Compleanno di Louis.

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Capitolo 30: Compleanno di Louis.

Elizabeth’s pov

Compleanno di Louis.

Mi sembrava davvero strano festeggiare un compleanno dopo tutto quello che era successo, come se i lupi non esistessero.

Avevo la felpa blu tra le mani. Ricordi di me ed Harry nel camerino affollano la mia mente facendomi spuntare sul viso un sorriso malinconico. Forse avrei dovuto rincorrerlo e scusarmi. “Beth ma che pensieri fai?” Io non mi abbasso a nessuno, non chiedo scusa a nessuno, neanche a lui.

-Beth, sei pronta?- mi chiese Charlotte entrando dentro la mia camera.

Mancavano pochi minuti alla festa di Louis ed io non sapevo esattamente come comportarmi con Harry. Ma prima avrei dovuto fare una cosa molto più importante.

-Si Charlie, cominciate ad andare, io arriverò un po’ tardi- ammisi

-Come vuoi tu..- disse chiudendo la porta, ma prima di farla aderire perfettamente al muro, la riaprì –Beth, sai che per qualunque cosa ci sono, no?- sussurrò.

-Non ne dubito Charlotte, ora vai a divertirti con Niall e Sarah, arriverò presto-sorrisi

Charlotte annuì, chiuse la porta ed uscì di casa.

Sapevo che oggi, non ero la sola ad aspettare che qualcuno si facesse avanti per me. C’era anche Jinny che aspettava un invito da Louis. Non potevo lasciarla sola, per quanto odiassi le streghe, non riuscivo ad odiare lei. Mi vestii normalmente, con un jeans attillato e un top scollato per poi correre verso la casa della strega.

Appena arrivata sentii il dolce odore di magnolia che ricopriva la casa. Sicuramente un incantesimo, non c’erano fiori di questo tipo nelle vicinanze. Sospirai ed andai a bussare alla porta, sicura di trovare la vecchia signora che odiava i vampiri, o forse odiava solo me.

La porta si aprì e come avevo intuito la vecchia signora si mostrò davanti ai miei occhi.

-Buonasera, cerco Jinny- dissi sorridendo

-Non credo che lei voglia vedere un succhia sangue!- sputò la signora

-Lei sta giocando con il fuoco, signora- l’avvertii

Chiamarmi “succhia sangue” non era sicuramente il modo giusto di iniziare una conversazione con me. Cercavo di contenermi nello staccargli la testa quadrata e paffuta che aveva sulle spalle. Dovevo muovermi con cautela. La sua forza era sproporzionata e sicuramente era anche più potente di me.

-Cosa vuoi fare? Metterti contro di me?- mi sfidò

-Voglio solo vedere Jinny, cavolo!- ringhiai

La donna anziana portò la sua mano destra davanti al suo corpo, chiuse gli occhi e quando li aprì erano completamente bianchi, le pupille erano scomparse. La sua forza aumentò e pronunciando parole incomprensibili fece in modo che la mia testa scoppiò dal dolore. La scossa che prese la testa, si espanse per tutto il corpo fino alle mie gambe, mi fece cadere a terra urlando disperata.

Era come se un grande fuoco mi stava bruciando dentro ed insieme ad esso, mille spilli mi stavano pungendo e trapassando le scottature, così da provocarmi un dolore ancora più acuto.

-Smettila.. ti pre..prego!- dissi gemendo dal dolore.

La donna anziana sorrideva beffarda, non aveva intenzione di smetterla.

-Dev..devo.. parlare.. con Jinny.. di Louis- urlai come ultima risorsa.

A quelle parole Jinny uscì da dietro le scale e urlò un “Fermati subito”alla nonna che smise subito quell’infernale tortura.

The eyes of a VampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora