Taehyung

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Erano passati un paio di giorni da quando eravamo tornati tutti a casa, per ora era andato tutto bene e avevo rivisto i miei fratellini e mia madre. Stavo cucinando la cena insieme a mia madre quando sentii il cellulare squillare, lo presi e feci un piccolo sorriso vedendo che era Jungkook.

Risposi -Jungkook-ah- sorrisi ed uscii sul portico.

-Ehi…- disse una voce un po’ rotta dall’altra parte del telefono.

Stava piangendo forse? Perché avrebbe dovuto?

-Che succede?- chiese subito preoccupato.

-Ehm...devo dirti una cosa...ma non posso ora...cioè non voglio dirtela al telefono, possiamo vederci?-

-Ehm...si, si certo, vuoi che venga lì?-

-Come vuoi...anzi se riesci preferisco-

-Okay, allora domani mattina parto, ci vediamo- sorrisi.

-A domani- e chiuse senza aggiungere altro.

Dopo aver cenato andai a dormire e la mattina dopo mi alzai presto per prendere il primo treno per Busan. Era davvero una faticaccia andarci da Daegu, dovevo cambiare 3 o 4 treni, ma Jungkook sembrava davvero a terra e dovevo andare da lui.

Così presi la borsa e ci misi un cambio nel caso avessi dovuto dormire là e le mie cose e andai alla stazione salendo sul treno.

Mandai un messaggio a Kookie durante il tragitto.

“ehi, ho preso il treno, tra due ore dovrei essere lì”

                        “Ti vengo a prendere alla

                    stazione...Grazie…”

“Tranquillo, ti mando 

un messaggio quando 

sto per arrivare”

Chiusi il telefono e mi appoggiai controllando il tragitto sul telefono.

Dopo due ore di viaggio e di cambi ero finalmente arrivato a Busan. Appena misi piede fuori dalla stazione mi ritrovai due braccia al collo che mi stringevano strette.

-Ehi, non pensavo di mancarti già così tanto- sorrisi accarezzandogli la schiena.

Lui non disse niente e si staccò sistemando il cappello e la mascherina e io feci lo stesso.

-Grazie per essere venuto...vieni con me- mi prese per il polso poi prese la mia borsa e iniziò a camminare spedito e a testa bassa per non farsi riconoscere, io lo seguii.

Arrivammo davanti ad una casa, immagino casa sua, e mi invitò ad entrare.

Lo feci e lo seguii di sopra in camera sua, lui chiude la porta alle mie spalle e si sedette sul letto con le mani nei capelli.

-Kook-ah...che succede piccolo?- mi sedetti vicino a lui mettendogli una mano dietro il collo.

-Ieri...mi ha chiamato Pd-nim...e…- sembrava facesse fatica a tirare fuori le parole, e forse era così, era davvero una cosa così brutta?

-Mi ha detto che...Sejin gli aveva detto di chiamarmi e dirmi che…- fece un respiro profondo -Devo andare Hyung...devo...mi hanno…- si morse forte il labbro.

No. Non è quello che penso. N. O.

-Jungkook...dimmi che...non è quello...non possono chiamarti ora! Dobbiamo...dobbiamo andare in tour…è uno scherzo...di poco gusto ma uno scherzo vero?- lo guardai ma quando vidi che rimaneva fermo con lo sguardo fisso per terra iniziai a pensare che non lo era.

-No...non lo è...mi hanno chiamato per il servizio Hyung...e...non posso posticiparlo o rifiutarmi- mormorò.

Iniziai a sentire le lacrime che mi pungevano gli occhi e mi girai mettendogli le braccia al collo e stringendolo.

-Sarebbe successo prima o poi…- mi accarezzò la schiena rassicurante.

-Ma non ora, non ora che...le cose sono così...con noi due e...l’instabilità che c’è…- mormorai tirando su col naso.

-Andrà tutto bene Hyung, non mi mandano a morire, non sono stupidi- sussurrò.

-Ma…- sospirai, aveva ragione, non c’era tanto pericolo che si facesse male, sia perché era una recluta, sia perché era un idol -Hai ragione...scusa...ma non essere troppo bravo- mi tirai su guardandolo e dandogli un bacio sulla guancia.

Ridacchiò lievemente e mi mise le mani a coppa sul viso baciandomi.

Forse non era l’ideale baciarci, non in questo posto, con i suoi che potevano arrivare ed entrare in camera da un momento all’altro...ma ne avevamo bisogno entrambi, tanto lui quanto io.

Ricambiai dolcemente e lui andò all’indietro con il corpo e si sdraiò tenendomi sopra di lui. Gli misi le mani nei capelli continuando a baciarlo.

-Ehi Jungkook-ah mamma ha…- mi staccai di scatto rotolando giù dal letto quando sentii la porta aprirsi e la voce di suo fratello venire da essa.

-Hyung!- disse Jungkook alzandosi di scatto.

-Oh...scusate...ehm...te lo dico dopo- e richiuse la porta dietro di sé.

-forse dovevamo chiudere la porta- sbuffò.

-Adesso? Lo dirà ai tuoi?- lo guardai preoccupato.

-No...gliel’ho detto appena sono arrivato, è dalla...nostra parte, diciamo così- sorrise e mi aiutò ad alzarmi.

-Oh, bene...Io...allora torno a casa- presi la borsa -Ci vediamo ancora vero?-

-Sì, farò ancora i primi concerti, tranquillo- sospirò e si avvicinò baciandomi di nuovo.

Ricambiai poi gli misi una mano sul petto.

-Davvero...non essere bravo- ridacchiai.

-Te lo prometto- sorrise -Ti accompagno alla stazione dai-

-No, faccio da solo tranquillo, ci vediamo tra una settimana- gli diedi un bacio a stampo e scesi di sotto, dopo aver salutato suo fratello uscii e mi incamminai verso la stazione. Dopo tre ore ero di nuovo a casa, ma continuai a pensare a quella cosa per tutta la settimana successiva...volevo rivederlo e allo stesso tempo volevo che il tempo si fermasse qui. Sapevo di non poterlo fare...quindi decisi che quando sarei tornato avrei passato ogni singolo secondo con lui, non sarebbe importato se fossi stato troppo stanco perché...due anni sono davvero lunghi.

Our little secret - Taekook AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora