-"No, si sarà dimenticato per la fretta, grazie."-faccio un sorriso di circostanze, anche se malinconico.

-"Comunque se c'è qualcosa che non va tra voi due cerca di risolvere, è davvero strano ultimamente."- Fa le spallucce, io annuisco e vado via. Corro dalla prima professoressa che vedo e la fermo, non ho intenzione di restare, voglio andare da Taehyung, devo stargli vicino, voglio aiutarlo, sapere qual è il suo problema e ridurlo il più possibile. Soprattutto perché non riesco a sopportare il fatto che non mi voglia guardare, mi fa stare davvero uno schifo, la sua indifferenza mi fa stare uno schifo.

-"Prof!"- ne fermo una con un plico di fogli in mano, probabilmente starà facendo l'appello per i ragazzi che escono dalle stanze per fare le prove.

-"Jeon, dimmi pure caro. Ti sei ripreso dopo l'aereo?"- mi guarda sorridendo.

-"La ringrazio della preoccupazione, sto bene. Ma devo tornare a casa alla svelta, possibilmente entro stasera."- dico sempre con la testa inchinata.

-"Come a casa? Perché mai? Cosa è successo?" - mi guarda preoccupata.

-"Mia nonna, mia nonna ha avuto un incidente..." - mento sperando che ci caschi, è la prima cosa che mi è saltata in testa se non funziona non so cosa inventarmi.

-"Sicuro? Devi proprio andare via?" - mi domanda avvicinandosi.

-"Se non fosse stato importante non glielo avrei chiesto."- abbasso la testa e cerco di non balbettare.

Lei sospira. -"Sei già il secondo oggi, mi dispiace. -abbassa la testa anche lei- Vai in camera e prepara le valigie, ti faccio sapere l'orario del prossimo aereo, sbrigati."- si allontana e alza lo sguardo.

-"La ringrazio infinitamente."- faccio nuovamente un inchino e corro in stanza a preparare le cose. Mando un messaggio a Jimin dicendo che me ne sto andando, sarà a lezione adesso e il suo ritorno dovrebbe essere per questa sera, quindi non avrei possibilità di parlargliene.

Dopo circa due ore la prof viene a bussarmi in camera. -"Jeon, c'è un taxi che ti porterà all'areoporto, hai l'aereo tra un'ora."- le annuisco e metto un cappotto.

Esco dall'hotel ed entro nel taxi. Sono così impaziente di vedere Taehyung, ma non riesco a capire che problema abbia potuto avere a casa. A parte il padre a Seoul, a casa non ci sono molte cose che potrebbero farlo allarmare, a meno che uno tra  Jisoo, Jaebum e Yugy non sia stato poco bene. Non so, sto facendo mille film mentali, ma nulla, non mi viene in mente niente.

Sono appena arrivato all'aereoporto, ho preso un bus, mi farò fermare alla fermata più vicina a casa di Taehyung. Appena si ferma scendo e corro con la valigia in mano. Voglio abbracciarlo.

Arrivo fuori casa e busso, apre la madre. -"Ehi, Ciao, Jungkook giusto?" -

Annuisco e faccio un piccolo inchino. -"Taehyung è in casa?" - domando cercando di scandire bene le parole, sono così nervoso che le mani mi tremano.

-"Sei già il secondo che viene a trovarlo questa settimana-mi sorride- Comunque no, è a Seoul per delle cose private."- la sua espressione cambia completamente.

-"Come a Seoul?" - capisco che c'entra il padre allora, sarà successo un casino di sicuro. Cosa cazzo devo fare adesso?

-"Mamma, ma lui è Jungkook!" - Yugyeom si avvicina alla porta.

-"Si, vuoi salutarlo?" - Jisoo gli mette una mano sulla spalla.

-"No. -scuote la testa- Taehyung lo odia, non lo vuole vedere, l'ha detto urlando l'altra sera, è cattivo."- si nasconde dietro la gamba e io sento come se mi fosse caduta una pietra dritta sul cuore e me l'avesse spappolato in migliaia di piccoli pezzettini impossibili da mettere in un puzzle.

𝑆𝑡𝑒𝑝 𝑈𝑝 - 𝑉𝑘𝑜𝑜𝑘Donde viven las historias. Descúbrelo ahora