sandwich

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L'ora di pranzo era una delle più attese.

Si usciva finalmente dalle proprie classi, si potevano sgranchire le gambe, si incontravano i compagni più grandi e si poteva ridere e scherzare allegramente.

Tutti adoravano quei minuti di pura libertà.

Tutti tranne Jimin, ovviamente.

Era l'unico ad odiare quel momento della giornata. Il suo "luogo sicuro" era la classe, lì non poteva essere toccato, lì il professore era sempre nei paraggi e nessuno si azzardava a toccarlo o parlarci.

A pranzo però era scoperto.

Sedeva sempre solo, nel tavolo in fondo alla stanza, nell'angolino vicino all'uscita di sicurezza.

Aveva un tavolo tutto per lui, fortunato no?

Nessuno lo degnava di uno sguardo, se non quando Seunghyeon e i suoi amici si avvicinavano a lui per poterlo importunare un po'.

Per questo, Martedì e Sabato, quando non aveva nessuna attività pomeridiana, non ci pensava due volte a tornare a casa per mangiare.

-Posso sedermi?- chiese una voce che a Jimin sembrò familiare, facendogli alzare di scatto lo sguardo dal suo pranzo, preparato in casa dalla madre.

Con il sorriso rettangolare e il vassoio in mano il ragazzo che gli aveva rivolto la parola il giorno prima era in piedi davanti a lui, aspettando una risposta da parte di Jimin, che lo guardava sconcertato.

Non lo capiva che doveva stargli alla larga?

-A-ancora tu?- chiese leggermente agitato, lanciando uno sguardo al tavolo di Seunghyeon, notando che stava fissando la scena da lontano -Vattene, ti stanno guardando.- tornò a guardarlo, deglutendo appena.

-Non mi interessa.- alzò le spalle Taehyung, completamente impassibile a tutto quello -Quindi? Posso sedermi o no?- insistette inarcando un sopracciglio, senza togliere il sorriso dalla faccia.

-Non ti sei fatto degli amici?- domandò quasi esasperato Jimin, non voleva avercelo sulla coscienza -Compagni di classe o altro?- chiese speranzoso.

-Io e te abbiamo qualche corso insieme, e ho visto che fai teatro, sono andato a segnarmici ieri.- rispose vittorioso Taehyung, essendo riuscito a rigirare la frittata.

Jimin si passò una mano tra i capelli, balbettando qualcosa imbarazzato.

Non faceva mai caso a ciò che succedeva in classe, ascoltava il professore, prendeva appunti e parlava solo se interpellato, non alzava mai la testa dal banco.

-Ti prego- lo guardò supplicante -Sto bene da solo, lasciami stare, non- non fare cose di cui poi ti pentirai- tornò a guardare il riso, prendendo le bacchette in mano, sperando che finalmente il ragazzo lo lasciasse solo.

-Ha ragione sai?- domandò una terza voce, per niente gradita.

Seunghyeon era arrivato al fianco di Taehyung, appoggiando un braccio attorno alle sue spalle, ghignando.

Le bacchette di metallo caddero dalle mani di Jimin, provocando un rumore sordo nella mensa, ora completamente in silenzio per poter seguire quella cosa assolutamente nuova, alcuni chiedendosi chi fosse quello sprovveduto che insisteva tanto per diventare amico di Jimin.

Taehyung si girò verso di lui, scansandosi dal suo tocco, guardandolo con un misto di ribrezzo e rabbia.

-Sei tu il bulletto che lo tormenta?- chiese indicando Jimin, nonostante la risposta fosse più che chiara fin da subito.

-"Bulletto"- ripeté divertito Seunghyeon, alzando gli occhi al cielo -Faccio solo quello che va fatto e che nessuno ha il coraggio di fare- continuò alzando le spalle disinteressato.

Jimin si fece più piccolo nel suo posto, sentendolo muoversi e sedere affianco a lui, prendendo in mano il contenitore del riso.

-La mammina ti ha fatto il pranzo Jimin? E non me lo offri?- domandò dandogli una leggera spinta con la spalla.

-Lascialo stare.- disse serio Taehyung, venendo bellamente ignorato.

-Sai, non mi piace molto sprecare il cibo, e tu non lo hai ancora toccato... E non pensi anche tu che sia meglio così? Insomma, tutto quel grasso non se ne va se continui a mangiare- prese in mano anche le bacchette, vedendo Jimin annuire, a capo basso.

Aveva imparato che in quel genere di situazioni, rimanere zitto, era la cosa più intelligente che potesse fare.

Non si sentiva grasso, sapeva di non esserlo, eppure ogni volta che sentiva Seunghyeon non poteva far altro se non pensare a Yoongi.

Anche lui lo vedeva grasso come Seunghyeon?

Oppure stava bene anche con le guance leggermente più paffute?

-Il tuo pranzo lo lascio a Jihyun mh? Così tu non mangi ma mammina non lo saprà. - passò il contenitore e le bacchette al fratello di Jimin che, ridacchiando, li afferrò  senza replicare.

-Non avete niente di meglio da fare?- si intromise nuovamente Taehyung, decisamente innervosito da tutto quel teatrino inutile, le mani sigillate in due pugni lungo i fianchi.

Seunghyeon alzò gli occhi al cielo, alzandosi dopo aver dato un leggero coppino a Jimin, giusto perché pensava di essere stato troppo buono fino a quel momento, arrivando a passo stanco davanti a Taehyung.

-Sei nuovo, e quindi capisco tutta questa voglia di fare il paladino della giustizia... Ma faresti meglio ad ascoltare quello che ti dice il finocchietto e stargli alla larga. Non mi faccio nessun tipo di scrupoli a rendere anche la tua vita un inferno.- concluse dandogli una spallata per poi superarlo, uscendo dalla mensa, seguito dal suo solito gruppo.

Solo dopo qualche minuto, Jimin si decise ad alzarsi dal suo posto, gli occhi tenuti al pavimento, superando velocemente Taehyung, che era rimasto nella stessa posizione a guardarlo, e uscendo anche lui, correndo verso i suoi armadietti per prendere un pacchetto di fazzoletti e sistemarsi prima di andare a teatro.

Aveva pianto, gli succedeva spesso, e rimaneva per tutto il tempo a testa bassa, non volendosi far vedere dagli altri, da Yoongi.

Si sentiva tremendamente in colpa per il pranzo che sua madre aveva preparato perdendo tempo che avrebbe potuto utilizzare in altri modi.

La prossima volta avrebbe pagato la mensa senza portarsi nulla da casa.

Aprì l'armadietto, sorprendendosi nel trovare quello che sembrava essere a tutti gli effetti un panino, avvolto nella carta stagnola.

Lo afferrò stando attento a non farsi vedere da nessuno e notò sotto un piccolo bigliettino, scritto da una calligrafia ordinata ma frettolosa.

Ne avevo due ma non ho molta fame.
Mangialo senza farti vedere...
Mi dispiace per il tuo pranzo.
-Yoongi
P.s.
Scusami se ho aperto il tuo armadietto... Mi ricordavo il codice dallo scherzo che avevano fatto con la farina.

Nascose il bigliettino in tasca, guardando il panino sorridente, dimenticandosi immediatamente delle lacrime di qualche secondo prima.

Il panino di Yoongi...

Me, you and hope -Yoonmin !!HIATUS!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora