Capitolo 29

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Pov Alice

Qualcosa mi sveglia e mi fa aprire gli occhi di scatto. È l'alba e Claudio dorme beatamente al mio fianco nel suo letto. Sbadiglio e mi alzo malvolentieri dal letto devo iniziare il lavoro assegnatomi dalla Wally, in realtà ho cominciato a lavorarci un pochino ieri prima di finire a letto con CC. Recupero la biancheria intima pulita e qualcosa da indossare per poi concedermi una doccia rilassante. 

M'infilo sotto il getto dell'acqua e penso a come fare per scoprire qualcosa in più su Ferri, questa ricerca non ci voleva proprio cosi all'improvviso.

Finisco di lavarmi e mi vesto, in realtà rubo una camicia di Claudio. Mi preparo il caffè e mi sistemo nel divano con il computer ed i libri che mi circondano. Li guardo sconsolata ed inizio a lavorarci sopra.

<< Da quanto tempo sei sveglia?>> Mi sento chiedere all'improvviso e per poco non mi cade il computer dalle mie mani. 

<< Claudio, mi hai spaventata!>> Lo rimprovero e lui s'inchina e mi bacia una tempia. 

<< Vedo che sei già a lavoro,>> dice osservando  il disordine creato dalla sottoscritta, sul tavolino c'è anche la caffettiera più grande che ho trovato. Claudio prende la caffettiera e solleva il coperchio.

<< Ma è vuota! Alice sono solo le 8 e ti sei bevuta tutto questo caffè!>> Afferma incredulo facendomi sbuffare.

<< Avevo bisogno di caffè per svegliarmi in fretta, visto quanto ho da fare e devo passare pure in istituto per cercare altre cose! Che poi perché la Boschi mi ha segnato questo compito? Ho da poco concluso l'articolo!>> Affermo prima di iniziare a sfogliare nervosamente alcune pagine.

<< Ti ci vorrebbe una camomilla, altro che caffè!>> Esclama allontanando la caffettiera da me e si allontana verso i fornelli.

<< Per quanto riguarda Valeria, la Boschi dovresti essere lusingata che ti abbia assegnato questo incarico!>> Aggiunge dandomi le spalle. 

<< Poteva darmi una scadenza più lontana, almeno! Cosi non posso neppure tornare a Sacrofano per mangiare le lasagne di nonna Amalia, sono quasi tre settimane che non mangio quello che cucina nonna!>> Ribatto con nostalgia e sogno una forchettata di lasagne, okay in realtà sogno una porzione con la P maiuscola.

<< Tre settimane? Ma non ti ho recuperato dalla stazione perché stavi tornando da Sacrofano nemmeno due settimane fa?>> Mi domanda lui girandosi per guardarmi.

<< Ero vicino a Sacrofano, sono passata solo qualche minuto per vedere i miei ma ero altrove quel weekend.>> Gli dico senza entrare troppo nei dettagli.

<< Cioè?>> Mi chiede insoddisfatto da quanto ha saputo.

<< Ti ricordi che ti ho detto che sono caduta con i pattini?>> Gli chiedo ricordando il livido che non fa poi cosi tanto male ormai, lui annuisce. << Ho pattinato in un posto vicino a Sacrofano e sono rimasta lì tutto il tempo.>> Lui mi osserva e dopo un po' si arrende.

<< Va bene, anche se vorrei sapere qualcosa in più. Però va bene.>> Gli sorrido riconoscente e dopo una mezzora ci ritroviamo in auto diretti in istituto. Claudio guida con la sua solita sicurezza ed io l'osservo attentamente prima di ricordarmi che devo applicare il rossetto, inizio ad applicarlo ma vengo interrotta dalla suoneria del mio telefonino. Afferro il telefonino e rispondo.

<< Pronto!>> Rispondo mentre cerco di incastrare il telefonino tra l'orecchio e la spalla.

<< Alice, sono io,>> bisbiglia la nonna.

L'Allieva ed il suo segreto ( #Wattys2019)Where stories live. Discover now