la povera Sarah

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Davanti a noi si presentava qualcosa che non ci saremmo mai aspettate, neanche in quella situazione.

Sarah non era in circolazione, ma al suo posto c'erano bicchieri rottin salone, vetri d'appertutto, foto strappate, sedie ribaltate, vestiti per terra, cibo perfino sul soffitto e puzza di qualcosa andato a male. Tutte le finestre erano spalancate e le luci spente.

Ci facciamo strada spostando i vari indumenti e oggetti che stavano disordinati sul pavimento sporco.

Guardo le ragazze con aria preoccupata, iniziamo a chiamare Sarah ma non riusciamo a trovarla, dopo aveva perquisito la casa di sarah non c'era traccia, Ma lei doveva essere lì, ci aveva aperto al campanello. Così ci sediamo sul suo letto in silenzio, quando sentiamo dei singhiozzi strozzati. Provenivano da sotto al letto. Lentamente Ashley si piega e guarda sotto al letto.

Una sarah pallida con due occhi rossi e gonfi dal pianto stava lì tremante sotto al suo letto.

Appena vede Ashley sembra essersi accorta della nostra presenza ed esce dal suo "nascondiglio"

Ci guardiamo per qualche secondo e lei si butta tra le nostre braccia, mi faceva così tenerezza, Lessy era la sua migliore amica dall'asilo, deve essere davvero dura per lei

Poco dopo si addormenta nelle braccia di Mackenzie. Lei ci guarda con uno sguardo interrogativo

"Che ne dite se la lasciamo riposare e mettiamo un po' in ordine questa casa?" Le ragazze annuiscono e lasciamo Sarah nel suo letto, chiudendo la porta.

"Ma i suoi genitori? Quando tornano e la vedono così?"

Siamo tutte dispiaciute per Lessy e Sarah, mi si rompe il cuore a vederla così.

"Intanto iniziamo a riordinare, così non si dovranno preoccupare anche della casa?"

INiziamo a raccogliere tutti i vetri e pezzi di oggetti rotti e metterli in una borsona che avremmo poi buttato. I vestiti sembravano quasi tutti puliti, così li abbiamo lasciati piegati sul tavolino in salone, abbiamo rimesso a posto il tavolo e le sedie, buttato il cibo andato a male e salvato quei pochi piatti che erano rimasti intatti.

Circa un' ora dopo stavamo passando l'aspirapolvere quando Sarah fa la sua entrata nel salone, le sorridiamo caldamente. Ci sorride di rimando, nostalgica.

"Grazie ragazze, non saprei come fare senza di voi" La rassicuriamo con parole buone e poco dopo la casa era di nuovo in ordine.

Ci buttiamo tutte tre sul divano accanto a Sarah che stava silenziosa.

Nessuna parlava, non volevamo tirare fuori l'argomento, però sapevamo che sarebbe successo, e così succede.

"Non so chi le abbia venduto la droga ragazze, qualche volta lei si sballava ma non era mai niente di serio" Inizia Sarah tirando su con il naso e stringendo le ginocchia al petto

"io non ero con lei in quel momento e non me lo perdonerò mai" Qualche lacrima veloce le attraversa il viso.

" Non hai nessuna colpa Sarah, non potevi saperlo, non farti nessuna colpa, ti prego"

" E non sei obbligata assolutamente a parlarne"

Sarah annuisce titubante e in quel momento sentiamo un cellulare squillare, poi sarah si alza e va verso la cucina. La seguiamo con lo sguardo e la vediamo ritornare con il suo cellulare all'orecchio

"Ok vi aspetto" bisbigliava con voce rotta al cellulare.

" i miei genitori stanno tornando a casa" Annuncia lei

Le sorridiamo con un espressione rassicurante e ci alziamo stringendola in un caldo abbraccio

"Grazie ragazze, grazie" LA stringiamo più forte e la rassicuriamo ancora una volta che per lei ci siamo sempre. In quel momento la porta di casa si apre, rivelando Mark e Lily, i genitori di Sarah. Avevano un espressione triste e si notava che Lily aveva pianto.

SOLO QUANDO SEI UBRIACAOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz