Capitolo 26-lettere

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Theo mi aveva lasciato lì.
Seduto su quel tavolo in quella biblioteca.
Voleva che glielo dimostrassi?
Dovevo fare una dichiarazione plateale?
Dovevo mettermi in ridicolo per amore?
Bene.
Andai in cerca di mason per trovare il modo perfetto.
Doveva andare tutto in maniera sublime.
Si, sublime.
Mason era fuori in cortile, seduto con gli altri.
Mi precipitai da lui e gli caddi addosso.
-mason!-
Urlai.
Gli altri mi guardarono perplessi, era da un po' che non li consideravo, e ora non li avevo neanche salutati.
Che amico di merda, pensai.
Volevo parlare da solo con mason, ma poi guardai tutti loro, che sono sempre stati al mio fianco.
Davvero dovevo nascondere loro chi ero?
Perché mai, perché li avevo allontanati?
Era ora di smettere di fare il codardo, era ora di cominciare a prendere in mano la mia vita, e di prendere tutto ciò che volevo.
E io.. io volevo theo.

-scusate..-
Dissi guardandoli tutti.
Malia mi guardò incerta.
Poi accennò un sorriso, e mi diede un pugno su una spalla, uno di quei pugni che non si dimenticano.
Ma almeno non me l'aveva dato in faccia.
Da quando stava con scott, sembrava essere meno manesca, anche se ogni pomeriggio, andava a prendere a pugni un sacco.
Se lei mi aveva perdonato, allora sarebbe stato tutto una lunga e fresca discesa.
E così è stato.
Avevo di nuovo i miei amici finalmente.
Ci voleva così tanto?
Perché non potevo chiedere scusa già dall'inizio.

-ho bisogno di un favore..-
Dissi.
Spara, dissero con gli occhi.
Rimasi in silenzio un attimo, stavo per dirlo.
I miei amici l'avrebbero scoperto.
-devo riconquistare theo..-
-era ora..-
Mi disse malia.
-theo..-
Stiles, cadde dalle nuvole.
-davvero non sapevi niente?-
Disse lydia ridendo.
-ma scusate.. sapere cosa?-
Stiles, ribatté.
-ma sei scemo? Liam ama theo..-
Disse malia arrivando al sodo.
La sua delicatezza di un ippopotamo, era la caratteristica che più mi piaceva di lei.
Stiles, ci pensò un attimo, non capì immediatamente cosa stava accadendo.
-tu ..-
Proprio non capiva.
Poi si vide una piccola lampadina accendersi nel suo cervello.
Ora aveva capito.
Non era schifato, solo un po' divertito, per il fatto di non essersene mai accorto.
Stiles, era il più furbo è vero, ma in realtà era solo un bambino di cinque anni in cerca di coccole.
Ed ora che aveva lydia non pensava più ad essere intelligente.. pensava solo alle coccole.
Ero felicemente sorpreso, che tutti, a parte stiles, mi conoscessero talmente bene da sapere la verità.
In realtà non era colpa di stiles, era solo più occupato in altre faccende, piuttosto che pensare ai casini nella mia vita.
Non gliene facevo una colpa, anzi, faceva bene.
Magari avessi pensato di più alla persona che amavo, come faceva lui.

-che dovremmo fare?-
Non ne avevo completamente idea.
-un gesto da film-
Affermò lydia, con occhi sognanti
-che intendi?-
Chiesi.
-uno di quei gesti super imbarazzanti che non ti puoi dimenticare..-
Poi malia aggiunse.
-.. ho visto un film con quell'attrice, lydia come si chiamava..-
-Julia roberts-
-si quella.. lui arrivava con la sua limousine, si arrampicava nel muro di casa sua e si davano un bacio appassionato...-
-non ho una limousine..-
Dissi ridendo
-prima mi chiedi aiuto e poi ti lamenti..-
Malia si offendeva facilmente.
-non credo serva una limousine per fare un bel gesto.. basta dirgli quanto lo ami, non serve dirlo davanti a tutti, basta che sei sincero..-
Affermò corey, circondato da sguardi di disapprovazione.
-non ascoltarlo..-
Disse mason.
-una parola: 10 cose che amo di te...-
-non è una parola..-
-va beh.. hai presente nel film, la parte della canzone, in cui fa il completo imbecille davanti a tutti per dirle quanti la ama, cantando?!..-
Mason voleva a tutti i costi farmi cantare, ma io non ne avevo per niente voglia.
Per niente.
-che romantico..-
Aggiunse lydia.
-non so cantare..-
-ancora meglio, più è imbarazzante più arriva al cuore..-
Affermò mason.
-no no no.. una dichiarazione al microfono, davanti scuola..-
Disse scott.
-no così è troppo..-
Ribatté malia.
-ma se tu volevi una limousine!-
Non mi stavano aiutando, non facevano altro che litigare tra di loro.
-basta!-
Avevo bisogno di trovare un idea, non che me le scombussolassero ulteriormente.
-lettere..-
Stiles si aggiunse.
-Scrivi una lettera, la più bella che tu abbia mai scritto, in anonimo..-
-poi?-
-poi ne stampi a migliaia e le cospargi per tutta la scuola, non devi scrivere per forza chi sei, ma devi scrivere qualcosa che sapete solo voi.. così lo capisce..-
Stiles probabilmente era un genio.
Mi piaceva come idea, in questo modo non avrei messo in imbarazzo theo, se non avesse voluto far sapere di noi.

Passai i cinque giorni successivi a creare una lettera che fosse comprensibile, e a stampare le migliaia di copie da spargere per tutta la scuola.

Nel giorno stabilito, aiutato dai miei amici, attaccai quelle lettere per tutte le pareti della scuola, e le restanti le buttai nel pavimento.
-andrà benissimo..-
Affermò mason, posizionando il suo braccio nella mia spalla e sorridendo.
-sarà sicuramente così..-
Perché se così non fosse stato, avrei sprecato tempo, fogli, e parole.
Ma soprattutto avrei sprecato l'unica possibilità di riconquistarlo.
Doveva funzionare ad ogni costo, non potevo perderlo.

A White Blanket~thiamDonde viven las historias. Descúbrelo ahora