❤️34 Capitolo ❤️

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Aurora 

<Stai lontana da lei Morena! > urlo e lascio la mano di Thomas avvicinandomi a mia figlia. 
<Suvvia Aurora calmati, volevo solo conoscere la piccola bastarda.> Thomas si avvicina a passo veloce 

<Sei solo una povera vipera e una madre ingrata, David non saprà mai che razza di donna sei

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<Sei solo una povera vipera e una madre ingrata, David non saprà mai che razza di donna sei. Adesso fuori da qui, subito.> le intima 
<Tu non puoi allontanarmi da mio figlio. >
<L'ho già fatto fuori da qui, nella sede opportuna.> la prende per il braccio e la sbatte fuori dalla stanza. Lo guardo sconvolta, non ho paura di lui ma adesso ho la certezza che tutto questo non finirà mai. Thomas si avvicina per abbracciarmi e dato che ne ho bisogno, glielo lascio fare. 
<Ti prometto che tutto questo finirà.> alzo gli occhi al cielo rassegnata 
<Lo sai che non sarà così Thomas, sono stanca di avere paura. > 
<Lo so, fidati di me. Ma voglio sapere perché sei così terrorizzata da Morena> rimango in silenzio, so a cosa si riferisce e so anche che dovrò dirgli tutto, ma dopo? Cosa succederà? 

5 giorni dopo 

Dopo i giorni di rito chiusa in questa stanza di ospedale, posso tornare a casa, il medico mi ha assicurata che la mia piccola Bianca sta bene. Finalmente dopo tante indecisioni abbiamo scelto il nome della nostra bambina, Thomas sapeva che il mio desiderio era quello di chiamarla Bianca, quando eravamo una coppia felice scherzavamo sempre riguardo ai nomi dei nostri futuri figli. Ma di certo non mi aspettavo che sarebbe andato a registrare all’ anagrafe nostra figlia a mia insaputa, all'inizio mi sono arrabbiata ma dopo ho apprezzato il suo gesto. Almeno su questo non abbiamo discusso. Dopo la visita di Morena, che è stata cacciata fuori dalla stanza da Thomas, non abbiamo più aperto il discorso, ma è stato solo rimandato. Ammetto di aver paura di quella donna, non per me ma per mia figlia e soprattutto per  David. E’ già mezz'ora che aspetto Thomas, questa attesa sta iniziando a darmi fastidio, la mia piccola è nella sua culla che dorme. Di colpo sento bussare alla porta 

<Buongiorno amore mio.> e il mio cuore batte forte all’ impazzata 
<Buongiorno a te Thomas… > vedo il piccolo cucciolo che trotterella verso di me 
<Mammaaaa. > 
<Amoreee.. > si aggrappa alle mie gambe 
<David, Aurora non può ancora fare sforzi.> lo guardo male, cerco di abbassarmi  alla sua altezza ma la ferita fa male 
<Non dare retta a tuo padre, diciamo che sono quasi guarita.> David mi sorride e mi da un tenero bacio umido sulla guancia. 
<Pittolo amole?> chiede di sua sorella 
<David, il tuo piccolo amore adesso dorme, vieni, te la faccio vedere.> prendo la sua manina e mi avvicino alla culla di Bianca, David le sorride e il mio cuore si riempie di gioia, mentre Thomas ci guarda ammaliato. 
Finalmente si torna a casa. 

 

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