mutaforma (per chi non riesce a leggere l'altro)

1.5K 72 4
                                    

Capitolo 40: Mutaforma.

Elizabeth’s pov

Minuti, interminabili. Aria fredda che sembrava non muoversi più. Occhi tinti di un sangue intenso. Tremolii, sospiri, singhiozzi. Niente era più come prima da ora in poi, e cercavo di accettarlo, anche se sembrava essere molto più difficile del solito.

Harry aveva finalmente concluso la trasformazione, ma non aveva il coraggio di alzarsi e di vedere il mio viso, perciò rimase sdraiato a terra, guardando il soffitto.

Nessuno dei due diceva niente, mentre il mondo intorno a noi continuava a girare.

-Mi dispiace..- sussurrò all’improvviso.

-Dimmi che non lo sapevi, dimmelo- sussurrai in preda al panico.

Se lui sapeva di essere un cacciatore, allora voleva dire che tutta la nostra storia era una bugia, ed ora aveva la possibilità di uccidermi, senza pietà, ed io, innamorata di lui, gliel’avrei lasciato fare.

-No, te lo prometto Beth, non lo sapevo- disse alzandosi dal pavimento e venendo verso di me.

-Lasciami stare!- gridai appena la sua mano si avvicinò al mio viso.

Harry aprì la bocca, deluso. Si massaggio il braccio destro e poi si toccò i capelli.

-Lasciati toccare- disse piano.

-No Harry, io non mi faccio toccare chi ha cercato di uccidermi- spiegai.

-Non l’ho mai fatto, i cacciatori che erano lì, quella notte, non avevano niente a che fare con me Beth, nulla- si giustificò.

-Lo so, scusami, scusami- dissi alzandomi da terra e correndo ad abbracciarlo.

-Ti amo, ti amo- sussurrò al mio orecchio

-Anche io, ma adesso cerchiamo di uscire da questa situazione-.

In quel momento sentii dei passi avvicinarsi alla porta d’ingresso.

-Che cosa sono?- chiese Harry.

-Il tuo udito adesso è sviluppato, stai sentendo i passi dei tuoi genitori, stanno per entrare- dissi piano.

-Dio, non devono vederti qui, riusciranno a capire cosa sei- disse piano.

-Quindi lo hai già sentito vero?- dissi abbassando piano il viso.

-Si, odori di sangue, ecco come fanno a trovarti, per favore, esci dalla finestra- disse prendendo la mia mano e trascinandomi verso il piano di sopra.

La sua camera era proprio come me la ricordavo, solo un po’ più ordinata. Aprì la finestra e guardò fuori.

-Via libera!- sussurrò.

-Bene, ci vedremo presto- sorrisi

-Ti amo!- disse baciandomi.

-Anche io- dissi scappando via dalla finestra come un ladro a mezzanotte.

Harry’s pov

Scesi al piano di sotto. Notai mio padre abbracciare mia madre, darle un bacio sulla fronte per poi chiudere la porta.

Mi notò vicino le scale, così mi sorrise venendomi incontro

-Auguri figliolo!- disse con voce fiera.

-Si, insomma, grazie- dissi girandomi di spalle.

-Non vuoi dirmi nulla?- disse gentile.

Sapevo a cosa si riferisse, ma la verità è che presi, la semplice domanda, come un insulto.

The eyes of a VampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora