché ma Ivan per me era un punto di riferimento, forse perché era un po' più grande di me e sapeva sempre darmi i consigli giusti al momento giusto "Eh lo so croato del mio cuore" gli diedi un bacio sulla guancia "Quindi sarei io il tuo croato preferito?" mi chiese "Siii ma non dirlo a Brozo per favore" dissi ridendo "E certo, è il nostro segreto!" Ora fu lui a darmi diversi baci sulla guancia, stavo davvero bene e al sicuro con lui "Ah regà sto na merda" mi girai e vidi Nainggolan entrare "Ringrazia che si è asciugato per terra altrimenti ti avrebbe infilato il mocio chissà dove" disse Brozovic ancora seduto sulla panca "Scusa ma tu ancora là seduto sei?" dissi a Marcelo "E sì, tu mi hai detto che devo stare immobile!" mi rispose "Ahahahahah vaiiii!" gli dissi e lui si alzò correndo immediatamente in bagno. Intanto Nainggolan non mi rivolse parola e nemmeno uno sguardo. "Va be raga io salgo sopra, non so se ci vediamo dopo" dissi "Io e te ci sentiamo su whatsapp" mi disse Ivan "Certo!" lo baciai e mi incamminai verso l'uscita della palestra "Ciao comunque" dissi passando a fianco a Radja "Ciao" mi rispose e mi diede le spalle. Ma chi lo capisce sto ragazzo, sto stronzo, salii da zio e lo informai che avevo finito con le pulizie e che sarei tornata a casa. Mi diede finalmente il via libera, sistemai le cose nello stanzino e andai verso il bagno per darmi una leggera aggiustata. Una volta finito decisi di andare a casa di Sel, durante il tragitto mi arrivò una foto mentre stavo andando via dalla pinetina.

Jenny 👩🏼‍⚕️:
E questa quando  me l'avresti fatta?

Ivan 🖤:
Dieci minuti fa sestra, dalla finestra della palestra ❤️

@JennyZanetti
Appiano Gentile

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@selenemoon: Scusa e sta figa chi è?
   @JennyZanetti: Ahahahah dovrei essere io, ma non ne sono certa!
    @vecino: Sì, sei tu 😍
    @JennyZanetti: 💞 @vecino

@rafalcantara: Amore mio quanto sei bella 😍
   @JennyZanetti: Grazie cuore ❤️

@ivanperisic444: Dovevo fartela per forza 🖤
   @JennyZanetti: Brate moj 🖤

Mi arrivò poco dopo un direct.

@radja_nainggolan_l4
Quindi quando la continuiamo la nostra serata?

@JennyZanetti
Penso mai!

@radja_nainggolan_l4
Ieri non la pensavi in questo modo!

@JennyZanetti
Si può cambiare idea nella vita o no?
E poi ieri non ero sobria, ho fatto cose di cui non avevo la minima intenzione!

@radja_nainggolan_l4
Quindi mi vorresti dire che tu non volevi?
Dai su, meno cazzate, se avessi potuto mi avresti scopato davanti a tutti!

@JennyZanetti
Ma perché, tu no?

@radja_nainggolan_l4
Io non ho mai affermato il contrario, anzi...
Te l'ho anche dimostrato!

@JennyZanetti
Sì, soprattutto questa mattina!
Dai ho da fare Rà, ci sentiamo.

@radja_nainggolan_l4
Vediamoci stasera e fidati che non te ne pentirai 😘

I choose you.Where stories live. Discover now