Brama di sangue.

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Capitolo 38: Brama di sangue.

Eizabeth’s pov

Harry interruppe la stretta di mano e corse vicino al mio corpo. Mi baciò la fronte e mi nascose dietro di lui, come se fossi la creatura più fragile dell’universo. Quasi fossi fatta di vetro.

Non capivo come facesse a difendermi ancora, pur sapendo che non sono niente del genere. Ma lo lasciai fare, amavo essere protetta da lui, è una cosa che in 110 anni avevo visto come stupida, credendo di essere la più forte del mondo, mentre vampiri di tremila anni mi battevano in combattimento. In quel momento non c’era nessuno a difendermi. Ero sola.

-Cosa vuoi da noi?- sputò Harry.

-Niente in particolare, ero solo curioso di sapere quanto Elizabeth ci avrebbe messo a portare qui il suo umano. Sapevo che l’amore è forte, ma non pensavo che rendesse anche stupidi- sorrise guardandomi negli occhi.

Si sdraiò su un materassino e cominciò a mangiare dei chicchi d’uva presenti sul tavolino accanto.

“Grandioso, ci mancava solo che si mettesse comodo!”

-Lasciala fottutamente stare!- ringhiò.

Lucifero cominciò a ridere. Si teneva la pancia ed asciugò le piccole lacrime che uscirono dagli occhi.

-Spassoso!- sussurrò alzandosi dal lettino, portandosi con se solo pochi chicchi d’uva.

-Che cos’è spassoso?- ringhiò Harry notevolmente irritato e stufo.

-Sai, una volta, notando i tuoi.. precedenti- rise di nuovo –Pensavo che tu fossi mio figlio-.

Il sangue sembrò gelarsi nelle mie vene, al solo pensiero di Harry figlio di Lucifero.

Ma non era possibile, conoscevo il suo corpo troppo bene. Ogni centimetro di lui e non vi era parte di quello strano tatuaggio.

-Bhe non è così!- ringhiai.

-Beth, non essere così prevenuta, non farò mai del male al tuo umano- sorrise mettendosi in bocca un altro chicco d’uva.

-Per te lei è Elizabeth!- ringhiò Harry.

Lucifero rise di nuovo. Corse velocemente verso Harry e senza che io me ne accorgessi lo prese per il collo e lo sbatté al muro. I suoi piedi non toccavano terra, mentre la mano di lucifero stringeva sempre più il suo collo.

-Hai del coraggio a sfidarmi, ragazzo- la sua voce roca e suadente rendeva tutto ancora più agghiacciante.

-Lascialo stare, ti prego, lascialo!- piansi buttandomi ai suoi piedi.

-Sciocca!- ringhiò tirandomi un calcio.

Le ossa del bacino si frantumarono e le mie urla echeggiarono nella grande stanza.

-Lasciala stare! Prendi me! Non lei- sussurrò

-Siete così spassosi!- disse buttando Harry sopra di me.

-Sappiate che io potrei uccidervi in pochi secondi, non mi costerebbe niente. Ma io ed Elizabeth abbiamo un patto che io devo rispettare. Perciò il tuo destino, Harry, è in mano della tua ragazza. Tienila viva ok?- disse sorridendo ad Harry che terrorizzato stringeva il mio corpo sul suo grembo.

-è tutto apposto, Beth, guarirai, ci sono io qui con te- sussurrò al mio orecchio.

-E quanto a te, Elizabeth, vedi di presentarti agli appuntamenti. Oppure queste visite potrebbero esserci molto più spesso- sorrise divertito, per poi scomparire in una nuvola di fumo grigia.

The eyes of a VampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora