Capitolo Due

25 4 23
                                    



La penna comincia a muoversi velocemente, come se avesse vita propria, mentre i miei pensieri sono trascritti su carta. Il mio cuore incomincia a battere più velocemente, i miei occhi diventavano lucidi al ricordo e la mia mano trema tanto da scrivere male molte parole, ma non m'importa. Voglio solo liberarmi di questo peso che ho nel petto e che non posso più sopportare.

Porto l'ennesima cucchiaiata di gelato, rigorosamente al cioccolato, in bocca mentre guardo con attenzione la televisione davanti a me.
Non sono mai stata una di quelle ragazze che ama guardare i film drammatici/romantici, tutt'altro. Peccato che in questo momento io sia così triste che trovi sollievo nel vedere le storie d'amore dei protagonisti andare a rotoli perché uno dei due muore o perché si lasciano. Molte persone non la pensano come me, anzi sarebbero in lacrime per quelle povere coppiette.
-Allison la smetti di sorridere? Il tizio è appena morto e lei sta piangendo. Come puoi ridere?!- chiede il mio migliore amico Michael in lacrime mentre si mangia altro gelato.
Michael Clifford si potrebbe definire in molti modi, ma c'è una parola che lo descrive alla perfezione : melodrammatico.
Alzo gli occhi al cielo mentre continuo a ridacchiare per il film
-Mike lo sai che è l'unico modo per tirarmi su di morale dopo la rottura con Shawn- dico facendo gli occhi da cucciolo.
Mi guarda male mentre in bocca ha ancora il cucchiaio -Non puoi sfruttare sempre la carta del "sono stata lasciata dal mio ragazzo che ha preferito fidanzarsi con Camila Cabello aka mi cambio più ragazzi che mutande"- sbuffa contrariato mentre si porta un altro cucchiaio alla bocca.
Rabbrividisco -Secondo te si fa il bidè?-
I suoi occhi verdi mi guardano con disgusto e disapprovazione.
Che c'è? Ero solo curiosa...
-Non. Chiedermelo. Mai. Più.- dice mentre chiude ,finalmente, il gelato.
-Mi hai fatto passare la fame-
Alzo le spalle -Di che colore ti tingi i capelli oggi?-
Michael sorride come un bambino.
-Rossi-
Arriccio il naso. Non mi è mai piaciuto il rosso. Mi ricorda il sangue. Ed io ho paura del sangue.
-Non mi guardare così, orami ho deciso- dice tutto soddisfatto.
Annuisco solo annoiata.
-Ora devo andare a casa, tra un po' inizia il mio turno al bar. Ci vediamo domani Ally- mi sorride dandomi un bacio sulla guancia.

-Non chiamarmi co...e se ne va- borbotto arrabbiata.
Odio quel benedetto soprannome. Lo usava sempre Shawn. Ormai ci siamo lasciati da un paio di mesi e, sinceramente, non ho tenuto il conto, infatti non so che sono passati esattamente sei mesi, tre giorni, 12 ore, trenta minuti ed esattamente 15 secondi. 16 secondi. 17 secondi...
Mi alzo di malavoglia dal divano e vado in cucina per preparare la cena, ma appena apro il frigo vedo una cipolla, un'insalata ormai secca e...si è appena mossa?
Ok, direi che è ora di andare a fare la spesa e di buttare quell'insalata. È inquietante.
Mi metto un cappotto pesante, le scarpe ed esco da casa per andare al primo supermercato che mi capita a tiro. Potrei comprare altra insalata...ma chi prendo in giro, l'insalata mi fa cagare. Sa di erba ed io non sono una capra.
Cammino tranquillamente per il mio quartiere che conosco come le mie tasche , nonostante sia buio essendo le nove e mezza di sera e la strada sia poco illuminata non ho paura. Diciamo che dopo la rottura con Shawn ho dovuto sfogare la mia rabbia e la mia tristezza e solo il cibo non bastava, così mi sono iscritta a un corso di boxe e, da allora, sono molto più tranquilla quando vado in giro da sola e anche meno stressata.
Entro nel parco del quartiere per arrivare prima al piccolo supermarket.
Mi guardo in giro e non c'è quasi nessuno, solo qualche coppietta che si slinguazza e...ma quelli stanno per caso cercando di procreare?!
Sposto immediatamente lo sguardo disgustata e aumento il passo.
Quando, finalmente, vedo l'uscita del parco e poco lontano l'insegna luminosa del supermarket, un sorriso increspa le mie labbra.
Ho una fame che mi mangerei persino l'insalata. No, scherzo. L'erba non la mangio.

-Allison?- una voce dietro di me mi richiama.

Curiosa mi giro e il mio respiro si ferma quando vedo Shawn a pochi passi da me, mentre mi sorride timido.
Il mio cuore rincomincia a battere all'impazzata. E Dio quanto mi era mancato vederlo.
-Ciao Shawn- lo saluto avvicinandomi.

-Come stai?- mi chiede con la sua solita cortesia.

Gli sorrido -Diciamo bene. Tu?-

-Tutto bene, ma che ci fai a quest'ora in giro da sola? -

Alzo le spalle -Avevo fame e, a casa, non avevo niente da mangiare-

Il moro ridacchia -Sei sempre la solita-

Alzo le spalle colpevole -Tu, invece? Non abito da queste parti...-

Le spalle di Shawn s'irrigidiscono e si gratta il collo in imbarazzo -Io...niente, volevo farmi un giro-

Alzo un sopracciglio -Lo sai che non sei mai stato capace di mentire, vero?-

Abbassa lo sguardo e si guarda le scarpe e il mio stomaco comincia a farmi male come il giorno in cui mi ha lasciato.
-Stai andando da Camila, vero?- per quanto io mi sia imposta di avere una voce fredda, il risultato è solo un sussurro tremante e triste.

-Io la amo Allison, ormai io e Camila stiamo insieme da quasi sei mesi e mi ama-

Una risata senza sentimento lascia le mie labbra -Davvero Shawn? Quanto credi che durerà? Lei non è capace di amare, ma solo di usare! Perché non te ne rendi conto?-

Lui scuote la testa testardo -Non è vero. Camila ha fatto degli sbagli in passato, ma adesso è cambiata! Camila mi ama-

-Lei non ti ama, apri gli occhi! Sono io quella che nonostante sia stata lasciata sei mesi fa, è ancora fottutamente innamorata di te! Non lei!- grido mentre gli occhi mi riempiono di lacrime.

-Allison te l'ho detto, io non ti amo più- la sua voce è ferma, come non l'avevo mai sentita.

-Shawn ti prego...ripensaci, io non ce la faccio a stare senza di te- dico disperata prendendogli la mano grande e morbida come la ricordavo.

Scuote la testa -Allison basta. È finita. Mettici una pietra sopra.- e si gira dandomi le spalle e andando via da me. Ancora.

La tristezza e delusione si trasformano in rabbia che mi fa ribollire il sangue, così gli corro dietro.

Stava per attraversare la strada, quando io mi avvicino a lui -Sei solo uno stronzo!- grido spingendolo.

Preso di sorpresa Shawn scivola per terra e picchia la testa sul marciapiede.

Spalanco gli occhi terrorizzata. Un'enorme chiazza rossa incomincia a formarsi per tutto il marciapiede. Mi avvicino per cercare di aiutarlo, ma mi accorgo presto che i suoi occhi castani sono aperti e fissano il cielo senza emozioni. Tento in vano di scuotergli la spalla presa dal panico, ma non reagisce.
Le lacrime cominciano a scendere a dirotto dai miei occhi e la consapevolezza si dirada dentro di me.
Ho ucciso Shawn.

Heyyyyy

È solo il secondo capitolo e io ho già fatto morire un personaggio.
Mi sento in colpa? Sì.
Lo rifarei? Certo che sì.
La storia è incentrata su Allison, è lei la protagonista e, per quanto mi duole dirlo, Shawn era di troppo.
Spero che la storia vi piaccia, perché ci tengo particolarmente, infatti l'ho quasi finita di scrivere e vi avverto che non dovrebbe superare i 15 capitoli.
Desi🙃

If I Can't Have You|| Shawn MendesDonde viven las historias. Descúbrelo ahora