cap.11

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Tony's pov
Questa mattina mi sono svegliato molto presto, beh almeno per i miei canoni.
"Uhm che bel profumino."
Dico scendendo le scale e arrivai nella cucina da cui proveniva quel profumo.
"Che cucini di buono a quest'ora?"
Dico arrivando alle spalle di mia moglie e l'abbraccciai posando la testa sulla sua spalla, mentre lei era intenta a mescolare l'impasto in una ciotola.
"Uhm sembra buona"
Dissi volendo allungare un cucchiaio, che avevo appena preso, verso quella ciotola per assaggiare l'impasto al cioccolato.
"Ah! Non ci provare, è per i gemelli"
Rispose dandomi un lieve schiaffo sulla mano e dopo si allontanò per versare il contenuto nel recipiente per metterlo in forno.
"Oh ma dai loro si e io no!? Non hanno nemmeno un an....a ah..."
Risposi voltandomi e rimanendo con la bocca aperta verso la fine e Pepper mi guardò inclinando la testa.
"Giusto."
Riposi, poggiando una mano sul bancone dietro di me.
"Ah Tony sei sempre il solito sbadato, perderesti la testa se solo non fosse attaccata"
Disse sarcastica mentre informava la torta.
"Per questo ci sei tu."
Risposi dopo mi avvicinai a lei.
"Ti ho mai detto che sei bellissima con la farina in faccia"
"Quale farina?"
Disse passandosi una mano sulla guancia.
"Questa!"
Risposi prendendo il sacco di farina quasi finito e una volta stretta a me versai il contenuto. La farina finì dappertutto, su di me su di lei, nei capelli, sul pavimento.
"ANTHONY EDWARD STARK! Questo non dovevi farlo!"
Urlò e dopo mi guardò strano e furiosa.
"Hey no, tesoro aspetta...io ti amo. No non farlo ti prego."
Dissi terrorizzato da lei.
"Diventa maturo e prenditi la responsabilità delle tue azioni"
Rispose con un tono serio mentre mi minacciava.
"Ti prego.... Ti amo"
La supplicai.
"Troppo tardi Stark"
Disse e senza pietà mi versò del cioccolato liquido in testa.
"Ti amo anche io tesoro"
Aggiunse alla fine dandomi un bacio, poi si allontanò.
"Vado a farmi una doccia prima che le pesti si svegliano, tu pulisci tutto e controlla la torta in forno"
Disse con un sorrisetto di vittoria  mentre si allontana.
"Scusami e il discorso di diventare più maturo e prendersi le proprie responsabilità."
Le risposi ironico.
"Tu hai iniziato questa guerra tesoro"
Sorrise e dopo salì al piano di sopra.
Cazzo quanto la amo.
Iniziai a sistemare e pulire tutto.
Presi dei tovaglioli e mi pulii il cioccolato dai capelli, poi liberai i banconi dalla farina.
"Bene J, manda RoboX a pulire il pavimento"
"Certo signore"
Mentre il piccolo dischetto puliva il pavimento tolsi la torta ormai pronta e la posai sul tavolo.
Ora posso andare a fare una doccia pure io, inizio ad essere stanco del cioccolato in testa.
Mentre cammino passando per il salone diretto verso le scale qualcosa mi colpì.
"Ahi"
Esclamai e dopo alzai lo sguardo giusto in tempo per vedere una testolina nascondersi dietro la ringhiera.
"Ma che avete tutti oggi? È per caso la giornata  colpiamo tutti papà? No perché mi sembra che oggi c'è già un altro evento in programma"
Parlai mentre salgo le scale.
"Oh bene guarda qui chi c'è. Beccato in fragrante direi"
Dissi avvicinandosi al bambino che con aria colpevole aspettava seduto.
"Piccolino credo che questo sia tuo"
Mi abbassai e gli passai la macchina che poco prima aveva appena fatto un volo dal piano di sopra.
La agitai davanti ai suoi occhi ma a distanza in modo che non riuscisse a prenderla.
"Dai Petey, puoi prenderla. Ci riesci"
Lo incitai ma lui rimanendo seduto allungava le mani in vano, poi iniziò a piangere lievemente.
"No no piccolo, non puoi piangere il giorno del tuo compleanno. Dai vieni ora papà ti fa vedere che puoi prenderla"
Dissi facendolo alzare in piedi e lo abbracciai.
Dopo tenendolo stretto gli porsi la macchinina tenendola di poco sopra di lui.
"Ecco bravo, non è stato tanto difficile, uhm!"
Abbassai lo sguardo verso il mio bambino che stava in piedi a passarsi la macchinina tra le mani.
"Che dici piccolo, ti piace eh!? Se farai il bravo papà ti porterà a guidare quest'auto a grandezza naturale"
Gli lasciai un bacio tra i capelli e dopo mi alzai.
"Dai vieni torniamo a letto, è ancora presto per te"
Gli allungai la mano e lui dopo un po' la afferrò e lo portai verso il suo lettino, anche se in realtà è ancora la culla ma con la spalliera leggermente più bassa.
"Ecco qua, ora ci mettiamo a letto e dormi ancora un po'."
Lo feci sedere sul letto e lo sistemai sotto il lenzuolo.
"Ma come è bravo il mio bambino, ora dai a papà la macchinina, così puoi fare la nanna!"
Gli dissi piano per non svegliare Mark che dormiva nel lettino dietro di noi.
Peter scosse la testa.
"Dai piccolo devi riposare ancora un po', se no poi ti addormentati nel bel mezzo della festa"
Gli presi il giochino e gli passai il suo peluche preferito.
"Vedi anche Orso vuole fare un riposino... Orso qui abbiamo un problema, vedi Peter non vuole fare il riposino"
Dissi parlando all'orso di peluche.
"Oh no, io sono stanco, Peter vuoi farmi compagnia?"
Dico facendo parlare l'orso.
"Ecco vedi Petey, Orso è stanco, vedi lui ora si mette qui accanto a te e insieme fate la nanna"
Sistemo l'orso accanto a Peter e lui lo strinse a se, e socchiuse gli occhi. Effettivamente per loro due era veramente troppo presto.
Gli accarezzai delicatamente la testolina scompigliandogli i capelli. Mettere a letto quelle due pesti è la parte migliore della mia vita, vedere i due diavoletti trasformati in due piccoli angeli in un secondo è un vero miracolo.
"Dada"
Disse Peter stringendo ancora di più il suo peluche.
No okay stavolta ho sentito bene.
"Aspetta Petey cosa hai detto?"
Gli chiedi spostando il peluche che gli copriva la faccia.
"Neh piccolo cosa hai detto?"
Mi avvicinai di poco a lettino rimanendo accovacciato a terra e gli toccai il nasino, Peter aprì subito gli occhi.
"Papà!"
Disse allungando una mano verso di me.
Oh cazzo.
"Merda"
Sussurrai cadendo all'indietro totalmente sconvolto.
Peter si alzò sedendosi sul letto e iniziò a ridacchiare per la mia reazione.
Vederlo camminare era un conto ma sentirgli dire quelle parole per la prima volta è stato un pieno colpo di gioia dritto al cuore.
"Ahm PEPPER!"
Urlai ma non troppo, chiamando la mia amata madre dei miei figli.
"Tony, è successo qualcosa?"
Chiede mentre si avvicina alla stanza in tutta fretta.
"Che succede qui?"
Domanda entrando nella camera.
"Lu..lui ha appena parlato"
Dico indicando il bambino che ignaro stava seduto sul letto giocherellando con le coperte.
"Cosa! No me lo sono perso"
Disse avvicinandosi e dopo si sedette sul lettino.
"Tranquilla c'è ancora Mark e poi deve ancora dire mamma"
Le dissi.
"Oh quindi ha rimasto il meglio per ultimo"
Rispose scherzando.
"Hey che vorresti dire, io sono l'uomo più famigerato e intelligente del mondo intero"
"Grandi parole da chi ha i capelli con tracce di cioccolato"
Disse e dopo iniziamo entrambi a ridere.
"Dai vai a farti una doccia mentre io penso a loro due"
Aggiunse. Io mi alzai per andare a lavarmi, ma prima le dico.
"Ah non vuole fare il riposino"
Dissi prima di uscire.
"Oh, quindi questo birbante non vuole dormire"
Disse Pepper, io dal corridoio sentii solo delle risate a seguire.
Mi feci la doccia e tornai da loro.
Mi appoggiai allo stipite della porta e guardai la scena con gioia.
"Oh Pete guarda un po', qui c'è qualcuno che non si sveglia. Mi dai una mano tu a svegliare tuo fratello?"
Disse Pepper facendo il solletico a Mark che però fingeva di continuare a dormire. Beh ormai è giunta quasi l'ora della sveglia.
Peter scese dal letto e raggiunse il fratello arrampicandosi con l'aiuto di Pepper per salire sul letto, dopodiché si buttò delicatamente sul Mark e lo abbracciò.
"Fate largo dilettanti ora arriva il professionista"
Dico scherzando avvicinandomi a loro.
Dopo presi in braccio Mark e lo girai per qualche secondo a testa in giù. Questo lo fece ridere e anche molto, si divertì così tanto che anche Peter si avvicinò per essere preso in braccio e lo feci.
"Attenzione, mayday mayday qui stiamo precipitando ripeto siamo precipitando"
Dissi tenendoli entrambi ben stretti e dopo mi lasciai cadere delicatamente sul letto.
"Siamo precipitati, ripeto siamo precipitati. Purtroppo non c'è nessun superstite."
I gemelli si divertono molto e nella stanza risuonano le risate di tutti.
"Hey tu non puoi alzarti, ho detto nessun superstite."
Dissi ironico a Peter che si era alzato in piedi e iniziò a scendere dal letto mentre Mark era ancora steso accanto a me.
"Qui entra in soccorso l'operazione mamma. Allora Peter visto che sei l'unico sopravvissuto doppia torta per te."
Disse ironica Pepper che tenendo Peter per mano si avviarono fuori.
"Hai sentito Mark? Qui mangiano doppia razione senza di noi. Dobbiamo fare qualcosa, qualche idea!?"
Dico mettendomi seduto e guardo il bellissimo bambino alla mia destra. Poi guardai bene il pigiamino che indossava.
"Okay io ho un'idea. Voliamo in cucina e arriviamo prima di loro. Su ora fai come fa papà quando vola con la sua armatura"
Gli dissi notando che sul suo pigiama c'era il disegno dell'armatura di Ironman, sembra quasi un costume per come è disegnato bene.
Mark cercando di imitarmi si mise in piedi e cerco di fare il rumore dei propulsori in volo.
"Bene ora sei perfetto"
Gli dico e in fine lo prendo in braccio tenendolo come se stesse volando con una delle mie armature.
Dato che Peter ci mette un po' a scendere le scale da solo e Pepper era giustamente al suo fianco ad aiutarlo riuscimmo a sorpassare tutti molto facilmente.
"Salve newyorkesi, qui è Ironman e Iron baby che vi parlano, stiamo andando alla velocità della luce diretti verso la torta."
Dissi mentre scendevamo le scale.
Poi una volta scesi giù misi Mark nel suo seggiolone e aspettammo l'arrivo di Peter e Pepper.
"Siete in ritardo, dovrete farvi perdonare"
Dico ironicamente mentre prendo Peter per farlo sedere anche a lui nel seggiolone.
"Sei tu che hai imbrogliato, Tony"
Rispose scherzando Pepper e dopo mi diede un bacio.
"Papà"
Disse invece Peter appena si sistemò seduto.
Lo guardai dritto negli occhi e non potetti fare a meno di sorridere. Il mio bambino ha imparato a parlare e a dire il mio nome. È una sensazione difficile da esprimere.
"Okay tu sei perdonato e avrai diritto alla doppia torta."
Gli dissi, dopo aiutai Pepper a preparare la colazione per i gemelli, preparando i biberon con il latte mentre lei preparava i piatti con la salsa di mele.
Questa giornata si preannuncia lunga, e io ancora non posso credere che è già passato un anno da quando queste due piccole pesti sono venute a migliorare la mia vita...


Hola!
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Ci vediamo al prossimo episodio..
~Leo.

Before Peter ParkerWhere stories live. Discover now