Capitolo 41

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Buongiorno cari lettori e lettrici! 😘
Visto che oggi è San Valentino ed il capitolo è pronto (anche se dovrei ancora ricontrollato ma non ho tempo) lo pubblico come regalo per San Valentino.
P.s ho scoperto la storia di San Valentino ed è una tragedia in pratica.
Vi lascio al capitolo, leggetelo e mi raccomando commentate 😘😘😘😘😘😘😘

Alice's Pov

Dopo una lotta infinita riesco finalmente ad indossare il vestito ed esco fuori dalla barriera creata dal separé.

<< Come sto?>> Chiedo alla mia amata nonnina e a CC, il quale resta in silenzio e mi osserva dalla testa ai piedi soffermandosi sulla scollatura dell'abito.

<< Ti sta davvero bene!>> Mi risponde Nonna sistemandosi gli occhiali sul naso.

<< Umh, trovi? Io non riesco a visualizzarmi con questo vestito mentre pattino,>> ribatto girandomi verso lo specchio per osservarmi meglio,<< il fiore è troppo grande e fastidioso e i nastrini potrebbero rompersi.>>

Guardo la mia figura allo specchio per studiare meglio il vestito da varie angolazioni e mi convince sempre meno.

<< Nonna non credo che vada bene,>> le dico dando le spalle allo specchio mentre cerco di guardare come resti sulla schiena.

<< Tesoro lo sai, posso tranquillamente fare tutte le modifiche che vuoi. Posso pure farlo da zero. Lei cosa pensa dottore?>> Domanda la mia amata nonnina a CC distogliendomi dall'osservarmi allo specchio e mi giro ad osservare Claudio.

<< Ti sta molto bene, Alice!>> Esclama Conforti facendomi arrossire per il modo in cui mi guarda ossia mi sta spogliando con gli occhi.

<< Grazie, ma non credo che sia adatto per pattinare,>> gli rispondo con il viso rosso come un pomodoro.

<< Va bene, allora lo modifico completamente!>> Esclama nonna inforcando i suoi occhiali ed afferra il metro e rinizia a prendermi le misure sotto lo sguardo di Claudio, il quale continua a guardarmi.

<< Dottore potrebbe prendere anche lei le misure,>> dice ad un tratto la mia cara amata nonnina,<< sono sicura che sarà molto competente!>> Arrossisco per le parole usate da nonna Amalia mentre CC sorride.

<< Con molto piacere!>> Esclama CC avvicinandosi a me ed allunga una mano verso la nonna, la quale gli consegna il metro che viene subito preso da Conforti.

<< Claudio,>> mi limito a pronunciare il suo nome appena circonda la mia vita con il metro ed arrossisco.

<< Farò il bravo Sacrofano, sono sempre un mascalzone gentiluomo,>> ribatte lui con quel sorriso malizioso che mi fa saltare i nervi.

<< Sei uno stronzo,>> gli dico usando il tono più basso che riesco ad usare.

<< Niente parolacce. Comunque era da un pò che non lo dicevi,>> ribatte il mio professore ed io sbuffo, lui ride e focalizza la sua attenzione sui centimetri del mio girovita e riferisce il numero a Nonna,la quale segna il dato.

Passiamo altri minuti a verificare le misure.

Sono sicura di essere diventata rossa come un pomodoro nel momento in cui Claudio è passato al seno, mentre lo stronzo si trattiene dal ridermi in faccia.

<< Certo che sei proprio stronzo,>> gli dico appena Nonna si è allontanata e gli sferro un pugno- sarebbe più corretto chiamarlo pugnetto- sul braccio.

<< Piano, Sacrofano,>> ribatte lui afferrandomi la vita con le mani.

<< C'era la nonna,>> gli ricordo assottigliando lo sguardo.

L'Allieva ed il suo segreto ( #Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora