cap.6

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Tony's pov
Sono passati finalmente quei giorni che separavano me e Pepper dal portare a casa i gemelli
Stiamo in macchina Pepper è seduta dietro circondata da due seggiolini dove due piccoli bambini riposavano.
"È incredibile, è rimasto sveglio per tutto il viaggio?"
Dico quando una volta parcheggiata l'auto mi giro verso di loro e vedo uno dei due sveglio e che si guardava intorno, rimanendo sorpreso che non stia dormendo come è usuale fare i bambini di questa età.
"Evidentemente voleva vedere come è fatto il mondo"
Rispose Pepper con un sorriso, senza dare troppo peso alla cosa, forse sono solo io che lo trovo strano, d'altronde non so ancora molto sui bambini forse è solo una cosa normale.
Dopotutto non è detto che sia per forza uno di quei bambini prodigio.
Mi tolsi quel pensiero dalla testa e scesi dall'auto prendendo in braccio il bebè.
Questi piccoli avranno una vita normale, e se anche fossero speciali non permetterò che qualcuno usi la loro intelligenza per i propri fini.
Cullai Peter tra le braccia e condussi tutti verso la camera dei due bambini.
Seconda sorpresa per Pepper.
"Bene Pepper pronta a vedere la stanza?"
Dissi aprendo lentamente la porta cercando di non svegliare i due bambini che tenevamo in braccio, poi accesi la luce.
"Oh Tony ma è stupenda"
Disse veramente colpita mentre entriamo nella stanza dalle pareti celesti e con qualche piccolo disegno di qualche atomo di colore verde acqua.
"Come hai fatto a farlo tutto da solo?"
Mi chiese sistemando Mark nella sua culla e io feci lo stesso con Peter.
"Beh diciamo che Happy e Dum-e mi hanno dato una mano"
"Comunque sia sei stato fantastico"
Rispose dandomi un bacio.
Dopo scendemmo giù e ci sediamo sul divano per riposarci giusto quei cinque minuti, ma niente appena provai a sfiorare il tessuto di quei comodi cuscini sentiamo piangere non uno ma bene due volte.
"Avranno fame"
Rispose d'istinto e si alzò precipitandosi dai bambini, io la seguii poco dopo.
"Allora devo ordinare cheeseburger per tutti"
Dico appoggiando un braccio teso sullo stipide della porta.
"Eh no, credo che ci tocchi cambiarli"
Disse Pepper prendendo dei pannolini e dei body dal mobile, mentre io feci una faccia tra il terrore e lo schifo.
"Non fare quella faccia Tony. Tu mi aiuterai a cambiarli, e bene che ti abitui perché ne avrai per i prossimi due anni."
Rispose sarcastica e prese in braccio un bambino.
Io armatomi di bebè seguii Pepper in bagno per superare quel primo step da genitore.
Dai Tony quanto potrà essere mai difficile, dobbiamo solo cambiare un pannolino e fare un bagnetto, non è poi la fine del mondo no!?
Continuai a ripetermi mentre la preoccupazione di fare qualcosa di sbagliato ai quei due angeli cresceva forte.
Mentre Pepper preparava la vasca io avevo l'arduo compito di non fare cadere Peter e Mark dal fasciatoio, tenerli calmi e cercare di non farli piangere così presi uno di quei pupazzi a forma di sonaglio e lo scossi davanti ai loro occhi.
"Hey piccolo guarda qui cos'ho. Dai su che ora ci facciamo un bel bagnetto"
Dissi rivolgendomi a Mark che non la smetteva di piangere, feci pure delle facce buffe per cercare di farlo ridere ma niente.
"Uf io ci rinuncio"
Stremato lasciai andare il sonaglio sul fasciatoio.
"Bene qui è tutto pronto, allora chi è il primo ad immergersi?"
Disse Pepper avvicinandosi, io le diedi un bacio e poi dissi.
"Prendi Peter io cerco di calmare l'altro."
Risposi e mentre Pepper faceva il bagnetto a un gemello io fuori cercavo di calmare mio figlio girando per tutta casa.
"Bene vogliamo leggere un libro?"
Ma alla mia domanda risposero altre urla.
"Va bene, va bene, facciamo un giretto?"
Altri pianti.
"Okay ho capito, ti porto nel laboratorio di papà, ma mi raccomando non toccare niente"
Così scesi giù, non so nemmeno perchè stavo portando il mio tesoro nel primo posto in qui potesse farsi male, ma forse li troverò qualcosa per tenerlo tranquillo.
"Bene piccolo urlatore ora facciamo sparire questo faccino triste"
Stringo bene Mark a me e lo porto vicino ad un armatura.
"Jarvis aziona l'armatura"
Dissi e subito il mio AI mise in moto tutto. L'armatura si illuminò e secondo i miei comandi eseguì alcuni movimenti.
Nel frattempo mentre l'armatura faceva il suo "Show" Mark si silenziò di colpo, colpito da quella che per lui era una cosa nuova e la osservò per qualche secondo poi girò la testa verso il mio petto e iniziò a piangere spaventato. Certo era plausibile che si spaventasse, ma cos'ho per la testa??
"Piccolo, calma non avere paura"
Gli dissi all'orecchio, piano piano si calmò e osservò curioso l'uomo di ferro difronte a lui.
"Bravo così piccolo, lui non ti farà male"
Ripetei e finalmente si calmò.
"Signor Stark una chiamata in arrivo da Nick Fury"
Disse la voce virtuale e poco dopo sul mio computer si accese la video chiamata.
"Fury ti ho già detto di non voler far parte della tua boyband segreta"
Dissi appena ci fu il collegamento.
"Stark, prima di tutto congratulazioni per la tua promozione."
Rispose guardando il bambino che avevo tra le braccia.
"Immagino che non ha chiamato solo per questo vero!?"
"Ci serve una mano. Ha presente quel omone verde che qualche mese fa ha distrutto quella cittadina su a nordovest!? Abbiamo perso le sue tracce, devi rintracciarlo per noi"
Spiegò il direttore.
"Oh non può farlo l'agente Romanoff? Oppure è troppo occupata a fingersi una segretaria nell'ufficio di qualcun altro?"
Risposi con ironia.
"Romanoff è fuori in missione con un altro agente tu sei l'unico che può rintracciare il dottor Banner"
"Va bene le farò sapere"
Conclusi e dopo la nostra allega chiacchierata terminò.
Bene le cose stanno così, qualche anno fa dei terroristi mi rapirono sono diventato Ironman, il congegno che ho nel petto mi ha quasi ucciso, ho conosciuto una spia russa super sexy e Capitan Harlock mi ha proposto di formare un gruppo di protettori della terra e per finire qualche mese fa uno scienziato per simulare un siero creato nel 1945 è finito con il diventare un enorme mostro verde e ora sono padre. Fantastico dovrò trovare questo bestione e cercare di non morire durante, a volte vorrei che questo gruppo di eroi fosse già formato, almeno così non sarei da solo a dover pensare a tutto questo. 
"Tony? Tony sei qui!?"
Sentii la voce di Pepper provenire dalle scale e poco dopo scese giù tenendo in braccio Peter fresco di bagnetto.
"Oh bene siete qui. Allora vuoi provarci tu o scegli lo scambio di bambino?"
Mi propose Pepper. Ci pensai bene, in effetti visto che sono ancora piccoli non potevamo fagli un normale bagnetto visto che la cicatrice del cordone è ancora abbastanza fresca, e quindi bisognava fare molta attenzione e già solo al pensiero mi veniva l'ansia di sbagliare.
"Credo che  Peter vuole vedere Ironman"
Risposi scherzando e Pepper che mi conosce bene già aveva intuito la mia risposta prima di pormi la domanda e così ci scambiamo i due piccoli. 
"Hey Petey, allora ti sei divertito a fare il bagnetto?"
Dissi a quel piccolo ometto che tenevo tra le braccia mentre gli feci lievemente il solletico sul suo pancino e lui iniziò a ridere, poi mi accorsi del body che indossava.
"I am Iron kid" 
C'era scritto e lì risi. 
"È vero piccolo, tu sei Iron kid, il mio bambino."
Poi posai Peter nel suo seggiolino portatile che era appoggiato sulla scrivania, e andai a pulire il suo ciuccio che era caduto mentre rideva. 
Per fortuna giù nel mio laboratorio c'è una specie di piccola cucina, per quando ho bisogno di qualcosa mentre lavoro e quindi potei lavarlo lì e tenere d'occhio Peter allo stesso tempo. 
Ed è qui che notai qualcosa di strano. 
Peter non sembrava spaventato dall'armatura che era vicino a lui, anzi la guardava esterrefatto e cercava di prenderla tra le sue manine.
"Che c'è Pete ti piace?"
Gli dissi mentre mi avvicinai, lo presi in braccio dandogli il suo ciuccio e lo avvicinai all'armatura.
"Forse un giorno avrai l'occasione di Non farci un giro, sono troppo pericolose per te cucciolo, ma visto che ti piacciono per ora puoi giocarci un po' e ne costruirai una se vorrai."
Mentre facevo il mio discorso di cui Peter sicuramente non avrà capito nulla vidi Peter guardare quella creazione con stupore e una strana luce negli occhi.
"Nah è impossibile..."
Dissi mentre girai quel bambino in modo da poterlo fissare bene negli occhi, tenendolo per il torace.
"Sei troppo piccolo per capire queste cose eppure già ne sei affascinato. Di un po' ragazzino devo iniziare a preoccuparmi!?"
Gli dissi sapendo che non potrà rispondermi, poi sentii una notifica dell'interfono.
"Tony porta su Peter è l'ora della pappa"
Disse la donna che amo dal piano di sopra. Risposi all'interfono e salii su con Peter.
È incredibile neanche camminano e già queste due piccole polpette mi fanno preoccupare. 
 


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Ci vediamo al prossimo episodio.
~Leo.

Before Peter ParkerWhere stories live. Discover now