27

6.2K 310 43
                                    

"Dov'è mia figlia?"urla una voce dal piano di sotto. Mi rigiro nel letto stordita e solo quando risento quella voce urlare, mi sveglio. Sono a letto e faccio fatica ad aprire gli occhi,sono gonfi a causa del pianto. Dopo aver litigato con Justin, sono caduta nella disperazione più totale, i sensi di colpa mi mangiavano da dentro e ho pianto fino ad addormentarmi. Ho sentito varie volte qualcuno entrare nella stanza per controllarmi, molto probabilmente Bri. Mi giro verso la sveglia che segna le sei e un quarto del mattino.
"Jo"dice qualcuno. Adesso la voce è più chiara rispetto a prima. Alzo la testa dal cuscino e vedo i miei genitori sulla soglia della porta. Mio padre analizza il mio corpo e indurisce la mascella, chiaro segno che sta perdendo la pazienza. Invece mia madre corre verso di me in lacrime e mi stringe a se. "Chi ti ha ridotto in questo stato?"sussurra tra i singhiozzi. Io rimango in silenzio mentre continuò a stringerla fra le braccia. Mio padre si avvicina con un espressione seria e la postura rigida. Mi accarezza il viso e sento un leggero dolore sulla guancia.Sta per dire qualcosa ma viene interrotto da Justin alle sue spalle. "Che sta succedendo?" chiede, passando lo sguardo tra noi tre. Mio padre si gira di scatto e punta il suo sguardo su Justin.

Tutto accade in un attimo. Justin si trova attaccato al muro mentre mio padre lo solleva per il collo. Il viso di Justin diventa paonazzo e il silenzio di prima viene sostituito dalle mie urla e quelle di mia madre. "Aaron lascialo" grida mia madre. Io guardo sconvolta la scena e cerco di alzarmi. "Papà ti prego lascialo stare" gridò in preda alla disperazione. Mio padre lo lascia cadere e Justin tossisce più volte. "Cos'hai fatto a mia figlia?" ringhia mio padre mentre gli occhi diventano sempre più rossi. "Non l'ho fatto apposta, il lupo ha pres- " "Non usare ancora il tuo lupo come scusa, hai ferito tua sorella. Guarda in che condizioni è" urla così forte da farmi rabbrividire. Sono poche le volte che ho visto mio padre arrabbiato e ogni volta spero di non vederlo mai più in quello stato. Non so cosa significhi essere un lupo, ma pare che la rabbia e l'irrascibilità del tuo lupo ti divori da dentro. Tutti i mannari sono soggetti al proprio lupo, chi più e chi meno.
"Bastardo prov-"continua mio padre, ma mia madre interviene separandoli. Justin si porta le mani al collo, completamente rosso mentre mio padre è furioso e respira a fatica. "Adesso basta Aaron, stai esagerando!"tuona mia madre così forte che mio padre è costretto a guardarla. Credo si stiano parlando con il collegamento mentale perché per diversi secondi si guardano intensamente negli occhi.

Justin ha gli occhi rossi e la vena sul collo comincia a pulsare. So che si sta per trasformare e se dovesse accadere, scatenerebbe il caos più totale. In preda al panico urlo più forte che posso nella mia testa.
Justin si volta verso di me preoccupato e io lo guardo severa. "Qualsiasi cosa tua abbia in mente di fare, non farlo" lo prego mentre ripeto la frase nella mia testa. "Sai che non posso controllarlo" mi risponde arrabbiato mentre la sua voce viene sostituita da una più cupa. "Justin dobbiamo parlare" tuona mio padre autoritario. Gli sguardi di sfida che si lanciano i due allerta mia madre che subito si mette fra di loro. "Sembrate due bambini" commenta mia madre portando sul petto di entrambi una mano. "Allora Justin cos'è successo?"il tono usato è sarcastico, giusto per far arrabbiare mia madre ancora di più. "Papà smettila, non lo ha fatto apposta" lo difendo mentre tento di uscire dal letto. La gamba mi fa davvero male, ma mordo con violenza le mie guance  e mi alzo barcollando. "Cosa non ha fatto apposta?"
Justin viene subito in mio soccorso sostenendomi per il bacino. A quel contatto fremo mentre un ringhio si innalza nella stanza.
"Levale le mani di dosso" mio padre continua a guardare la nostra vicinanza male. "Papà Justin volevo solo allontanare un tipo che mi ha baciato" nell'esatto momento in cui lo dico entrambi ringhiano.
Justin per il dolore provato e mio padre per gelosia. "Tu volevi essere baciata?"mi chiede. Trattengo il respiro, presa completamente alla sprovvista. La domanda è così ambigua che cala per un momento un silenzio imbarazzante.
"Io...l'ho baciato io"confesso sotto lo sguardo rigido di mio padre.Sento le guance diventare rosse e sfrego violentemente le mani fra di loro.
"Quindi per quale motivo sei intervenuto?" è certo che mio padre voglia provocare Justin. Quest'ultimo stringe la presa su di me mentre gli accarezzo le dita della mano per tranquillizzarlo. Mio padre lo nota e mi guarda male. "Sei geloso Justin?"continua mio padre. "In tutti questi anni ho sempre notato la tua gelosia verso mia figlia" marchia le ultime parole "ma ho sempre pensato che tu provassi affetto fraterno nei confronti di tua sorella"ringhia marcando la parola 'fraterno'. "Ma tu provi qualcosa di più" lo accusa puntandogli il dito. Sento Justin irrigidirsi e stringere la presa sui miei fianchi. "Mi sbaglio?"lo provoca mio padre mentre si avvicina lentamente a noi. Justin non risponde, il suo viso è rigido, immobile. Il silenzio di Justin conferma le parole di mio padre.
"Allora è così. Tu la ami, tu desideri mia figlia" grida così forte che mi tremano le mani. Sembra pronto a sbranarlo, i suoi occhi non sono più quelli di mio padre, ma della sua bestia.

"Non l'ho scelto" sussurra Justin dopo attimi interminabili di silenzio. "Solito scusa del cazzo, mia moglie ti ha accolto come un figlio e ti ha cresciuto come tale. E tu ci ripaghi innamorandoti di nostra figlia?"grida ancora tentando di avvicinarsi a noi ma mamma prontamente lo ferma. "Aaron calmati" gli sussurra all'orecchio, accarezzandogli il braccio scoperto.
"Se ti avessero chiesto di non amare Kim, lo avresti fatto?" Justin è paonazzo. Vorrebbe distruggere il mondo, ma non lo fa perché adesso ci sono io al suo fianco. Sono in lacrime e ho paura che quando scopriranno la verità, lo odieranno. "È diverso, io e Kim siamo compagni e non fratellastri" sputa con rabbia. Justin si gira verso di me scostandomi i capelli di lato, scoprendo il marchio. "Io e Jo siamo compagni" risponde Justin con soddisfazione sul volto. Mio padre spalanca la bocca ed è tentato di picchiare nuovamente Justin, ma questa volta mi metto io davanti a lui.
"Te la sei portata a letto? Ti sei portato a letto mia figlia?" sbraita mentre gira nervosamente per la stanza tirandosi i capelli. I suoi occhi sono increduli e non riesce a smettere di blaterale alcune parole sotto voce.
"Non abbiamo fatto niente e pure se fosse successo, ne ho tutto il diritto" sbotto innervosita.
Justin mi accarezza la schiena, adesso è lui che cerca di tranquillizzarmi. "Non sai contro cosa vai incontro, ti farà soffrire e quando lo farà, non ci sarò per te Josephine" mi risponde.








#spazioautrice
Lo so che non aggiorno da mille anni, ma solo ora sono riuscita ad aggiustare il telefono. Mi dispiace tanto!!
Comunque eccomi qui con un nuovo capitolo. Vi piace?
Secondo voi cosa succederà adesso tra Justin e Aaron? E Kimberly come la prenderà?





-Alla prossima❤️

MY POSSESSIVE ALPHA 2 |SOSPESA|Where stories live. Discover now