cap.13

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Tony's pov
Sono passati alcuni autunni dal giorno in cui invitai inconsapevolmente l'uomo che  avrebbe distrutto dutto ciò che più amavo.
Quel giorno scorreva come un normale ricordo scandito dalle risate dei miei bambini che crescevano felici.

"Pepper, assolutamente no!"
Le dico riconcorrendola per la casa diretti verso la cucina.
"Tony, non abbiamo altra scelta. Con la Expo che diventa di anno in anno sempre più grande e riunioni sempre più frequenti anche oltre oceano, non abbiamo molte alternative"
"Happy? Lì portiamo con noi?"
"Tesoro non fare così non sarà così difficile, saranno bene"
"Ben e May?"
"Lo sai che prima o poi dovrai accettarlo vero!? Stanno crescendo"
Continuò a convincermi.
"Loro saranno sempre i miei bambini, su questo non c'è dubbio"
Discutiamo fino ad arrivare alla cucina dove iniziamo a preparare la merenda.
"È solo un asilo, cosa c'è da temere"
"È solo un.. asilo"
Ripetei.
"Hai idea di cosa combineranno quei due? Sarà già un miracolo se la scuola non crolli il primo quarto d'ora"
Risposi preparando un frullato di mele e altri frutti.
"Sei preoccupato per la scuola o perché non vuoi lasciarli da soli?"
Chiese lei prendendo dei biscotti.
"Oh ma dai, e poi da quand'è che sei diventata così libera e politica?"
"Sai che prima o poi andranno alle elementari."
"No se gli insegno io"
Mettemmo i piatti a tavola, mentre Pepper mi guardò contrariata.
"Okay scherzo andranno all'elementari ma fino ad allora saranno cresciuti, ora sono troppo piccoli."
"Si divertiranno invece, poi c'è anche il loro amico Jason.. PETER MARK su venite a fare merenda"
Li chiamò e poco dopo dalla porta di casa sbucò un piccolo bambino di tre anni che corse verso di noi.
"Tuo fratello?"
Chiesi.
"L'ho perso"
Rispose Mark sedendosi a tavola.
"Signorino prima a lavarsi le mani"
Lo rimproverò Pepper mentre io mi diressi fuori.
"Okay io recupero il fugiasco nel frattempo, poi parleremo dell'asilo."
Conclusioni uscendo.
Percorsi il giardinetto difronte casa evitando palloni e camioncini sparsi un po' ovunque.
"Benjamin"
Dissi avvicinandomi al castello gonfiabile.
"Benjamin Stark dai non costringermi a entrare lì dentro...ah va bene arrivo"
Non ricevendo alcuna risposta entrai nel gonfiabile cercando quel tenero marmocchio.
"Boom!!"
Urlò Peter saltandomi addosso sulla schiena.
"Oh no! Mi hai preso...o forse no"
Dissi prendendolo di scatto facendolo rimbalzare sul pavimento.
"No solletico"
"No sollecito? D'accordo!"
Ignorando le suppliche di Peter iniziai a fargli il solletico e lui scoppiò a ridere.
"Basta, basta"
"Va bene basta. Però ora vieni a mangiare"
"Ironman!"
Mi venne quasi da ridere, quei bambini praticamente adorano Ironman e rendere felice i miei figli mi fa diventare sempre più felice.
"Va bene allora faccio venire Ironman. Ma tu poi vieni a mangiare."
Usciamo da quel castello e nel giardino piombò un'armatura.
"Papà papà vola vola"
Iniziò ad urlare saltellando.
"Ora andiamo prima a fare merenda, dai vieni Petey"
Dissi offrendogli una mano.
"Ironman?"
"Si lui verrà con noi, ma ora andiamo"
Gli ripetei dolcemente.
"Tu Ironman"
"Esatto piccolo papà è Ironman, per questo devi imparare da subito a non farlo arrabbiare e a non disubbidirgli"
Dissi camminando mano nella mano con Peter.
"Papà Peter può volare?"
"No tesoro, Peter non può volare"
"Perchè?"
"Perchè non sei Ironman"
"Perchè?"
"Perchè così ho deciso"
"Perchè?"
"Okay Petey basta con questo gioco"
Lo presi in braccio e ci dirigiamo verso il tavolo della cucina dove Mark stava già facendo merenda.
"Allora vi siete divertiti a giocare in giardino?"
Domandò Pepper.
"Si, abbiamo costruito un enorme castello con i cubi poi è caduto giù"
Spiegò Mark mangiando dei biscotti.
"Papà ha fatto venire Ironman. Facciamo un giro con Ironman?"
"Si, giro in volo, giro in volo!"
Disse prima Peter seguito poi da Mark che salto in piedi sulla sedia.
"Io ho un idea migliore, e se andiamo a prendere un bel gelato?"
Propose Pepper e i gemelli accettarono di corsa.
"Bene allora chi vuole un gelato mi segua. Su forza gridiamo tutti Gelato!"
Dissi e poco dopo si incominciò a formare un piccolo trenino mosso dal coro Gelato, e camminiamo marciando per tutto il pian terreno.
Peter e Mark corsero verso l'auto mentre io mi fermai a parlare con Pepper.
"Tesoro sai a cosa stavo pensando?"
Le domandai emozionato.
"Cosa hai in mente ora?"
"E se prendiamo un Alpaca?"
"Stai scherzando vero"
Rispose ridendo.
"Oh dai sarà fantastico, e poi i bambini lo adoreranno"
Continuai scherzando.
"Non prenderemo un alpaca, ci sono già tre bambini in questa casa, e poi dove hai intenzione di metterlo"
"Pensavo che potevamo istruirlo e farlo diventare il babysitter di Peter e Mark, come in quel cartone che a loro piace tanto e poi così non avremo più il problema dell'asilo"
"Quello era un cane e non dimenticarti che Peter odia gli alpaca."
"Bhe è il momento che affronti le sue paure no!? Ah, ho capito ti porterò un alpaca quando meno te lo aspetti"
Conclusi ironizzando.
"Ora è meglio andare prima che capiscano come si mette in moto l'auto."
Dissi dandole un bacio.
"Prenderemo un alpaca"
Aggiunsi scherzando sotto voce mentre mi allontanai e Pepper rise. Ha un sorriso meraviglioso, darei tutto per poterlo sempre splendere su di lei.
"Avanti gang del gelato"
Dissi prendendo i due marmocchi e dopo ci dirigiamo verso la gelateria più vicina.
"Bene ragazzi scegliete un gusto"
Disse Pepper mentre Peter e Mark entusiasti si avvicinavano al vetro con dietro mille gusti diversi di gelato.
"Vaniglia e cioccolato"
"Oh ottima scelta Mark, e tu Pete che gusto scegli?"
Chiesi a Peter scompigliandogli i capelli.
"Tutti!"
Esultò saltellando.
"Come tutti!? Non puoi prenderli tutti"
Risposi ironico.
"Cioccolato!"
"Cioccolato, va bene"
Decretai e dopo presi in braccio entrambi i gemelli mentre Pepper prese i gelati e ci spostiamo verso i tavolini, prendendo un bambino a testa li aiutiamo a mangiare il gelato evitando che le magliette vedano più gelato delle loro bocche.
"Bene ora che anche Petey ha finito tutto il gelato pronti per andare al Seatheatre, fanno uno spettacolo per bambini sarà divertente basta che che voi due non decidiate di fare un bel tuffo nell'oceano."
Dissi strapazzando il bambino che avevo sulle gambe e quello alla mia destra.
Dopo ci mettiamo in auto diretto quel acquario che organizza spettacoli sul mare, ai gemelli piacerà sicuramente.
Guidai piano verso il teatro, dannazione odio guidare così piano, ma con due bambini di tre anni sono quasi costretto.
Dopo quaranta minuti di odiose canzoncine per bambini che Mark e Peter adorano e cantano a squarcia gola arriviamo a destinazione. 
A volte mi mancano i momenti di quando erano piccoli e i viaggi erano accompagnati dagli AC/DC e no da dei vermicelli colorati che cantano in coro. 
Da piccoli era facile manipolarli e mettere della musica decente ora invece mi tocca accontentarli.
"Okay siamo arrivati, bambini non scappate e restate nei paraggi non voglio ritrovarvi a nuotare con i delfini."
Dissi mentre ci incamminiamo verso l'ingresso e Pepper prese per mano i gemelli prima che corrano via.


Hola!
Come vi sembra la storia?
Ci vediamo al prossimo capitolo..
~Leo.

Before Peter ParkerWhere stories live. Discover now