Chapter 7

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19.09.19

Pov' Yoongi

Una volta rientrato, il padre di Yoongi scese le scale "ciao papà" disse Yoongi chiudendo la porta alle sue spalle. Il padre ormai era abituato alle ore tarde del figlio. "È un po' tardi" disse il padre scendendo le scale, mentre Yoongi iniziava a salirle. "Oh...è tardi?" Chiese. "Si, guarda non sai nemmeno dove vai" disse con un sorriso, facendo ridacchiare Yoongi. "Dai vieni" disse il padre facendo un cenno con la testa. "Ehm...io in realtà vorrei andare a dormire-" disse guardandolo dritto negli occhi. "Dai entra solo due minuti, è il compleanno di Wolfie" disse il padre cercando di convincerlo. Yoongi sospirò e alzò gli occhi al cielo. "Okay..." disse per poi sfilarsi di dosso lo zaino, e buttandolo a terra.
"Walfie!" Lo richiamò Yoongi. "Si Yoon?" Chiese l'uomo. "Di chi era l'auto qua fuori?" Chiese. "Di che parli?" Chiese Yoongi. "Ciao Yoongi" disse un'altra voce. "Hei come va? Buon compleanno" disse Yoongi andando verso il vecchietto che si trovava in cucina con un giornale in mano. "Buon compleanno? Non faccio gli anni" disse sorpreso. Yoongi lo guardò e poi guardò il padre, prendendosela un po'. "Ma come?" Disse per poi superare i due "dai! Era così per dire" disse il padre. "Che cavolo avete combinato?" Chiese Yoongi guardando la cucina in assoluto disordine.

"Questo posto è un macello" disse Yoongi prendendo un qualcosa e buttandola nella spazzatura. I due vecchietti iniziarono a parlare tra loro di cavalli,  e cavalieri. "Chi cavolo fa le scommesse sui cavalli a colazione?" Chiese mentre la loro attenzione finì su Yoongi. "In Giappone" rispose Wolfie. "Stanno ripartendo!" Dissero i vecchietti tornando in salotto con una tazza fumante. "Voi siete pazzi" disse Yoongi guardandosi intorno. Prese un posa cenere e lo portò in salotto. "Che avevo detto? Dove si doveva fumare?" Disse sbuffando il ragazzo. "Che ti avevo detto?" Disse il padre a Wolfie. "È casa tua, ma fumi anche tu" disse il vecchietto mentre Yoongi sistemava il tavolo dove erano seduti i tre vecchietti. Il padre di Yoongi smise di discutere e si preoccupò per il figlio. "Figliolo, ti trovi bene qui vero?" Chiese. "Si papà" disse Yoongi continuando a togliere la sporcizia dal tavolo. "Io dico solo che...non ha il suo spazio" disse un vecchietto di pelle scura, rivolgendosi al padre. "Aspetta Yoon" disse il padre fermando il figlio prima che entrasse in cucina.

"Voglio che i miei amici ti guardino" disse mentre i vecchietti ammiravano il figlio. Yoongi guardò i vecchietti senza accennare un sorriso. "Guardatelo bene, ha una voce paradisiaca, ma sapete che c'è? Che..." disse guardando il figlio. "Non sempre i migliori sfondano." Disse facendo incupire ancora di più il figlio. Yoongi senza dire nulla entrò in cucina e andò a posare i piatti e il resto su un ripiano. "È vero...conoscevo tre tizi che cantavano anche da sbronzi, ma Frank saliva sul palco ben agglindato, e diventava qualcun altro. E tutti gli altri, che avevano talento, non hanno mai sfondato." Disse queste parole mentre Yoongi sentì il proprio cuore sgretolarsi. Le parole del padre lo ferivano assai. Era anche per questo che Yoongi non riusciva a buttarsi, a cercare di realizzare il suo sogno. Cercò di trattenere le lacrime mentre guardava un punto fisso. "O-okay, ora, andate tutti fuori." Disse diventando improvvisamente più freddo e cupo.

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Hoseok si ritrova in una stanza, con le cuffie alle orecchie, a petto nudo. Nelle cuffie non risuonava musica, ma un fastidioso rumore, che doveva cercar di migliorare la malattia di Hoseok. "Purtroppo continui a bombardare l'udito." Disse il medico passandogli accanto. "Ma l'udito non torna" disse ancora  andandosi a sedere. "Dobbiamo ripensare ai monitor "in-ear"" disse guardando il cantante che annuì. "Ne abbiamo parlato 15 giorni fa" disse facendo annuire ancora una volta l'Idol. "Inserendoci le protesi, li usiamo per amplificare gli alti e-" disse il dottore "si sembra figo" disse Hoseok. Il
dottore continuò "...ridurre il fischio" disse. "Ne riparliamo con Bobby" disse ancora. "Si ne sono convinto disse Hoseok. "Chiama Bobby" disse ancora.

Hoseok si trova sul palco a provare con la chitarra in mano. "Un due tre quattro" disse iniziando a suonare la chitarra. Iniziò a provare a cantare una canzone ma venne interrotto dal suo manager. "Hobi. Questi li devi mettere" disse il tizio alzando due apparecchi acustici. Hoseok si interrompe e si avvicina lentamente a lui. "Te l'ho detto, non li sopporto." Disse guardandolo. "Con quei cosi ho tutto dentro la testa, mentre io devo stare qui" gli spiegò per poi indicare la distesa di sedie davanti al palco.

"Il dottore ha detto che è l'unico modo per gestire la cosa" disse ancora l'uomo. "Non lo recuperi ciò che hai perso" disse ancora guardandolo. Hoseok sbuffa e si allontana da lui, tirando indietro il ciuffo scuro. "Allora che ci devo fare?" Chiese l'uomo con ancora in mano gli aggeggi. Hoseok si grattò il collo e si avvicinò al microfono. "Vattene se vuoi" rispose Hoseok. "Non iniziare con le stronzate" disse duramente l'uomo, scaldandosi leggermente. "Mostra un po' d'orgoglio in quei che fai" gli disse ancora. "Voglio sapere se sta arrivando oppure no." Confessò Hoseok mettendosi di spalle all'uomo. "Chi arriva?" Chiese, ma non rispose. "Porca puttana" disse in un sussurro, per poi girarsi e andarsene. Lo sapeva Hoseok, di chi stava parlando.

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"Chi è?" Chiese Yoongi scendendo frettolosamente le scale, con vestiti comodi e capelli spettinati. "Non lo so non me lo dice." Rispose il padre seguendolo. Yoongi sbuffò e aprì la porta, ritrovandosi l'autista di Hoseok. "Ciao Yoongi" disse salutando il ragazzo "ciao" rispose Yoongi ancora un po' assonnato. "Sono Chang, ci siamo visti ieri sera" disse. "Si mi ricordo" disse Yoongi annuendo. "J-Hope mi ha detto di portarti al concerto" disse facendo sbiancare Yoongi. "Oddio...ehm... ma non posso...devo...devo lavorare." Disse Yoongi cercando di convincerlo. "Ci tiene tantissimo" gli disse poi l'autista. "Mi fa piacere ma-"
"Non posso andarmene. Ti aspetto in auto" disse l'autista. "Puoi dirgli grazie, ma no grazie." Disse Yoongi con un sorriso finto "digli così" disse per poi sbattergli la porta in faccia,lasciandolo spiazzato. "Aspetta Yoon" disse il padre, mentre il figlio si allontanava ed entrava in cucina, seguito dal padre. "Che cazzo. È pazzo" disse Yoongi arrivando in cucina. "Ma che fai?" Chiese il padre raggiungendolo. "Ma è grandioso!" Disse. "È pazzesco" sussultò Yoongi continuando a camminare, seguito dal padre. "Ma che succede" disse arrivando in cucina e prendendo una tazza. "Dai Yoongi, uno come lui che ti invita al concerto! Potrebbe essere un'opportunità!" Disse il padre mentre Yoongi si versa del caffè appena pronto. "Papà non iniziare" disse dandogli le spalle.
Yoongi si sentiva vuoto. Non sapeva cosa gli stava prendendo.

A Star Is Born || Sope || Completata.||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora