❤️10 Capitolo❤️

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Thomas

Quando ieri sera ho visto Aurora vestita in quel modo succinto e in quel locale troppo affollato, con tanti occhi maschili bramosi su di lei, ho avvertito della rabbia crescere dentro di me. Non avrei immaginato un giorno di vederla vestita in quel modo, forse perché per me Aurora è troppo pura e vera, lontana dal mondo del voler apparire o mettersi in mostra. Sentire il suo corpo caldo stretto al mio, inalare ancora una volta il suo profumo e specchiarmi nelle sue splendide iridi chiare, mi ha completamente stregato. Dopo Morena, non pensavo che avrei provato di nuovo tanta attrazione per una donna, ma non è solo questo che sento per Aurora. Avverto l' istinto di volerla proteggere dalla cattiveria che alberga, purtroppo, in alcune persone; ha sofferto così tanto e io vorrei solo darle un sorriso, quello che non ha saputo fare quel coglione del suo ex. Lei è purezza e bontà. Solo che non capisco perché Cristina non le abbia detto nulla di quel che le avevo chiesto con tanta premura, eppure ero stato chiaro. Devo assolutamente capire le sue ragioni, così prendo il telefono di Lorenzo e compongo il numero di Cristina

<Pronto. >
<Ciao cuginetta, come stai? >Cerco di essere gentile
<Hey Thomas, finalmente ti fai sentire, come stai tu! Come ti trovi a Ischia?> Come fa diavolo fa a saperlo? Non lo avevo detto a nessuno, neppure ai miei genitori.
<Cris, come fai a sapere dove mi trovo?> Sento silenzio imbarazzante
<Ecco...vedi, in realtà me l' ha detto Morena, e ha pure aggiunto che hai una bellissima casa sull' isola. > Spalanco la bocca incredulo, ma come cazzo fa lei a saperlo?
<Non voglio conoscere per quale motivo ti sei vista con Morena, e, oltretutto, nemmeno mi interessa. Ti ho chiamato invece, perché voglio sapere se hai parlato con Aurora.>Sento di nuovo silenzio
<Cris ci sei? >
<Certo cuginetto, le ho parlato, ho fatto quello che mi hai detto tu.> Ma perché sta mentendo? Devo scoprire cosa sta succedendo, un simile comportamento non è da lei.

<E quindi... continua, raccontami > Chiedo impaziente
<Aurora non vuole più saperne di te, Thomas dovresti lasciarla perdere.> Chiudo la chiamata, sono arrabbiato e confuso, con più domande di prima; nel frattempo entra Lorenzo
<Thomas cosa succede? >
<Mia cugina mi sta mentendo e non ne capisco il motivo. > Lorenzo mi guarda e fa un sospiro
<Io devo andare da Chiara, ieri sera mi ha detto dove alloggiano con la sua amica. Voglio chiarire con lei perché per la prima volta sento qualcosa per una donna, a lei tengo veramente amico. Thomas, se davvero provi qualcosa per Aurora vieni con me e parlaci. > E senza pensarci un attimo mi preparo ed esco insieme a lui.
Apro l'armadio e indosso la prima cosa che mi capita a tiro, sono agitato, so bene che Aurora appena mi vedrà non vorrà parlarmi, ma io devo sapere cosa sta succedendo. Arriviamo e inizio a essere ansioso, non mi è mai successo prima di conoscere lei.

<Cerca di stare tranquillo e soprattutto sii sincero.> Mi dice Lorenzo. Suoniamo alla porta e arriva Chiara ad aprirci: è una ragazza semplice e alla mano, proprio come Aurora; ci sorride e ci fa accomodare.
<Entrate. >Le trema leggermente la voce, sembra nervosa, forse la presenza del mio amico la fa sentire così.
<Chiara, Thomas vorrebbe parlare con Aurora. > Dice Lorenzo
<Aurora non vuole vederlo.>Risponde e, in effetti, me lo aspettavo.
<Chiara ho solo intenzione di chiarie con lei, poi andrò via. > Le dico
<Va bene, la trovi in sala. Thomas non ti conosco ma Lorenzo mi ha parlato bene di te e io mi fido di lui. Cerca di non farmene pentire. > Annuisco e li lascio da soli, avranno anche loro tanto di cui parlare. Arrivo in sala e mi fermo: davanti a me vedo la donna più bella del mondo, è distesa sul divano, indossa una camicia talmente sottile che è come se riuscissi a vedere il suo fisico nudo. Il mio cuore batte forte; da quello che avverto, sento che il mio corpo la desidera da impazzire, poi riprendo il controllo, del resto sono venuto qui per parlarle non per altro. Almeno per ora.
<Ciao Aurora. >Lei si volta e mi fissa incredula, di certo non si aspettava che sarei venuto a cercarla, ma non si muove e rimane distesa, indifferente alla mia presenza, ma sono certo che è solo calma apparente la sua. Prendo una sedia e mi posiziono davanti a lei

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