35. Questo non posso ignorarlo

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A quelle parole, rimango letteralmente paralizzata.
No, è impossibile, devo aver capito male.

Ma l'espressione arrabbiata di Tyler mi dice qualcosa di diverso.

Mi giro verso i suoi amici, per decifrare le loro espressioni, per capire se sono io che sto impazzendo, ma non trovo il conforto che speravo.

Sono tutti perplessi quanto me dalle parole che Tyler ha appena pronunciato e che, nessuno nell'arco di due metri, si sarebbe mai aspettato di sentirgli dire.

Mi giro di nuovo verso di lui, e vedo che si è appena reso conto di quello che ha detto, perché la rabbia che c'era prima ha preso posto allo sconforto, quasi alla disperazione.

"Tyler... ", sussurro.
Mi rendo conto solo dopo che non so davvero quali parole usare.

Insomma, è sincero?
Forse è stata solo la foga del momento a farlo parlare.

Eppure, i suoi occhi mi danno la sensazione che non sia solo questo, che ci sia qualcos'altro dietro, provato a nascondere con tutto il cuore.

Mi prende per un polso e mi trascina via da tutti gli sguardi indiscreti dei suoi amici, e glie sono davvero grata per questo.

Ci allontaniamo quanto basta per trovare un po' di tranquillità, anche se dentro di noi, in questo momento, c'è tutto tranne che la tranquillità.

Continuiamo a guardarci, per cercare di capire chi dei due sarà il primo a parlare, ma entrambi non abbiamo la minima intenzione di proferire la prima parola.

"Voglio solo sapere se è la verità", sussurro.
Tyler sembra pensarci un attimo, e non tanto a cosa dire, ma se dirla o meno.

"Lo è, nocciolina, lo è sempre stata", ammette.
Vaga nei miei occhi cercando qualcosa che gli dica come mi sento in questo momento.
Sempre?
In che senso?

"Che vuol dire che lo è sempre stata, Tyler?
Vuol dire che mi hai mentito per tutto questo tempo fingendo di essere mio amico?", sbotto, e vedo che si spaventa per la mia reazione, ma non si scompone più di tanto, e cerca di rimanere impassibile.
Probabilmente se lo aspettava.

"Non ti ho mentito, devi credermi.
Ho provato a fare finta di nulla, ad affogare quello che provo, ma più ti sto vicino più mi è difficile"

"Allora perché non me lo hai detto prima?", domando quasi disperata, ripensando a tutte le stupide volte in cui ho pensato che Tyler non provasse nulla per me che andasse oltre l'amicizia.

"Perché non è giusto, nocciolina.
Non ti merito, non l'ho mai fatto. Anche quando siamo stati amici sapevo di non meritarti, ma ho continuato a fare l'egoista.
Facevo finta di non saperlo, sperando che prima o poi la consapevolezza se ne sarebbe andata, ma averti vicino a me contemporaneamente mi mandava solo più fuori di testa", ammette, e leggo nei suoi occhi tutte le volte in cui ha provato a farmelo capire senza usare le parole, ma io ero troppo cieca per vederlo.

"Questo non è vero, Tyler.
Non ricominciare con questa storia, ti prego", dico con un filo di voce.

"Sappiamo entrambi che lo è, invece.
Perché da quando mi hai incontrato ti ho rovinato la vita, ti ho fatta soffrire più di quanto nessuno abbia mai fatto, e tutti i miei errori ti si sono rivolti contro, solo per colpa mia. Sapevo che stavi già soffrendo, anche se non sapevo per quale motivo.
Io ti ho causato solo altre sofferenze e, credimi quando ti dico che mi maledico ogni giorno per questo"

Se ne è andato troppe volte dalla mia vita in questo modo, e ricordo il dolore che mi hanno causato.

Non averlo vicino non è più un'opzione plausibile nella mia vita.

Amici o meno, lo voglio egoisticamente accanto a me, ho bisogno di lui con tutto il mio cuore.

Le lacrime iniziano a scendere, e non tanto per quello che sta dicendo, ma perché so dove vuole arrivare, e non posso sopportarlo un'altra volta.

È un addio.

"Ho un passato difficile, ho fatto cose di cui non vado fiero, nocciolina. Ho cercato di nasconderlo, sia a te che a me, ma non posso più farlo. Non voglio distruggerti come io mi sono distrutto. Non voglio più essere egoista, e se c'è un motivo per cui voglio farlo, sei tu"

"Tyler, non... "
La mia voce è interrotta dalle lacrime, e sapendo come avrei dovuto continuare, mi manca il fiato.

"È tutto a posto, okay?", sussurra, e cerca anche di farmi un sorriso forzato, per darmi forza.

"No, non è tutto apposto!", vorrei urlargli contro, ma so che lo farebbe solo stare peggio.

E così, come una stupida, me ne sto in silenzio e lo lascio arrendersi a se stesso.

"Non mi abbandonare di nuovo", sussurro con lo sguardo a terra, sperando che mi senta.

Si avvicina a me e mi dice:
"Guardami, nocciolina."

Alzo lo sguardo, e per la prima volta ci vedo fragilità.
Ma c'è qualcos'altro.

C'è qualcosa che avevo visto tanto tempo fa ma che non avevo capito.
O forse non avevo voluto farlo.

Ma adesso so che sentimento è.

"Ti amo, nocciolina, ti amo davvero.
Questo non posso ignorarlo"

"Allora non andartene, non ignoralo, maledizione! Io... "

Mi zittisce prima che possa dire qualcos'altro.

"Non è un addio, solo un arrivederci", sussurra a sua volta con un sorriso triste sul volto.

Dopodiché mi lascia lì, in mezzo alle lacrime che lui ha causato.

Anzi, che noi abbiamo causato.

Perché so bene che adesso le cose saranno difficili per entrambi.

E per quanto mi riguarda, credo che sarà ora di aprire il mio cuore per la prima volta dopo tanto tempo, di condividere questi demoni che ho dentro con qualcuno che possa capirmi e starmi vicino, qualcuno che mi ami davvero.

Perché di una cosa adesso sono certa.

Tyler mi ama.

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