4. Give me love - II Parte

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STEVEN

Dopo ben tre giorni e mezzo senza vedere la mia Kristin, quella sera finalmente potevo averla accanto a me. Eravamo entrambi stanchi: io per il primo giorno di stage, lei per il trasloco e la continua ricerca di un lavoro, ma la voglia di stare insieme era tanta. Avvolsi le sue spalle con il mio braccio, dandole un bacio tra i capelli, avevamo finito di cenare da poco in un ristorantino indiano e ora ci stavamo godendo le viuzze del centro, passeggiando lentamente.

«E così, come ti dicevo, sono stata in queste due scuole di ballo, ognuna mi ha rifilato una scusa diversa, concludendo il discorso sempre alla stessa maniera: "Le faremo poi sapere", sì certo...» appurò nervosa e mordendosi l'unghia del pollice, era un suo vizio: quando qualcosa non le piaceva doveva prendersela con quel povero dito. Sorrisi staccandole la mano dalla bocca. «Sì, lo so, scusa, è più forte di me.»

«Vedrai che presto qualcuno ti dirà che ha bisogno di una bellissima maestra di tango argentino.»

«Tu dici? Io non credo, sai, forse ho sbagliato tutto da bambina, avrei dovuto continuare a studiare danza classica, a quest'ora avrei avuto qualche possibilità in più...» disse, mettendo il broncio. Era ancora più bella quando fingeva di essere arrabbiata, ma sapevo che in realtà non lo era, i suoi occhi parlavano un linguaggio segreto che era difficile ignorare.

Mi fermai per qualche istante, le presi il viso tra le mani e le diedi un bacio dolce, le sue labbra piccole, ma gonfie, mi erano apparse più volte quelle notti senza di lei. La sua mano si appoggiò sul mio collo, legando i nostri visi e le nostre bocche agitate, come il cuore che batteva sorprendentemente forte. Se avessi avuto ancora un letto tutto per noi, probabilmente non mi sarei fermato, forse sarei andato avanti questa volta. L'avrei stretta a me, baciando il suo collo lungo, le spalle tese, la pelle liscia della sua schiena, come avrei voluto fare quella sera, prima che Belle tornasse prepotentemente nella mia testa...

Mi staccai da lei, guardandola in quegli occhi luminosi e pieni di vita, uno sguardo tenero e innamorato. Quante cose ancora avrei dovuto scoprire, stavamo insieme da cinque mesi, ma a volte avevo l'impressione di non conoscerla affatto. Di lei avevo imparato che le piaceva sorridere, prendere il controllo della situazione in caso di problemi, amava ballare e quando era nervosa parlava freneticamente, con impulso, senza riflettere. Era sensuale, furba e capace di far impazzire qualsiasi uomo con il suo profumo alle rose, con le sue movenze e quegli occhi da cerbiatta, ma di quello che era stata prima che ci conoscessimo ne sapevo ben poco.

«Quindi hai studiato anche danza classica?» chiesi, riprendendo a camminare.

Kristin si mordicchiò il labbro, proprio nel punto esatto in cui la mia bocca aveva assaggiato la sua e la vidi sorridere maliziosamente.

«Uhm sì, una vita fa... Avevo cinque anni quando mia madre mi iscrisse al corso, lo frequentai per circa un anno poi la implorai di cambiare genere e scuola, detestavo le mie compagne, erano così precise, io avevo sempre qualche ciocca fuori posto o la postura errata. Mi portò poi in una scuola dove eseguivano balli in coppia, provai la salsa, la rumba, il charleston, in seguito la mia insegnante notò un certo talento per il tango e mi assegnò un compagno fisso: David...» Il suo racconto si bloccò con la pronuncia quasi bisbigliata di quel nome.

Deglutì, fissando pensierosa il fiume Liffey, il sorriso che avevo visto spuntarle era morto nel momento esatto in cui aveva accennato al suo compagno. Evitai di indagare, anche se la curiosità era tanta, non volevo metterla a disagio, lo era già abbastanza senza che le facessi domande. Si spostò alcuni capelli sfuggiti via dalla coda e la sciolse poco dopo, quasi come se volesse coprire il suo volto.

«Hai frequentato per molti anni i corsi?» Provai a rispostare la discussione sul tango.

«Praticamente per tutta l'infanzia e l'adolescenza, ho interrotto il ballo qualche anno prima del diploma.»

Quella rosa tra i capelliWhere stories live. Discover now