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Kevin si guarda intorno mentre finiscono di mangiare.

Il posto è davvero spettacolare, l'atmosfera è calda e accogliente, sembra di essere lontani mille miglia da casa e da tutti i pensieri, e che le preoccupazioni possano sparire come per magia. 

O forse è solo la presenza di Sam, da quando è atterrato e l'ha vista ad aspettarlo tra la folla, avvolta in quel tubino di cashmere beige, non riesce a levarle gli occhi di dosso.

La lontananza sta cominciando a pesargli, le trasferte, le partite, il fatto di non poterla avere tutte le volte che vorrebbe.... lo logora. Se fossero a casa non ci avrebbe pensato due volte a prenderla sulla prima superficie disponibile, è da quando è in aereo che pensa a tutte le cose che vorrebbe farle. Sapere poi come si è comportato Simon in trasmissione l'ha arrapato ancora di più: sa che è infantile, ma sente come il bisogno di dimostrare a se stesso che Sam appartiene a lui e a nessun altro.

Finisce quello che ha nel piatto, ascoltando Sam che gli racconta la sua giornata.

Gli piace l'idea che abbia organizzato questa serata a sorpresa per distrarlo da quello che lo aspetta domani, ma l'unica cosa davvero in grado di non farlo pensare a suo padre e alla possibile catastrofe mediatica imminente, sarà farle risalire quel vestito morbido lungo le cosce, per poi liberarsi di ogni intralcio ed impadronirsi con spinte decise e selvagge di quella fighetta stretta che ha tanto desiderato in questi giorni di astinenza. Vuole farla urlare e non gli interessa se nella quiete di questo posto sperduto possa sentirli qualcuno, lo farà comunque.

Appoggia il tovagliolo e beve un sorso di vino, tutto davvero ottimo, peccato che non sia ancora sazio. Sorride guardando l'unica cosa che vuole davvero, proprio quella che non ha potuto ancora gustare... ma come in tutte le cene tradizionali, il dessert viene alla fine.

Si rilassa guardando Sam, adora tutto di quello che vede: i capelli lucenti che le ricadono liberi sulle spalle, gli occhi verdi pieni di vita, la pelle perfetta, le labbra spesso curvate all'insù, le mani dalle dita affusolate che gesticolano senza tregua mentre manda giù l'ultimo boccone e continua a raccontargli della frenetica atmosfera che si respira negli ultimi giorni in redazione.

Le piace guardarla e le piace ascoltarla: l'ironia con cui descrive le situazioni, l'arguzia con cui nota i dettagli, il modo che ha di guardare il mondo e come riesce a farlo vedere anche a lui attraverso i suoi occhi. Per un attimo si sente di nuovo il ragazzo di tanti anni fà, inadeguato e stupito che un simile dono possa essere capitato proprio a lui.

Sam finisce di raccontare l'aneddoto ridendo, si lascia andare all'indietro appoggiandosi allo schienale della sedia e accavalla le gambe, dopo aver lasciato le posate nel piatto e appoggiato il tovagliolo sulla tovaglia. 

L'orlo del vestito sale vertiginosamente mettendo in mostra ancora di più le sue lunghe gambe perfette. Lo guarda, quegli occhi verdi da gatta

'Accidenti, era tutto fantastico vero? Sono piena. Tu vuoi qualcos'altro?'

Kevin scuote la testa, lo sguardo sornione poggiato su di lei

'Tutto squisito, ma anche io sono a posto grazie.'

Sam alza un sopracciglio tentatrice

'Non ti fai tentare neanche dal dolce?'

Kevin sorride

'Bhe..dipende dal dolce..'

si alza in piedi, mentre Sam lo guarda senza capire. 

Lui fa il giro del tavolo ma invece di andare verso il carrello delle vivande come probabilmente si aspetta, si ferma accanto a lei e l'aiuta ad alzarsi in piedi prendendola per una mano.

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora