❤️37 Capitolo❤️

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<Lo sai che ti amo vero? > all'improvviso dice <Lo so Aurora

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<Lo sai che ti amo vero? > all'improvviso dice 
<Lo so Aurora. >  
<Perché tu non me lo dici? > chiede 
<Cosa non ti dico? > faccio finta di non aver capito, ancora una volta lei mi sorride e stampa la sua bocca sulla mia. 
<Ti voglio Thomas. > spalanco gli occhi sorpreso, non è da lei una simile richiesta, anche l'altra notte è stata così audace, non posso negare che  mi piaccia da impazzire questa nuova versione. È maledettamente bella e seducente, come posso resisterle? Ogni volta che cerco di allontanarla da me, lei si avvicina. 
<Sei diversa. > dico, ammirando la strana luce nei suoi occhi, con quello sguardo che mi ha fatto innamorare fin dal primo giorno che l’ ho vista 
<Dici? Forse perché sono pazzamente innamorata di te. > mi scappa un sorriso 
<Davvero? Allora dimostrami quanto mi ami. > la provoco perché anch'io ho bisogno di lei, ho maledettamente bisogno di dimenticare. Lei mi sorride, usciamo dalla stanza di nostra figlia pronti per amarci, lontano da tutti e dal mondo, dove nulla ci può toccare. 

Dopo aver fatto l'amore con Aurora, averla amata e coccolata, ho fatto una doccia veloce e indossato qualcosa di adatto alla serata, invece Aurora è ancora impegnata a prepararsi, non ha voluto che entrassi in camera, le donne valle a capire. Di colpo sento il telefono squillare 
<Pronto. > rispondo 
<Thomas, abbiamo trovato il complice di Morena> scatto di colpo 
<Dov'è? > chiedo concitato 
<È qui con noi.> perfetto 
<Arrivo, mi raccomando, lo voglio vivo. > mi dirigo in camera dove si trova Aurora, busso . 
<Thomas ti ho detto che devi aspettare. >
<Aurora sono venuto a dirti che ho ricevuto una chiamata, devo uscire un attimo ma ho chiamato un taxi che ti porterà da Lorenzo e Chiara, ti raggiungo più tardi da loro. > dico tutto d'un fiato 
<Thomas è tutto a posto? > chiede preoccupata 
<Si stai tranquilla, ci vediamo dopo.>. Arrivo sul posto indicato, un grande casolare, mi sono rivolto ad alcuni amici che frequentavo quando ero un ragazzino, loro hanno una reputazione diciamo pure poco raccomandabile, era l'unico modo che avevo per vendicarmi. Scendo dalla macchina e si avvicina Vito 

<Ne è passato di tempo Thomas. > Mi porge la mano
<Si, molto tempo> ricambio la stretta
<So che sei stato adottato da una buona famiglia e ti assicuro che  sono felice per te. Ma penso anche che saresti stato uno dei miei uomini più fidati. > dice ma quella vita non mi è mai piaciuta. Certo, siamo stati ottimi amici con Vito, allora era tutto così facile ma io non sono un criminale e quell’ambiente non mi ha mai attratto. 
<Voglio vederlo. > affermo, basta convenevoli
<Ti avverto, non rimarrai contento.> entriamo nel casolare che è lercio e pieno di polvere, soprattutto non riesco a vedere nulla, ci incamminiamo verso l’ uomo legato ad una sedia, e più mi avvicino, più la rabbia si impossessa di me. Ma quando guardo la persona seduta di fronte a me rimango senza parole. Non può essere lui! È un incubo. 
<Thomas… > spalanca gli occhi appena mi vede 
<Ma perché? > esalo sbalordito 
<Tu giuro che io non c’entro nulla con il tuo incidente. > dice disperato 
<Chi ti ha detto che voglio sapere dell'incidente? Io voglio sapere il perché. Parla!>  Grido 
<Eravamo amanti… Lei voleva riprendersi suo figlio e io avrei fatto di tutto per lei.> spalanco la bocca, poi senza pensarci un secondo di troppo, lo colpisco con un pugno,  guardo la sua bocca insanguinata. 

My Destiny is youWhere stories live. Discover now