L'ultima sfida

Capitolo Uno

Non era una novità la neve a Chicago. Eppure era sempre bellissima, come una dama vestita per l'occasione. Ma Julian era quasi insensibile a quei piccoli fiocchi candidi. Un colpo al sacco da boxe.
Due.
Tre.
Da quanto tempo era in palestra a sfogarsi, mentre la sua fidanzata lo aspettava a casa e sperava di uscire con lui? Magari al Navy Pier. Doveva ancora comprare i regali di Natale. Gli venne da ridere se pensava a come avrebbe trascorso le feste. Molto probabilmente a catturare criminali per le strade della città. Il grado di detective se lo era guadagnato con fatica, ma non era soddisfatto. Il motivo? Quel maledetto ladro che riusciva sempre a scappargli. A causa sua, Julian faceva la figura del novellino nonostante avesse catturato pericolosi criminali. Non importa quanto fosse vicino nel prenderlo, Hevan Edenberg lo anticipava sempre. Julian faceva un passo? Hevan andava avanti di dieci. Ma erano mesi, ormai, che non faceva più un colpo. Stava preparando qualcosa di grosso, se lo sentiva. Altri colpi al sacco da boxe.
<<Moore, se continui di questo passo, dovrò prenderne uno nuovo>>
Julian si fermò e sorrise mentre si voltava verso il suo interlocutore: un omone alto e grosso, ma dal sorriso gentile. Era il proprietario della palestra.
<<Scusami Mike, ma oggi mi sento particolarmente carico>>
Mike lanciò una bottiglia d'acqua che Julian afferrò al volo.
<<Pensi sempre a quel ladro? Lascia perdere, per quello che ne sappiamo, potrebbe aver lasciato addirittura gli Stati Uniti>>
<<Ti sbagli, lui è ancora qui. E sento che non è ancora finita>> disse mentre si cambiava la maglietta sfoggiando un fisico scolpito da anni di allenamenti.
Mike sospirò e si sedette sulla panchina. Conosceva Julian da quando era bambino, sapeva benissimo quanto testardo fosse. Tanto testardo quanto brillante.
<<Io proprio non ti capisco, sai? Hai uno schianto di ragazza che ti aspetta a casa e passi la maggior parte del tempo a cercare di capire la mente contorta di quel tipo. Siete giovani e dovete pensare a voi. A godervi ogni momento della vita>>
Mike non aveva tutti i torti. Stava mettendo da parte Heather e questo, lei, non se lo meritava. Julian si mise il giaccone e raccolse il borsone, poi diede una pacca amichevole sulla spalla di Mike.
<<Ti ringrazio, amico>>
<<Sei un bravo ragazzo. Non lasciare che la tua ossessione ti rovini>>
Julian annuì ed uscì dalla palestra. L'aria gelida di Dicembre lo colpì come una frustata. Mentre si avvicinava alla macchina, si voltò. Le vecchie abitudini sono dure a morire, specie per un poliziotto, di guardarsi alle spalle. Sospirò. Doveva accantonare momentaneamente Hevan se non voleva perdere davvero Heather. Entrò nell'auto e partì.

Quando rientrò in casa, fu accolto dalle feste di Bux e da un bacio di Heather. A Julian scappò un sorriso e prese delicatamente i fianchi della ragazza.
<<Il profumo della tua bistecca è inconfondibile. Non vedo l'ora di mangiarla, ho una fame da lupi>>
<<Sapevo che avresti avuto fame. È sempre così dopo che torni dalla palestra>> disse Heather con i suoi brillanti occhioni color nocciola. Sembrava una Pin up degli anni '60 con quei boccoli dorati e le deliziose fossette che si creavano quando sorrideva.
Julian andò in bagno a lavarsi il viso e vide il suo riflesso allo specchio. Gli occhi azzurri erano stanchi. Non si sentiva di avere trent'anni, ma molti di più. Doveva davvero rallentare, per Heather e sé stesso.

Il taxi si fermò al Millennium Park. L'uomo scese e sorrise alla vista del Cluod Gate, una bizzarra scultura a specchio a forma di fagiolo.
<<Chicago>> disse felice.
Dalla tasca del cappotto uscì una foto. Il ragazzo nella foto era Julian Moore.
<<Preparati detective>>

-------------------Angolo Autore-------------

Come avevo promesso, ecco il primo capitolo della storia ^^. Accetto ogni tipo di commento costruttivo. È la prima volta che mi cimento in questo genere visto che il mio pane quotidiano sono gli Urban Fantasy. Non siate timidi con i commenti, risponderò alle vostre curiosità ^^. A Venerdì prossimo ^^