DNA - Dovrei Non Amarti

🧬 31. Goal

Avviso i gentili lettori che da questo capitolo in poi, tutti gli aggiornamenti sono nuovi rispetto alle parti precedentemente pubblicate nel 2019. Finalmente si riparte!

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"È bellissimo, non è vero?"

Questa è una frase che va molto nei film, specialmente quando una coppietta di innamorati sta a rimirare il bello e il sublime di un paesaggio che si staglia di fronte ai loro occhi. In questo caso sono io che lo dico, sedendomi accanto a Fabio e passandogli un braccio attorno alle spalle, mentre osservo la vastità dell'ignoranza italica, ovvero lo stadio Olimpico di Roma. Naturalmente, il mio 'è bellissimo, non è vero?' contiene molto sarcasmo.

"Sì che è bellissimo" Fab coglie le mie intenzioni allo zero per cento, e con la punta delle dita si asciuga l'occhio leggermente inumidito. "Non sono cose che si vedono tutti i giorni."

Quando non si trova nei locali di dubbio gusto a fare la drag queen, Fabio è un tifoso sfegatato della Roma, ma uno di quelli poveri che se la guarda dal divano con la bottiglia di champagne pronto ad innaffiare il nonno in caso di vittoria. Immagino che essere qui oggi rappresenti per lui il coronamento di un sogno, anche se, di fatto, non è che un sogno a metà: non stanno per entrare i giallo-rossi, ma Jackpot e mio cugino Spunta Blu, che inaugurano l'uscita del nuovo album con un mega concerto.

Hanno allestito un palco nel campo e tre quarti delle tribune verranno occupate dai fan. La faccenda è piuttosto seria: ci sono delle impalcature altissime, luci in ogni angolo, mega schermi e casse giganti. Dietro al palco disponiamo di vere e proprie quinte, con i camerini, gli strumenti e tutto il personale addetto, tra cui figurano anche i due nuovi giovanissimi stylist, Caterina e Fabio. Poi dicono che l'Italia non è un paese di raccomandati.

Quanto a me, sono qui con il mio pass per lo staff anche se, di fatto, non farò niente di pratico per dare una mano. Non serve un regista per questo tipo di eventi, ma un badante/babysitter per Raffa è indispensabile perché l'idiota non si rovini con le sue stesse mani. Un bravo manager, si sa, affonda sempre insieme alla sua stella.

Jackpot mi aveva proposto di prendere una pausa dal business per "smaltire con calma" tutta la tragedia tra me e Rico, ma ho saputo che il Fucsia non sarebbe venuto all'evento in quanto "impegnato altrove", così ho pensato che Spunta non ce l'avrebbe fatta senza il mio sostegno e sono venuto sulla scorta di un'abnegazione esemplare.

Se c'era una cosa sui cui il mio ex aveva ragione è che non metterei mai a rischio la carriera di Raffa a causa delle nostre diatribe personali. Purché la mia strada e quella del Fucsia non si incrocino per un po', continuerò a lavorare per Jack e per gli Spunte Blu fino a che non avrò smaltito la delusione in modo professionale, senza il bisogno di pause.

Sono un ragazzo maturo, io.

Quindi sì, odio ancora Raffa per avere un'inammissibile bisessualità latente e per avermi chiamato "frocio", però sono qui. Dopotutto, sento che abbiamo raggiunto una situazione di parità; lui se la fa segretamente con il mio ex e io ho limonato la sua ex. Uno a uno, palla al centro.

Se devo essere onesto, non sono nemmeno i gusti di Raffa quelli che temo, ma quelli di Rico. So quanto sia attratto da mio cugino e testando sulla mia stessa pelle fino a che punto può spingersi la sua determinazione, sono certo che farebbe qualsiasi cosa per poterlo avere, anche fargli credere che il suo orientamento sessuale non sia quello con cui ha convissuto per vent'anni. Dovrei lasciar perdere e augurare a entrambi buone inculate? Sì, ma da ragazzo maturo, non accetto che succeda.

"Olli, quand'è precisamente che ti levi dal cazzo?" ringhia Cicciobombo, spostando malamente il mio braccio dalle sue terga.

"Oh, insomma, cercavo solo di essere romantico. Eri così solo e assorto..." lo provoco, sistemandomi sul bordo del palco e lasciando le gambe a penzolare sopra l'erba.