Capitolo 10

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Non si può dire che la polizia sia stata molto d'aiuto, visto che mi hanno messo in attesa e mi hanno detto di richiamare domani, quando sarò tornata a casa.

Se tornerò mai a casa.

Ora sono al telefono con Maya che sta dando in numeri in maniera non proprio elegante -Lo sai che io le uccido! Dimmi la faccia e giuro che vado a cercarle per tutto il Canada!- urla, e io mi ritrovo nuovamente costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio.

Entro domani sicuramente avrò bisogno di una visita dall'otorino e forse anche di un apparecchio per sentire meglio.

-Maya-

-Non sta né in cielo né in terra che queste pazze entrino in casa mia e scombinino tutto, io le uccido!-

-Lo so, però-

-Un cazzo! Domani noi andiamo dalla polizia e denunciamo quelle stupide per l'aggressione, per essere entrate in casa nostra e anche per essere nate!-

-Si, Maya, senti mi passi un attimo Mike, per favore?-

Continua ad imprecare per qualche secondo fino a che finalmente non sento la voce di Mike.

Un po' sono dispiaciuta per lui perché dovrà ospitare in casa sua Maya che al momento sembra essere posseduta da un demone impazzito.

-Ciao, scusa per l'imprevisto, giuro che ti manderò una bottiglia di vino delle migliori- non è vero sto mentendo, non posso permettermi del vino veramente buono.

L'importante però è la buona intenzione, no?

-Non ti preoccupare..tu come stai?-

-I-io..spero che finisca presto- dico, guardandomi i piedi.

-Finirà, ne sono sicuro. Ora devo lasciarti perché Maya sta per uscire e urla cose come "le uccido" e "non mi importa del carcere", quindi è meglio se la fermo-

Ridacchio e lo saluto, chiudendo poi la chiamata.

Mi siedo sul divano, prendendo la testa fra le mani e cercando di trattenere un urlo.

Vorrei potermi sfogare, ma non saprei nemmeno come fare.

Come si fa in una situazione come questa?

-Pensavo che fossi inciampata su una radice..- Shawn, appoggiato allo stipite della porta, mi osserva.

Mi alzo di scatto in piedi e annuisco -Certo, infatti è così-

-Oh mio Dio, Valentine, ma perché non riesci ad essere sincera nemmeno in questo momento?- sbotta, arrabbiato.

Ma io non posso esserlo! Decisamente non con lui.

So che farebbe qualcosa di avventato e altroché mobili spostati, mi ritroverei con l'appartamento in fiamme o pesci squartati davanti al pianerottolo di casa.

-Ho sentito quello di cui parlavi con Maya al telefono. Chi sono queste ragazze di cui discutevate? Che cos'è successo veramente?-

Odio la sua insistenza. Perché non può lasciarmi in pace e fingere di credere a ciò che gli ho detto? Diamine!

-Non posso dirtelo. Mi dispiace-

-Balle-

Ovviamente, ma cos'altro si aspetta?

-Se te lo dicessi mi sentirei ancora meno al sicuro, lo capisci? Reagiresti d'impulso e mi dispiace ma non posso lasciare che ciò accada-

-Non mi conosci-

Un matrimonio inaspettato || Shawn Mendes  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora