Capitolo 23

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Pov Alice

Sto finendo di bere il caffè prima di controllare il viso allo specchio, ho le occhiaie per via di questa notte. Ho bisogno di rilassarmi e rimettere in ordine tra i miei pensieri cosa non facile in questi giorni. Vengo distratta dai miei pensieri dal citofono.

<< Si,chi è?>> 

<< Sacrofano, sono io! Sei pronta? O devo salire per aiutarti a vestirti?>> Risponde Conforti senza neppure salutarmi.

<< Non c'è bisogno, Claudio! Scendo subito!>> Esclamo chiudendo la conversazione senza aspettare una sua risposta.

Recupero la borsa e mi assicuro di avere tutto con me, comprese le chiavi, e scendo giù il più velocemente possibile.

<< Sacrofano era ora! Pensavo di doverti far cadere dal letto!>> Esclama sarcastico appena mi avvicino a lui, che è appoggiato alla sua adorata ed amata automobile.

<< Non c'è bisogno.>> Gli rispondo infilandomi gli occhiali da sole mentre valuto l'idea di ingoiare una moment per far sparire il mal di testa che avverto.

<< Ti spiace fermarti al bar vicino all'istituto?>> Gli chiedo appena ricordo di aver bevuto solo il caffè senza mangiare nulla e mi accomodo sul sedile.

<< Hai deciso di non digiunare! Meglio, fai progressi!>> Ribatte con il suo sarcasmo mentre avvia il motore.

<< Sei davvero divertente!>> Ribatto usando lo stesso tono mentre apro la borsa e controllo di avere la moment o qualche altra medicina per far passare il mal di testa.

<< Lo sono sempre! Che cerchi cosi intensamente ? Le chiavi di casa?>> Mi chiede notando che sto frugando nella borsa.

<< Qualcosa che mi liberi dal trapano che ho in testa!>> Borbotto spostando la piccola trousse con i trucchi e finalmente riesco a trovare l'oggetto della mia ricerca e appena apro la confezione vedo che il blister è pieno.

Richiudo la borsa e dopo un po' CC inizia ad accostarsi al marciapiede.

<< Perché ti sei fermato?>> Gli chiedo notando che sta parcheggiando nel posto libero.

<< Sacrofano non volevi mangiare? Qui c'è un fantastico bar!>> Esclama ironicamente indicando un punto alle mie spalle, mi volto e resto immobile ad osservare le vetrate  per qualche istante.

<< Vuoi entrare lì?>>Gli chiedo girandomi ad osservare Conforti, il quale sorride.

<< Certo! Almeno che tu non abbia combinato qualche casino e non sia stata buttata fuori, non vedo perché non dovremmo entrare!>> Ribatte scendendo dall'automobile, mi affretto a fare altrettanto mentre calcolo quanti soldi ho nel portafoglio. Questa colazione costerà un capitale visto la fame di questo locale.

CC entra sicuro di sé mentre io mi guardo intorno curiosa ed osservo l'elegante bar sembra un caffè frequentato da gente piena di soldi. Claudio cattura la mia mano e mi tira verso un tavolo libero per poi chiamare con la mano il cameriere, il quale si affretta a raggiungerci e dopo aver preso le nostre ordinazioni si allontana.

<< Eri già stato qui molte volte?>> Gli chiedo avendo notato che il cameriere l'ha chiamato Dottor Conforti.

<< Si, da quando ti conosco e sono consapevole del tuo ritardo. Tu invece non sei mai venuta,giusto?>> Mi chiede lui con quel sorriso da canaglia che lo contraddistingue. Evito di soffermarmi sul doppio senso che ha pronunciato non avendo le forze.

L'Allieva ed il suo segreto ( #Wattys2019)Where stories live. Discover now