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"Questo ti sta divinamente"dice Brianna, guardando il mio vestito blu.

"Si, come gli altri sette vestiti"sbuffo, guardandomi allo specchio. Nessuno di questi mi convince.

"La fortuna di avere un bel fisico e viso delicato, è che qualsiasi cosa ti metti addosso, ti sta bene"controbatte Anna, sorseggiando un bicchiere di succo.

"Su questo devo ragione alle tue amiche tesoro, sei sempre bellissima"mi dice mamma mentre mi aggiusta il vestito.

"Ma nessuno di questi mi piace"dico guardandomi nuovamente allo specchio.

"Provati questo"mamma mi porge un vestito oro.

Sono scettica sul colore, ma il modello non è male.
Lo indosso sotto lo sguardo attento delle mie amiche e aspetto che mia madre mi chiuda la cerniera.
Mi giro verso lo specchio e cavolo, mi piace tantissimo.
La parte davanti è formata da un corpetto dallo scollo profondo che si intreccia sulla schiena.
Il vestito scende morbido sui fianchi ma è molto lungo, ed essendo bassa, si forma uno strascico.
La parte che mi piace di più è lo scollo sulla schiena,profondo ma non volgare.

"Oddio, questo!"esclama Anna battendo le mani.

"Oh si ragazza, sei una bomba"concorda Brianna con sguardo compiaciuto.

Mamma si trattiene dal piangere e a me viene da ridere.

"Sono così fiera di te"mi sussurra mamma all'orecchio, stringendomi in un abbraccio.

"Mamma non è detto che incontrerò il mio compagno, forse neanche esiste"mi demoralizzo un po'.

Per i lupi è più facile capire chi è il proprio compagno, non hanno paura di scegliere la persona sbagliata come può capitare a noi umani.
I lupi si amano incondizionatamente tra di loro, senza se o ma. Lo fanno e basta.
Non trovano illogico marchiare la propria femmina, reclamarla sua, legarsi a lei per il resto della loro vita.

Per gli umani è molto diverso.
Gli uomini non vogliono sposarsi, legarsi ad una persona per sempre. E molto spesso,le persone che si sposano, non si amano veramente.

"Be se non lo troverai, ma lo troverai, potrai goderti la serata"mi consola mia mamma.

L'ho sempre ammirata. È una donna forte ed indipendente, riesce a tener testa a quelle teste calde di mio padre e di Justin, riesce ad essere amorevole ma anche spietata.
È così che voglio essere da grande, penso.

"Jos-"dice qualcuno entrando ma si ferma prima di continuare a parlare.
Mi giro verso la porta e vedo la figura di Justin.

Sentendomi nuda sotto il suo sguardo, mi copro le braccia con le mani, aspettando che dica qualcosa.
I suoi occhi continuano a vagare sulla mia figura e se non conoscessi Justin, penserei che fosse stupito dal vedermi così.

"Oh Justin vieni qui!"lo chiama mamma.

Justin si risveglia dal suo stato di trance e scuote la testa.

"Ero solo venuto a darti i 22 inviti per il ballo" sbotta arrabbiato lasciandoli in malo modo sulla scrivania per poi uscire.

Guardo gli inviti e alzo gli occhi al cielo. È tradizione che chi faccia una festa per trovare il proprio compagno, debba essere accompagnato da qualcuno. Ma non voglio essere accompagnata da nessuno. È il mio compleanno e decido io, non voglio seguire questa tradizione ridicola.

"Certo che la gelosia è di famiglia"commenta Brianna, fissando la porta da dove pochi secondi prima Justin era uscito.

"Non lo dire a me"sbotta mia madre, facendo ridere tutte noi.










"Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Josephine, tanti auguri a teee" sento cantare.

Sbatto gli occhi più volte per capire cosa sta succedendo. La luce della mia camera è accesa e ci sono i miei amici e i miei genitori con palloncini, regali e una torta.

Imbarazzata dalle mie condizioni a prima mattina e allo stesso tempo felice, li guardo mentre si avvicinano a me e mi abbracciano consegnandomi i loro regali.

"La nostra Jo ne fa diciotto"dice Brianna quasi sul punto di piangere.

Forse per questo è la mia migliore amica. È melodrammatica fino all'osso spinale, ma allo stesso tempo non vorresti che fosse diversa.

Mi si butta addosso, schiacciandomi tra il suo corpo e il letto. Rido come una pazza e sento gli altri ridere della goffaggine di Brianna.
Appena si stacca, i miei genitori mi vengono ad abbracciare.

"La mia bambina è una donna"mi sussurra papà all'orecchio, stringendomi a lui.

È sempre stato un padre perfetto. Comprensivo, giocoso e divertente ma sopratutto geloso. Il pensiero che io oggi o in un futuro possa incontrare il mio mate lo rende nervoso.
Non vorrei mai stare nei panni del mio compagno.

Dopo aver abbracciato tutti ed aver aperto i loro regali,mi accorgo che manca qualcuno.

"Dov'è Justin?"chiedo.

"Lui, ehm, è uscito prima, ha detto di farti gli auguri"a rispondermi è mamma, che come sempre cerca di difenderlo in tutti i modi.

Il mio cuore si stringe in una morsa. Quando è stato il suo compleanno io c'ero, sono stata anche presente quando si è presentato alla sua festa con quella sgualdrina di Layla.
Non so perché il pensiero di lui con un'altra mi dia così fastidio, ma so solo che quella sera vederlo sorride ad un'altra fece male.

"Oh.."esclamo delusa.

"Bene adesso tutti fuori, la mia bambina deve essere perfetta stasera"esclama mamma eccitata.

Mi alzo dal letto, mentre guardo tutti andarsene.

"Jo aspetta"mi ferma Tristan. Non avevo neanche notato si fosse fermato sull'uscio della porta.

"Hey Tristan"gli sorrido.

"Hai ricevuto il mio invito per stasera?"mi chiede in imbarazzo, mentre si gratta nervosamente la testa.

Un po' mi dispiace rifiutarlo sempre, è dalle superiori che Tristan ha una cotta per me.
Ma proprio non riesco ad immaginarmi al suo fianco.

"Ehm, si, io...ho deciso che andrò da sola" gli sorrido, sperando non si arrabbi.

"Oh"è molto sorpreso dalle mie parole.
"Che donna emancipata"dice ridendo, ma so che l'ho ferito.

"Hai visto?"gli chiedo ridendo.

Lui annuisce divertito e mi saluta per poi scomparire dietro la porta.
Finalmente rimango da sola, ma l'unica cosa che ho voglia di fare è quella di rimettermi a dormire fra le comode lenzuola del letto.

All'improvviso sento un ticchettio sulla finestra e mi giro di scatto, trovandomi la figura di Joshua.

Esulto felice e gli corro incontro stringendolo fra le mie braccia.

Joshua è un vampiro, ma è la persona più tenera che io conosca. Ci siamo conosciuti dopo che io ero scappata da una discoteca, Justin aveva fatto una scenata di gelosia perché Tristan ballava troppo vicino a me e lui era stato morso da poco.

Ricordo ancora i suoi occhi persi, che cercavano un ancora e poi ha trovato me.

Abbiamo subito fatto amicizia e da due anni a questa parte ci incontriamo per parlare, potrei definirlo il mio migliore amico.

"Ma che ci fai qui? È pericoloso"dico preoccupata, staccandomi dall'abbraccio.

"Potevo mai non venire a fare gli auguri alla mia bellissima amica?"rido e lo abbraccio di nuovo.

MY POSSESSIVE ALPHA 2 |SOSPESA|Where stories live. Discover now