Capitolo 8

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Mi sento scuotere e appena apro gli occhi un dolore lancinante mi pervade, facendomi rabbrividire ovunque.

-Val, Val rispondimi!- è una voce familiare quella che sento, ma non la riconosco.

Volto piano la testa, ma la vista è ancora leggermente annebbiata.

Sento i vestiti addosso umidi e non capisco perché, fino a che non abbasso lo sguardo e mi accordo di essere sdraiata sopra un letto di foglie.

Da quanto sono qui? È ancora buio.

I ricordi tornano a mente come fossero uno tornado di emozioni. Inizialmente è tutto confuso, poi piano piano metto in ordine gli avvenimenti e realizzo tutto.

-Valentine, ci sei?-

-Chi sei?-

Sento solo il silenzio dalla parte opposta.

-Val, sono Mike..-

Mi aiuta ad alzarmi, ma fatico a stare eretta, perché lo stomaco mi fa malissimo e sento delle fitte forti provenire da un punto specifico.

Alzo leggermente la maglietta e scorgo una macchia rossastra che inizia ad espandersi dove sento dolore.

-Che è successo? Oh santo cielo, dobbiamo andare all'ospedale-

-No, sto bene- alzo subito lo sguardo su di lui. Forse un po' troppo velocemente, perché la testa inizia a girare ma fortunatamente lui se ne accorge ed è veloce ad afferrarmi prima che cada a terra di nuovo.

-Voglio andare a casa- dico, prima di svenire di nuovo.


-Non so che cosa sia successo, l'ho trovata così tornando..-

-Avresti dovuto chiamarmi subito!-

-Non sapevo che fare!-

Apro gli occhi lentamente, vedendo subito molto bianco. Troppo bianco.

Sono più che certa di non essere a casa mia.

Riconosco la voce di Maya che agitata sta urlando contro a chiunque.

-Si calmi, per favore, non è nulla di grave-

-Questo lo lasci decidere a me!- risponde, scocciata.

-Maya, puoi non urlare per favore?- chiedo, facendo un po' fatica a parlare a causa della gola estremamente secca.

-Val, non rompere, sto disctuden..- si volta verso di me e sbarra gli occhi -Valentine! Sei sveglia- si butta sopra di me abbracciandomi.

-Posso avere dell'acqua?-

Mi porge un enorme bicchiere pieno d'acqua che tracanno in meno di un minuto.

Già, avevo proprio sete.

-Signorina Davis, sono il dotto Morris-

Ci stringiamo la mano -Piacere. Può dirmi come sto e tra quanto potrò tornare a casa, per favore?-

-La dimetteremo nel primo pomeriggio, i suoi valori sono stabili al momento. Deve fare attenzione, ha preso una bella botta alla testa quindi cerchi di non sforzarsi troppo. Si riposi e stia attenta- mi sorride e poi esce dalla stanza.

-Puoi spiegarmi che è successo, per favore?- Maya si siede accanto a me.

È la mia migliore amica e so che posso dirle qualsiasi cosa, non ci siamo mai nascoste nulla, ma questa è una cosa che non posso lasciarmi sfuggire.

-Sono inciampata su una radice..-

-Non ci credo-

-Perché? Lo sai che sono sbadata, sono inciampata e sono caduta, sbattendo poi la testa-

Un matrimonio inaspettato || Shawn Mendes  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora