Capitolo dieci

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Erano passati ormai due mesi dal mio trasferimento.

Amsterdam era una città davvero molto colarata e felice, e dire che il mare fosse bellissimo, sarebbe stato un eufemismo. In quella città mi trovavo davvero bene -anche se trovare un lavoro in una modesta biblioteca fu difficile-, ed ero riuscita a crearmi una falsa identità con davvero tanta facilità. In fondo, se hai i soldi, puoi fare tutto, puoi comprare tutto. Così credevo. Ero riuscita pure a comprare della sicurezza, che controllasse il mio nuovo profilo su GameOnSex, dove in poco tempo, mi guadagnai la mia fama, ma non quanto TheSexyKarla.

Chi ero ad Amsterdam? Ero Camille Chaker, figlia adottiva di un avvocato defunto di nome Michael Chaker. Di lui sapevo poco. Era morto all'età di quarantotto anni, abbandonando la sua famiglia prima che essa potesse scoprire il suo tumore in corso. A quanto pareva non voleva dare dispiacere alla sua famiglia, non voleva vederla piangere mentre chiudeva gli occhi e abbandonava quel crudele mondo.
La sua famiglia era composta da una moglie di nome Clara e una di nome Michelle. La mia sicurezza non aveva approfondito l'argomento per non coinvolgermi troppo nella loro vera famiglia, ma sapevo che non rischiavo di essere scoperta da essa, la mia sicurezza era molto competente, e anche se non sapevo come, ero sicurissima che non sarei stata scoperta, me lo assicuravano.

"Camille" mi chiamò Denis, mentre sistemavo i libri sugli scaffali.

Chiusi gli occhi, respirando profondamente. Sapevo già a memoria le sue seguenti parole.

"Stasera hai da fare? Ti andrebbe se uscissimo insieme stasera?"

"Non posso, Denis" replicai per la millesima volta. "Sarà per un'altra volta"

Denis aveva diciannove anni, ed era il figlio della proprietaria della biblioteca. Per non perdere il lavoro ero costretta a rispondere sempre educatamente, ma la voglia di mandarlo a quel parse era tanta.

"Camille, è la millesima volta che usi sempre la stessa scusa" disse irritato. Era la prima volta che lo vedevo così. Il diavolo aveva mostrato le corna, eh?. "Dimmi almeno se ti interesso. Non pensare che se tu mi risponda di no, io ti faccia licenziare da mia madre. Non sono così terribile"

Incrociai le braccia, mordendomi il labbro inferiore esitante.

"Quindi devo essere sincera?" chiesi, e lui annuì. Notai nel suo sguardo un po' di tristezza, ma ciò non mi fece sentire in colpa. Lui voleva la verità e io glie l'avrei data. "Mi piace la figa"

Dopo ciò ritornai a sistemare gli ultimi libri tra gli scaffali, lasciandolo solo.

Lauren Jauregui pov's

Camila era sparita da due mesi, e per quanto cercassi di zittire quella vocina interiore che diceva che mi mancava, essa era sempre più forte del mio tono di voce. Cosa aveva combinato quella ragazza? Non potevo credere che una ragazza potesse montarmi così tanto la testa. Io scopavo e basta, non mi ero mai innamorata, anche se fidanzata svariate volte.

"Signorina Chaker!" urlò qualcuno dietro la porta principale dopo aver suonato varie volte.

"Jauregui, Jack, Jauregui!" replicai per la millesima volta in quei pochi giorni d'assunzione nella mia squadra di sicurezza. Aprì la porta, e vidi Jack con il fiatone corto. Cos'era successo? Mai una volta qualcuno della squadra si era presentato in quelle condizioni.

"Cosa diamine è successo?" domandai, notando l'uomo giovane in smoking e cravatta completamente terrorizzato. "Jack... entra"

Quando fu in cucina, gli diedi un bicchiere d'acqua fresca, e dopo qualche mi minuto passato in silenzio, per recuperare il fiato perso per -sicuramente- la corsa, parlò.

"Camille, Camille Chaker, ha combinato qualcosa" disse, ricordandomi quasi subito di Camila. I nomi erano molto simili. Sentivo puzza di Camila Cabello. "Camille si è aggiunta all'unità familiare dei Chaker, creando quella che secondo tutta la nostra squadra di sicurezza sia una falsa identità. Sembra che un'orfanotrofio, pagato bene, abbia dato tutte le informazioni necessarie ad una squadra di sicurezza hacker, per creare una falsa identità, una falsa figlia presa in adozione dopo essere stata abbandonata in un quartere dell'Olanda"

La mano mo tremò sopra il mio bicchiere di vetro.

"Camille Chaker, si finge figlia di Michael Chaker"

Cercai di trattenermi, ma fu inutile poiché pochi secondi dopo il mio bicchiere si scontrò contro il miro alle spalle di Jack.

"Perché, Camila, perché?" sentivo le lacrime scendere.

"Camille Chaker... è lei" uscì una foto dalla sua valigia e me la porse.

"Camille Chaker è Camila Cabello" dissi io, col cuore infranto.

***

Che casinooo. Giuro che mi sto confondendo anch'io, e sto facendo di tutto per non combinare guai in questa storia, ma grazie a Dio ho degli appunti che mi possono servire per mantenere chiara la situazione e non combinare guai. Tutto ciò mi sta sembrando un giallo ahah, ma mi piace
Comunque cosa ne pensate della storia? Secondo voi cosa combinerà Lauren? Chi è l'hacker? Ritornerà dopo due mesi di assenza? Si scoprirà la vera identità di Camille Chacker?
Ma soprattutto... Lauren non era Lauren Jauregui? Allora perché Jack la chiama Chacker?

GameOnSex ➳ CamrenWhere stories live. Discover now