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L'unica cosa che ha in mente è come impedirsi di divorarla.

Fa scorrere le mani sulle sue curve, morbide e sinuose, ma non gli basta. Stringe quella carne con forza, facendola gemere, mentre con la lingua e con i denti s'impossessa della sua bocca calda e umida. Dolce, come si ricordava.

Spinge il corpo contro quello di lei, ha bisogno di sentirla, ha bisogno di prendere quello che da troppo tempo si è negato, abbassa una mano fino ad infilargliela tra le gambe, rude, frettoloso. La sente sussultare, ma ha esaurito le riserve di autocontrollo. Non ha fatto altro in questi giorni: controllarsi. Adesso è come se la diga con cui tratteneva i sui istinti abbia ceduto.

Ha bisogno di sfogarli, affonda le dita impietoso dentro di lei, la sua fessura umida che gli è così tanto mancata, mente con l'altra mano stringe uno dei suoi seni perfetti, con forza, fino a farla gemere. Eppure non gli basta, sente le mani di Sam abbassarsi lungo i suoi addominali tesi fino a raggiungere la cerniera dei pantaloni, lo libera. Ha il cazzo talmente duro che gli sembra di scoppiare, le mani esperte di lei cominciano a scorrere lungo la sua erezione, bramose.

Cristo. E' il paradiso.

Allenta per un attimo la presa sul corpo di lei, travolto dai brividi di piacere che quelle mani sono in grado di moltiplicare. La sente che si abbassa, fino a inginocchiarsi tra le sue gambe. Quando quella bocca morbida e avida si avviluppa al suo cazzo deve appoggiarsi con entrambe le mani al muro per non perdere l'equilibrio.

Cazzo! Cazzo! Cazzo!! Ora è il Paradiso!

Sente sfuggirgli un ringhio di piacere furioso mentre le mani di Sam si posizionano sul suo culo, per avvicinarselo maggiormente. Non lo ha mai preso in bocca così tanto, Kevin cerca di indietreggiare per paura di farle male, ma lei non glielo permette. Cristo santo, cosa gli sta facendo. Stacca una mano dal muro per afferrarla dietro la nuca e spingersela contro, mentre con il bacino cerca sollievo in quella bocca affamata di lui, la sente esitare ma ormai è troppo tardi: gli ha risvegliato qualcosa dentro. Continua a imporle un ritmo indemoniato, mentre il piacere sale incontrollabile ed esplode in un fiotto di sperma che Sam ingoia, golosa, per poi leccarlo fino all'ultima goccia.

'Cristo piccola'

Kevin resta ansimante , il braccio contro il muro a sorreggerlo, completamente svuotato. Guarda in basso, Sam è in ginocchio tra le sue gambe che lo guarda soddisfatta. Quell'espressione da gatta in calore che lo arrapa di nuovo, all'istante.

Stringe il pugno tra i suoi capelli e la costringe ad alzarsi in piedi.

'Sai cosa succederà adesso, vero?'

Sam sorride, malandrina. Afferra l'orlo del vestito e con un unico fluido movimento se lo sfila, rimanendo in intimo davanti a lui, fa scorrere un dito lentamente sui suoi pettorali scolpiti.

'Mi hai trascurata ultimamente, sai?'

'Vieni qua gattina.'

Kevin le lascia andare i capelli e la prende dietro al collo, per avvicinarsela. La bacia affondo, stringendola tra sè e il muro, perché i loro corpi aderiscano, ma non è abbastanza. Si tira indietro un attimo e si leva la maglietta, mentre con un calcio si libera dei pantaloni. Quando ripreme il suo corpo contro di lei va decisamente meglio, le slaccia il reggiseno e spinge le sue mutandine verso il basso, non vuole nulla tra di loro.

'Ti prometto che saprò farmi perdonare'

Le sussurra, mentre si impossessa con entrambe e mani del suo sedere sodo, poi scende verso il basso e l'afferra dietro le cosce, sollevandola quel tanto che gli basta perché sia alla giusta altezza. La trafigge con un rapido affondo del bacino, è talmente bagnata che la inchioda alla parete in un attimo, facendola gemere.

'Ah!'

Sam grida. I giorni di astinenza devono averla resa meno elastica e pronta ad accoglierlo. Ma a non gli interessa, indietreggia fino a restare dentro di lei solo con la punta, per poi impalarla di nuovo, impietoso, furioso,eccitato.

'Aha!!'

Sam urla di nuovo, mentre le sue dita si aggrappano alle spalle di Kevin per trovare un appiglio su cui fare leva, per poter alleviare la pressione di quel corpo possente contro di lei. Non credo proprio, piccola. Kevin la tiene inchiodata contro al muro freddo, vuole che lo senta tutto, vuole che gridi più forte, vuole esploderle dentro, ancora e ancora, un orgasmo dietro l'altro.

'Mi vuoi gattina?'

Le ringhia all'orecchio. Sam annuisce evidentemente senza fiato.

'Allora prendimi tutto.'

Sam sente che la pressione in mezzo alle gambe si attenua mentre lui retrocede per poi riempirla nuovamente fino al limite. Sente bruciare, sente spingere, sente un piacere intenso crescere dentro di lei. Kevin le rimane murato dentro, le morde l'orecchio, esigente

'Apri le gambe, gattina...'

Cerca di accontentarlo

'Di più..'

Fa come gli dice, poi Kevin comincia a penetrarla con piccole spinte rapide e brevi che stimolano in modo incredibile non solo la sua vagina spalancata ma anche il suo clitoride, si strusci contro di lui, eccitata, vogliosa, affamata, mentre Kevin la tiene premuta contro al muro, perché non si possa muovere. E' prigioniera delle sue spinte, è succube di quel corpo massiccio, che si abbatte impietoso contro di lei, ancora e ancora, piegandola ai suoi ritmi, ai suoi desideri. La stuzzica, la tormenta senza concederle però di superare il traguardo.

'Kevin.. ti prego...'

Ha bisogno di venire, adesso!

A qualunque costo.

'Cosa gattina?'

'Ti prego Kevin.. ne ho bisogno, ti prego...'

'Cosa?'

Insiste lui. Sam si agita, strusciandosi contro di lui e il suo cazzo, che le tiene piantato in mezzo alle gambe adesso immobile.

'Fammi venire!'

Si lamenta. Kevin fa un ghigno divertito.

'E tu cosa farai per me?'

Sam geme.. incredula.

'Qualunque cosa.'

'Qualunque?'

Sam annuisce, frustrata.

'Bene '

Kevin sorride soddisfatto, mentre l'afferra per i fianchi e comincia a pompare contro di lei come un' indemoniato, dandole quello di cui sa che ha bisogno.

'Allora andiamo in orbita, gattina.'

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora