Un'ora prima
Heather stava sistemando le ultime decorazioni sull'albero di Natale. Julian la osservava con un sorriso mentre coccolava Bux. Il cucciolone, un husky di otto mesi, scodinzolava felice.
<<Ha chiamato mia madre>> disse la ragazza mentre si allontanava per ammirare il lavoro fatto. L'albero, con decorazioni argentate e blu, non sfigurava di certo nel grande e spazioso salone.
<<È successo qualcosa?>> chiese preoccupato.
<<Ma no. Ci ha invitati da lei a Natale. Ti piacerebbe passare le feste in Florida, amore?>>
Julian si sedette sul divano. Aveva detto a Heather della mostra di zaffiri proprio la settimana prima di Natale. E in quella settimana c'era in ballo tutto. Se fosse riuscito a catturare Edenberg, perché no? Heather gli strinse le mani e lo guardò negli occhi.
<<Julian, ho fiducia in te. Ho fiducia nelle tue capacità. Il viaggio da mia madre pensala come un'opportunità di totale relax. Le sei anche simpatico e ce ne vuole per conquistarla>>
Julian le accarezzo' i capelli e la baciò dolcemente. Cosa aveva fatto per meritarsi un simile angelo? Bux si mise tra i due e lecco' loro il viso.
<<Bux!>> esclamò ridendo Heather mentre lo riempiva di baci.
<<Ora devo darmi una ripulita. Ho preparato la Red Velvet>>
<<La mia torta preferita>> disse sorridendo Julian.
Heather si allontanò verso il bagno mentre Julian andò in camera da letto. Aprì il cassetto del suo comodino e osservò la scatola di velluto blu. Farle la proposta ora, oppure aspettare la fine del caso?. Non fece in tempo a finire il pensiero che il suo cellulare squillo'. Quando vide una chiamata anonima sul display si incupi', ma decise di rispondere.
<<Moore>>
<<Ciao, detective>>
Il sangue si gelo' nelle vene. Quella voce l'avrebbe riconosciuta ovunque.
<<Edenberg>> disse freddo.
<<Bingo! Cosa succede, non sei felice di sentirmi?>> domandò ridacchiando.
<<Non ti chiedo come hai fatto ad avere il mio numero, visto che sarai entrato in qualche database. Ma non ti facevo così stupido da chiamarmi personalmente e senza camuffare la voce>>
<<E che gusto ci sarebbe farmi sentire da te con una voce raccapricciante? Meglio quella originale, no? Tu sapevi che mi trovavo in città>>
<<Sapevo che non ci avresti messo molto a farti sentire. So a cosa punti>>
<<Gli zaffiri, mi sembra ovvio>>
<<Non sarà così semplice>>
<<Vedremo, caro il mio detective. Nella vita non si dà mai nulla per scontato>>
<<Sei un pazzo a sfidare la sorte. Non metterai le mani su quelle pietre>>
<<Sbaglio, o dicevi la stessa cosa anche del collier di diamanti che, puntualmente, ho rubato proprio sotto il tuo naso?>>
Julian strinse a pugno la mano sinistra e si impose di stare calmo. Poche cose riuscivano a farlo innervosire e una di queste era proprio lui.
<<Non succederà questa volta. Mesi fa mi prendesti alla sprovvista. Non sono più così>>
Hevan rise dall'altra parte del cellulare.
<<Spero di provare gli stessi brividi di quella volta, detective. Non sforzarti ad intercettare la chiamata, questo cellulare finirà tra i rifiuti. Ma riferisci ai tuoi colleghi questo messaggio : io, Hevan Edenberg, rubero' gli zaffiri di William Bawlding e sfido apertamente il dipartimento di polizia di Chicago. Una settimana. Vediamo se riuscirai a prendermi, Julian>>
Hevan riattacco' e Julian fissava lo schermo del cellulare con aria grave. Osservò il cofanetto e sentì Heather chiamarlo per la cena. Chiuse il cassetto. La proposta era momentaneamente rinviata.----------------Note dell'autore------------
Salve a tutti. Ecco per voi il terzo capitolo. Hevan ha lanciato apertamente la sfida. Come risponderà Julian? Grazie a chi legge e commenta ^^. Se avete curiosità, sarò ben lieta di rispondere. A Venerdì ^^
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L'ultima sfida
ActionUna mostra di zaffiri a Chicago è l'occasione perfetta per Hevan Edenberg, famoso ladro di gioielli dallo spirito accattivante e spudorato con l'irrefrenabile desiderio di sfidare la polizia, in particolar modo Julian Moore, brillante detective osse...