Pasqua

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Andreas
Ieri abbiamo fatto tardissimo ma oggi stiamo andando a Fabriano sono così contento di vivermi questa giornata di Pasqua con te,anche perché festeggiamo tutti insieme il compleanno di Daniel.
"Buongiorno amore"cerco di svegliarti dolcemente anche se so che hai ancora sonno
"Buongiorno "sorridi,quanto sei bella
Ci coccoliamo un po' e poi ci prepariamo per andare a Fabriano. Mi dispiace non portare i bambini con noi,ma oggi è Pasqua e la festeggeranno con il loro papà,dall'altra parte sono contento però perché possiamo farci tante coccole e possiamo fare i fidanzatini senza farci mille problemi.
Prima di partire passiamo a prendere la torta e si va. Passiamo l'intero viaggio con la tua mano sulla mia sul cambio, a ridere,chiacchierare,scambiarci parole dolci e a commentare il Serale di ieri sera.
Appena arriviamo mia mamma ci accoglie strafelice,avevo sempre immaginato che ti avrebbe accettato un giorno ma vederla così felice,ad accoglierti a braccia aperte ogni volte mi riempie di gioia. Lei sa che tu mi fai stare bene,che ci completiamo,le basta vedere suo figlio felice.
Andiamo da Daniel gli dai tu il nostro regalo che scarta stracontento e poi pian piano passiamo a salutare tutto il resto della famiglia. Oggi sono davvero tanti,mamma ne ha approfittato per invitare gente che non vedevo da tempo e che ancora non ti conoscono.
Vedendo tutta questa gente ti ho vista spaesata e ti ho preso la mano e ti ho stretta a me,ci sono io con te,non temere.
Subito però ti sei sentita a tuo agio,tutti ti hanno accolto con gioia e vederti più serena mi ha tranquillizzato.
"Vado a prendere da bere" così mi allontano per poco,torno e vedo che stai parlando con una vecchia amica di famiglia. Sorridi. Quanto sei bella. Non voglio interrompervi quindi rimango più in disparte,ma appena lei mi note vi bloccate.

Veronica
Oggi festeggerò Pasqua con la tua famiglia,dato che è anche il compleanno di Daniel,mi fa piacere essere con voi in questo giorno importante,i suoi 30 anni. Ti amo e so quanto ti faceva piacere essere lì,non importa se il giorno prima abbiamo fatto molto tardi,non importa se questa volta Pasqua la farò senza i bambini;questa volta siamo io e te e così passiamo tutto il viaggio con le mani incastrate. Ormai è come se fossimo legati da un filo invisibile che si allunga e si accorcia in base alla lontananza. Arriviamo,dopo che tua mamma mi accoglie ,come al suo solito, con tanta gioia e dopo aver dato il regalo a Daniel mi accorgo che c'è quasi tutta Fabriano.
Mi irrigidisco, cos'è tutta questa gente? Cosa diranno nel vedere Andreas con me? Come mi devo comportare? Dobbiamo fare finta di niente?
E invece no,un'altra volta ci sei tu,con le tue sicurezze che mi prendi la mano e mi stringi a te,ora sono tranquilla,possiamo passare alle presentazioni,tanto tu sei con me ed il resto non conta.
Mi presenti tutti ed ad un certo punto ti allontani per andare a prendere da bere...
"Veronica?"
"Sì?"
È una signora sulla sessantina che mi avevi presentato velocemente,mi dice di essere una vecchia amica di famiglia.
Poi"E da tanti anni che conosco Andreas e l'ho sempre considerato un ragazzo maturo per la sua età,vedervi insieme non mi stupisce,anzi,mi riempie il cuore di gioia. Gli voglio bene e deve avere affianco una donna che sappia supportarlo perché ha bisogno di sicurezze"
Sorrido,ti conosce bene,tu,dall'aspetto così possente e sicuro in realtà hai bisogno di me,ma anch'io ho bisogno di te. Non ho mai creduto al destino ma è come se noi due fossimo nati per finire insieme,siamo un incastro perfetto,qualcosa che da solo non funziona più di tanto perché è unito ad un altro pezzo,il suo,che mostra la sua forza.
Continua a lodarti,poi si blocca,stai tornando.
"Di cosa stavate parlando?"
"Niente di che,aneddoti su Fabriano"sorrido e lo accarezzo sul viso per distrarlo.
La signora si allontana e tu mi sussurri quanto sono bella e che stai morendo dalla voglia di baciarmi. Sorrido.
Tua mamma ti chiede di andare a prendere delle cose dentro in cucina e mi dici di accompagnarti. Non faccio in tempo ad entrare che mi scaraventi contro il mobile,in un angolo dove nessuno ci può vedere ed incominciamo a baciarci,prima dolcemente,poi sempre con più passione,fino a formare incastri perfetti con le nostre lingue. Sento la voce di tua mamma, mi blocco.
"Perché ti si fermata?"
"Sta arrivando tua mamma"
"E che fa"continui,io mi vergogno,vorrei farti fermare ma è come se le nostre labbra fossero attirate da una calamita e non ce la fanno a staccarsi.
"Andrè t'avevo detto di portare del....ahhhh,scusate"
Ridi,io arrossisco. Se ne va.
"Che figura"ti dico imbarazzata mentre mi baci il collo
"Ti amo"sorridi

Per amare ci vuole coraggio ❤️Where stories live. Discover now