❤️27 Capitolo❤️

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Thomas 

3 settimane  dopo 

<Mamma mi raccomando non lasciare mai solo David, se torna Morena sappi che non deve avvicinarsi a mio figlio.> dico 
<Stai tranquillo,  mio nipote starà al sicuro con me.> lo prendo in braccio  
<Amore di papà, starò via per poco tempo, tu fai il bravo con la nonna. Mi mancherai terribilmente.> lo bacio sulla fronte 
<Pa… pà > mi chiama e il mio cuore batte forte come ogni volte che lo fa 
<Ci vedremo presto amore mio.> saluto di fretta mia madre 
<Mamma stanno chiamando il mio volo, devo andare.> prendo la valigia, saluto un'ultima volta David e vado via senza voltarmi perché so che sarebbe peggio vederli fermi  al Gate che mi guardano. 

2 ore dopo 

Sono appena atterrato, non capisco niente perché non conosco la lingua, ma per fortuna al bar ho incontrato un ragazzo italiano che mi ha spiegato almeno il necessario. Prendo un tram che è molto affollato, sembra una bella città, non sarebbe male vivere qui con mio figlio. Finalmente si ferma, chiedo un pò in giro cercando di farmi capire al meglio delle mie possibilità e arrivo a destinazione. Sono agitato ma senza perdere tempo suono al citofono e mi apre una donna distinta. 
<Salve, cerca qualcuno? > mi chiede allegra
<Si, cerco Aurora, è in casa? Sono un suo amico.> mento solo perché è l'unico modo per non farmi buttare fuori 
<Venuto dall 'Italia?> 
<Si signora, sono arrivato proprio ora e mi farebbe piacere salutarla, è possibile?>
<Oh che sbadata, ma certo, la prego entri pure, Aurora è a letto da quando è rientrata, non sta bene.> la paura mi assale, cosa le sarà successo? Devo restare calmo 
<Posso salire da lei?> chiedo cauto
<Ma certo, vada pure, prima camera sulla destra.> 

<La ringrazio. > appoggio la borsa a terra e salgo al piano superiore, il cuore mi batte forte, sono nervoso. E’ ammalata  la mia piccola, ma cosa avrà? Arrivo davanti alla sua stanza e non ho il coraggio di aprire o forse è solo paura di essere rifiutato. Apro piano la porta, entro e vedo Aurora dormire nel suo letto, sembra un angelo, c'è una sedia accanto e mi siedo:  guardo la donna della mia vita, "quanto male ti ho fatto amore mio, se solo sapessi quanto sei importante per me." Di colpo si muove, segno che sta per svegliarsi, ecco che apre i suoi bellissimi occhi  e ci fissiamo senza distogliere lo sguardo. Non abbiamo bisogno di parole
<Thom…> poggio il dito sulle sue labbra per zittirla 
<Shhh….amore mio, non potevo stare lontano da te, non più. Io ti amo e non voglio lasciarti andare. > mi avvicino e premo le labbra sulle sue che sono così dolci  che non riesco farne a meno. 
<Cosa ti è successo? Tua zia mi ha detto che da quando sei rientrata stai male.> chiedo allarmato
<Mia zia esagera, quando ero in Italia avrò mangiato qualcosa che mi ha fatto male.> dice ma non sono tanto sicuro che sia questa la ragione del suo malessere

<Adesso come ti senti? > 
<Meglio grazie… > sentiamo bussare alla porta e subito dopo entra Alessio, stringo i denti dalla rabbia non so se riuscirò a restare calmo e tenere a bada la mia gelosia. Mi guarda sorpreso
<Hey ciao Thomas, non mi aspettavo di trovarti con lei. > 
<E invece sono proprio qui, ti dispiace?> lo provoco
<Se sta bene ad Aurora  allora va più che bene anche a me.> risponde 
<Thomas datti una calmata.> dice lei ma non posso rimanere in questa stanza con lui presente, mi alzo 
<Tolgo il disturbo.> Esco in corridoio e faccio un lungo sospiro, devo restare calmo, vado avanti e indietro e rimurgino su cosa staranno facendo.

Perché non esce? Poi lo vedo 
<Thomas Aurora vuole vederti ma prima chiariamo una cosa,  non sono un tuo rivale, tengo molto ad Aurora ma come amico….quindi smettila di essere geloso di me, piuttosto pensa a lei, ora  ha bisogno di te più che mai.> spalanco gli occhi sbalordito. Ma che coglione, sono solo amici, come diavolo ho fatto a non capirlo prima? Entro dinuovo in stanza mentre lei esce dal bagno già vestita
<Non è troppo corto l’ abito?> mi guarda male, va bene dovevo stare zitto 
<Thomas perché sei qui?> 
<Secondo te?>
<Non amo gli indovinelli.. > mi avvicino, accarezzo la sua pelle facendo scivolare le mani su e giù, donandole deliziosi brividi, lei arrossisce perché proprio come me lo desidera 
<Hai una pelle così morbida e sensibile al mio tocco.> mi chino su di lei per baciarle la  spalla, la sento sussultare dal piacere ma mi scansa
<Ti ho fatto una domanda.> insiste
<Sono qui per te.> rispondo risoluto
<Thomas ti ho già detto che tra noi è finita, smettila di  insistere, poi perché hai lasciato David da solo?> sorrido, si preoccupa per mio figlio 
<David non è solo, è con mia madre.>
<Se si avvicina Morena?>
<Non può farlo, il giudice ha dato a me la custodia e lei non può avvicinarsi al bambino senza il mio consenso.> spalanca gli occhi 
<Vuoi dire che...> non le faccio terminare la frase
<Si, David finalmente starà con me per sempre.> di colpo me la ritrovo tra le braccia, mi stringe forte, sono sorpreso di questo suo gesto, forse è felice per il bambino. 

My Destiny is youWhere stories live. Discover now