19. Come la nicotina

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Tenni la mano di Yixing per tutto il tempo passato in aeroporto, lo sguardo basso e fisso sulle vans nere un po' rovinate che mi ostinavo a tenere come prima scelta sotto ogni outfit. Le aveva indicate Chanyeol poco prima che acquistassi l'ennesimo paio di converse e decisi di accontentarlo. Si offese così tanto quando la pioggia lavò via il cuoricino sorridente che aveva disegnato sulla gomma bianca con la biro durante una lezione noiosa.
"Baekhyunnie, tieni."
Kyungsoo interruppe il mio flusso di pensieri, poggiandomi una mano sulla spalla e guardandomi attentamente mentre mi porgeva una barretta di cioccolato. Kyungsoo non era il tipo di persona che ti chiedeva come stessi e ti ascoltava e consolava per ore. Era, piuttosto, il tipo di persona che sapeva esattamente cosa darti da mangiare quando sapeva che eri giù di morale. Kyungsoo era stato occupato per un po' a sua volta, ma eccolo qui con una barretta di cioccolato per me ed uno zainetto colmo fino all'orlo con gli snack preferiti di Jongin. Kyungsoo e Jongin erano diventati, lentamente, inseparabili: di cattivo umore in assenza dell'altro, costantemente insieme, seduti vicini ovunque, sempre a ridere di qualcosa come se avessero un vocabolario a parte. Mi ricordavano tanto il rapporto che io e Chanyeol avevamo prima che lui scomparisse nel nulla per fare da autista ad una delle donne più affascinanti e di successo del paese.
Presi la barretta, sorridendo debolmente prima di aprirla e portarla alle labbra mentre Kyungsoo tornava nel piccolo mondo i cui abitanti erano lui e Jongin.
"Ho parlato con il manager riguardo il fanservice, dice che alle fan piace quando lo fai tu con gli altri membri, sembra più vero visto che sei naturalmente più affettuoso. Oggi toccava a me e Sehun ma a lui avrei dovuto dirlo io e ho preferito evitare per via di Luhannie. Che ne pensi?"
Yixing si fermò accanto al van, scrutandomi con un'espressione corrucciata prima di pulirmi l'angolo delle labbra con il pollice libero.
"Pef me fa bene."
Risposi prima di deglutire, causando una lieve risata da parte del cinese.
"Yixing... tu... non hai davvero intenzione di litigare con lui, vero?"
Lui sospirò, poggiando la schiena contro la vettura e guardando nel vuoto. Era strano vederlo così. Lui che era sempre dolce con tutti, aveva sempre una parola gentile da rivolgere a chiunque e chiedeva scusa quando gli veniva calpestato un piede ora era ad un passo dal prendere a pugni quello che era diventato un fratello. E tutto per colpa mia.
"Baekhyunnie, tu sai che tutta la mia famiglia è qui in Cina, no?"
Annuii, ricordando le lacrime che gli si formavano negli occhi ogni volta che si soffermava sulla lontananza dalla famiglia.
"In Corea non ho nessuno da cui andare quando vinciamo un premio e voglio festeggiare. Non ho nessuno da andare a trovare nelle ore libere. Non ho nessuno a consolarmi quando tutto diventa troppo. Però ho te e Luhan. Siete tutto quello che ho, capisci? Io e te siamo migliori amici dai tempi dei provini e Luhan ha passato le stesse cose che ho passato io, stando lontano da casa. Certo gli altri hanno un posto speciale per me ma siamo sempre stati noi tre, dall'inizio. Ho solo voi da amare per la maggior parte del mio tempo."
Stavolta non furono i suoi occhi ad essere appannati dalle lacrime ma i miei. Spesso dimenticavo quanto effettivamente fossimo importanti per lui.
Yixing sorrise appena, abbracciandomi e stampandomi un lungo bacio sulla fronte.
"Non piangere, su. Allarmerai Luhan che è a qualche metro da qui a fare la corte a Sehun."
"Xingie, non so cosa farei senza di te."
Gli sorrisi dolcemente, accarezzandogli una guancia. La lontananza da Chanyeol era straziante ma almeno avevo Yixing, Luhan e i ragazzi con me.

Arrivati allo studio in cui dovevamo registrare la puntata del programma a cui eravamo stati invitati iniziai a sudare freddo. Mi guardai intorno più e più volte prima di riconoscere in lontananza una figura estremamente familiare. Incollato al cellulare e poggiato contro la parete, già vestito e truccato c'era Chanyeol. I capellli non più neri ma tinti di un intenso rosso si abbinavano perfettamente con la tonalità che ero sicuro avevano ormai assunto le mie guance. Ripose il cellulare non appena ci vide arrivare e non mi degnò di uno sguardo. Neanche per sbaglio si girò verso di me.
"Yixing, va tutto bene." mi ritrovai a mormorare quando la presa di quest'ultimo sulla mia mano si intensificò. Sorrisi appena, lasciandogli la mano e facendo qualche passo in avanti. Chanyeol si decise a guardarmi ed io schiusi le labbra, ancora indeciso su cosa dirgli.
Come hai potuto?
Cos'hai da dire?
Cosa ho fatto per meritarmelo?
Mi odi ora?
Dimmi che è solo uno scherzo di pessimo gusto, ti prego.
"Byun Baekhyun, tocca a te. Capelli e make-up. Siamo a corto di personale oggi e dobbiamo sbrigarci."
Una ragazza del nostro staff poggiò una mano sulla mia spalla, tirandomi leggermente.
Sospirai, abbassando lo sguardo e seguendola sotto lo sguardo indecifrabile di Chanyeol.
Cosa gli avrei detto, in ogni caso? Ti prego amami?

Il trucco riuscì a far sembrare i miei occhi meno gonfi e rossi e le mie occhiaie quasi inesistenti e non appena ebbero finito con me uscii dal camerino per cercare Chanyeol: non mi importava neanche il fatto di non sapere cosa gli avrei detto, avevo solo bisogno di vederlo. Avevo continuamente bisogno di vederlo. Poteva stare con chiunque, poteva fare di me ciò che più desiderava a patto che potessi vederlo. Era come la nicotina. Ero cosciente di quanto fosse tossica ma ne sentivo la mancanza sotto la pelle. Sentivo l'impulso di stare in sua presenza, di venire soggiogato dalla sua essenza.
Chanyeol era la mia marca preferita di sigarette e non avevo ancora intenzione di smettere di fumare.

Non lo trovai da nessuna parte. Era come svanito.

Quando prendemmo posto sul set riapparve, lanciando un'occhiata alla mano che Yixing teneva sul mio fianco e sedendosi il più lontano possibile da me prima di chiacchierare amabilmente con la conduttrice.
Possiamo giocare in due, Park Chanyeol.

Il programma iniziò e tra giochi ed esibizioni non persi mai l'occasione di attaccarmi ad Yixing. Con lui fare fanservice veniva naturale: eravamo sempre stati molto uniti e non l'avevamo mai nascosto.
Il pubblico presente impazziva ad ogni minima interazione tra noi due e persero totalmente la testa quando ricreammo per scherzo le scene dei film romantici più famosi ed Yixing ed io interpretammo la scena più sensuale di Ghost, estremamente incollati l'uno all'altro e con tanto di vaso e brevissimo bacio a stampo finale.
Tenni d'occhio Chanyeol per la durata intera dell'episodio ma non cambiò espressione neanche una volta, il che mi spinse a spingermi ancora di più con Yixing. Dovevo ottenere una reazione. Almeno una per capire che gli importava almeno un po'.
Mi accomodai sulle sue gambe, eliminato dal gioco a cui stavano partecipando ancora alcuni di loro e poggiai la testa contro la sua, socchiudendo gli occhi per qualche istante. Per tutta risposta Yixing mi baciò ripetutamente la guancia mentre guardavo Chanyeol attentamente. Ricambiò lo sguardo di sfuggita, alzando un sopracciglio e tornando al suo gioco.

Concludemmo l'episodio con un'esibizione e Chanyeol se ne andò non appena si spensero le telecamere.
Ovviamente.
Dovevo fare qualcosa, a costo di comprare un altro biglietto pur di seguirlo e stare con lui per un attimo.
"Baekhyun?"
Yixing notò il mio stato di profondo stress e tutti i ragazzi si girarono verso di me, guardandomi con aria interrogativa. Guardai la porta, fissando l'auto in cui Chanyeol era entrato sfrecciare via.
"I-io... mi dispiace."
Corsi fuori, superando le guardie del corpo che ci aspettavano all'entrata e travolgendo qualche malcapitato sul marciapiede, i polmoni in fiamme mentre seguivo la direzione in cui era scomparsa l'auto. Il cellulare squillava di continuo e sentivo il forte vento gelido spingermi le gocce di sudore giù per il collo. Entrai in aeroporto tremando, più che consapevole di avere indosso niente più che una leggera camicia e di non avere con me nessuno ad allontanare le fan che erano al corrente del nostro imminente arrivo.
Finalmente lo vidi, in fila per imbarcarsi, accanto a lui la guardia del corpo.
Smisi di pensare razionalmente e mi avvicinai alla fila, fermato prontamente da uno dei lavoratori.
"Mi dispiace, non può accedere a questa parte senza biglietto."
Chanyeol si allontanava man mano che la fila progrediva e non avevo la minima idea di cosa fare.
Se mi fossi allontanato per acquistare un biglietto l'avrei perso di vista sicuramente.
"Yah Park Chanyeol!"
La mia voce, più alta del previsto, attirò non solo il diretto interessato che si girò verso di me con un'espressione confusa ma anche le fan che corsero nella mia direzione, circondandomi ed iniziando a scattare foto su foto.
Chanyeol mi guardò finalmente negli occhi con aria quasi irritata, girandosi nuovamente e salendo sull'aereo, sollecitato dall'assistente di volo.
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime mentre cercavo di liberarmi dalla gabbia di persone urlanti in cui ero bloccato.
Perché sei andato via, Chanyeol? Perché di nuovo?


Sembrò passare un'eternità prima che una delle guardie del corpo si facesse spazio tra la folla e mi aiutasse a raggiungere gli altri che erano arrivati da poco in aeroporto.
Trattenni le lacrime finché non fummo sull'aereo, ignorando ogni domanda ed ogni affermazione, lasciandole cadere liberamente una volta preso posto accanto a Luhan, che mi strinse a sé senza proferire parola, accarezzandomi piano la schiena e zittendo chiunque cercasse di parlare con me.
Non avevo le forze di parlare.
Non dopo aver visto Chanyeol voltarmi le spalle un'altra volta.










Soffriamo collettivamente, su.

Chanbaek Is The WayWhere stories live. Discover now