🧬 27. Ciack, azione

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Sono entrato appieno nella modalità regista cagacazzi. Ho messo gli occhialetti cromati alla Elton John, un basco appena pendente verso destra e la sciarpina. La sciarpina, ragazzi.

Che pro.

"No no, maglia rossa, un po' più indietro. E voi due, sullo sfondo, vi si deve vedere in camera: la camera sarebbe questa" indico la mia modesta cinepresa della Sony. "Avete bisogno della paperella di gomma che richiami l'attenzione?"

Gli attori sbuffano come ormai stanno facendo da ore e si sistemano secondo le direttive. Ora, voglio dire, è gente pagata per obbedire: cosa non hanno capito del lavoro? È quasi banale.

"Scusa, Olli?" una ragazza con il finto pancione alza la mano. "Non è che potremmo procedere? Sto iniziando a sudare come per colpa di 'sto coso e tu mi hai piazzato sotto il faro ancora quindici minuti fa."

"Ah, non avevo capito che stessimo girando una scena di Twilight. Ti disturba la luce, Bella? Non ti preoccupare, spostati pure, che cosa ce ne facciamo delle immagini luminose, dopotutto?"

Caterina mi passa a fianco sbuffando e reggendo un bicchierino di plastica: "Olli, la puoi finire di comportarti come un palo nel culo, per favore?"

"Mi hai portato il caffè che ti ho chiesto?"

"Sì, tieni" dice, sbattendomi la bevanda addosso al petto e rischiando di macchiare la mia meravigliosità. "Ci ho anche sputato dentro."

Annuso il liquido con diffidenza: "Mi sembrava di averti chiesto un macchiato. Dov'è il latte?"

"Oh, scusami, caro. Fab, potresti venire un momento?"

Il sopracitato ci raggiunge completo di scartoffie, materiali di scena e pennellini da makeup infilati alle orecchie. Oggi lui e Cate sono i miei Assistente numero 1 e Assistente numero 2, quindi devono assicurarsi che gli attori siano perfettamente splendenti e anche che io non scleri. E sono particolarmente in vena di scleri, purtroppo per loro.

"Che c'è?" ansima Baloo, che non è per nulla abituato a questi ritmi hollywoodiani.

"Niente, abbiamo dimenticato il latte nel macchiato di Hitchcock" si atteggia mia cugina. "Ti spiacerebbe macchiarglielo tu, che tanto si scambia per latte e a lui piace in ogni caso?"

Faccio una faccetta seccata per Cate e il suo volgare umorismo, poi roteo gli occhi verso Fab che è arrossito come una principessa pudica e infine bevo il mio caffettino amaro, facendo salire a cinque la somma di bicchierini scolati fino a ora. Sono solo le tre di pomeriggio.

"Davvero molto simpatici" apprezzo la bevuta restituendo il recipiente a Cate. "Ora tu la finisci di comparare Fab a una mucca e vai ad asciugare il sudore a Bella, laggiù."

"Mi chiamo Sara!" si lamenta l'attrice, senza che nessuno la stia più di tanto a sentire.

"Mentre tu, Milka" mi rivolgo verso Fab, scaricandogli in grembo dei boa arcobaleno. "Mi vai a piazzare questi in scenografia e ti premuri di far scoppiare la fontana di coriandoli quando do il segnale."

"Certamente, sempre che prima non scoppi a te un'arteria" mi sorride lui, candidamente. Si mette i boa attorno al collo e poi, grazioso come una farfalla prima della trasformazione, va ad eseguire i miei ordini. Mi incanto solo per un attimo a guardarlo; il suo enorme deretano che ballonzola ritmicamente di qua e di là.

"Olli! Vogliamo proseguire?" un incitamento che arriva direttamente dal set mi risveglia dall'ipnosi. Ora la protesta non è solo da parte di Sara la fotofobica, ma anche di Rico e Raffa che non ne possono più di provare e riprovare da ore.

Questa mattina mi sono rimboccato le maniche e ho deciso che avremmo portato a termine le riprese per il video di Orient Express. Ho portato l'intera troupe alla stazione di Milano Centrale dove Jack ha fatto riservare un binario e li ho messi sotto che neanche l'ultimo quarto d'ora della simulazione di prima prova in maturità.

DNA - Dovrei Non AmartiWhere stories live. Discover now